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Let’s Get Digital: anche Palazzo Strozzi parla la lingua degli NFT

Let’s Get Digital: anche Palazzo Strozzi parla la lingua degli NFT

Il 18 maggio ha aperto a Palazzo Strozzi Let’s Get Digital, nuovo progetto espositivo che porta dal chiostro agli spazi della Strozzina la rivoluzione dell’arte degli NFT. Scopriamo di cosa si tratta!

Gli NFT a Palazzo Strozzi?

Oggi ritorniamo sugli NFT, riprendendo la riflessione già avviata nell’articolo dedicato allo StreetArt Festival. Un piccolo ripasso? Gli NFT sono certificati di autenticità digitali che, applicati all’ambito artistico, ridefiniscono i concetti di unicità e valore di un’opera. Una tecnologia che sta contribuendo a rompere il muro tra reale e digitale, tra estetica e nuove tecnologie, e che ha già fatto nascere un innovativo quanto plastico movimento artistico internazionale.

Per dare espressione tangibile a tale movimento e costituire una sorta di “testa di ponte” che ne possa favorire la comprensione, nasce a Palazzo Strozzi una mostra espressamente dedicata all’arte degli NFT. Si tratta di Let’s Get Digital!, un nuovo progetto espositivo che si snoda dal cortile di Palazzo Strozzi alla Strozzina, visitabile dal 18 maggio al 31 luglio 2022. È la prima mostra dedicata alla Crypto Arte da parte di una grande istituzione italiana.

La mostra, curata da Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze) e Serena Tabacchi (Direttrice MoCDA, Museo d’arte digitale contemporanea), presenta un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali create da artisti che esprimono le nuove ricerche della Crypto Art, basata sul successo degli NFT. A esporre sono alcuni tra i più celebri artisti internazionali del settore, quali Refik Anadol, Anyma, Daniel Arsham, Beeple, Krista Kim e Andrés Reisinger.

Il percorso espositivo

Let's Get Digital
Refik Anadol Machine Hallucinations – Renaissance Dreams (2022) Installazione nel cortile di Palazzo Strozzi.

Punto di partenza per la mostra è l’installazione site specific per il cortile di Palazzo Strozzi di Refik Anadol. Si chiama Machine Hallucinations – Renaissance Dreams (2022), e rappresenta una sorta di sintesi digitale e (per noi) ipnotica di migliaia di dipinti realizzati tra il XIV e XVIII secolo, elaborati e sovrapposti tramite intelligenza artificiale. Il risultato è condensato in uno schermo di 6 metri per 9 di materia cangiante in movimento perpetuo, che mostra come potrebbero apparire questi dipinti se visti collettivamente nella mente di una macchina. Oltre che pecore elettriche, sembra che agli androidi piaccia sognare anche arte rinascimentale (e non solo).

Tra l’altro, a Palazzo Strozzi è in corso anche la mostra su Donatello, il Rinascimento, quindi si assiste al crearsi di un corto circuito abbastanza straniante fra i due percorsi espositivi che in qualche modo si intersecano. Ma è un corto circuito di quelli che ci piacciono.

A questa installazione si lega il percorso nelle sale della Strozzina, dove ogni singolo ambiente propone opere e installazioni immersive create dagli artisti coinvolti. Beeple, con le sue iconiche opere, unisce politica e cultura pop. Con la sua ricerca Daniel Arsham rinnova l’idea di scultura attraverso una continua e perpetua trasformazione e distruzione. Krista Kim ci invita a entrare in uno spazio di immagini distopiche e rassicuranti allo stesso tempo. Andrés Reisinger unisce poesia, suono e immagini in un’esperienza meditativa. Infine, il collettivo Anyma propone un landscape fisico e visivo site specific per uno degli ambienti della Strozzina.

Let's Get Digital
Krista Kim, Mars House, 2020. 3D files (NFT). Music: Jeff Schroeder Courtesy Krista Kim Studio Collection AOI Vault

Iniziative collaterali

Per avvicinarsi all’arte digitale, ogni lunedì alle 18.00 è possibile partecipare ad ABCDigital, una speciale introduzione alla mostra della durata di 30 minuti nel cortile di Palazzo Strozzi di fronte alla grande opera di Refik Anadol. Verranno chiariti alcuni concetti come criptoarte, NFT, Blockchain, criptovaluta, andando a conoscere da vicino alcuni dei protagonisti dell’arte digitale.
L’attività è gratuita con il biglietto di ingresso alla mostra ed è obbligatoria la prenotazione.

A questo scopo, sul sito di Palazzo Strozzi si trova anche un utile glossario per familiarizzare con il mondo della Cripto Arte.

Orari di apertura di Let’s Get Digital!

Let’s Get Digital! è aperta tutti i giorni compresi i festivi, dalle 10.00 alle 20.00 e tutti i giovedì fino alle 23.00. Si può inoltre acquistare il biglietto congiuntamente a quello per la mostra su Donatello (di cui forse vi parlerò in un prossimo articolo) ad un prezzo ridotto.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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