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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Ventiduesima intermittenza

Ventiduesima intermittenza

Benvenuti o ben tornati in queste pagine.

Continua la carrellata fumettosa con queste 5 pagine di sceneggiatura che andranno ad anticipare un progetto che mi vedrà come adattatore di un racconto già edito.

Si tratta di una storia che interseca temi come la speranza e la ricerca della felicità, scappando da situazioni disperate, gettandosi a capofitto in mare, senza guardarsi indietro.

Buona lettura!


Tavola 1

 

1.1

Questa vignetta presenta un inserto in alto a sx.

Nella vignetta principale:

La camera è tra le persone sedute a bordo del barcone. Davanti a loro, poggiata sul parapetto, di spalle, in PA che si sta sporgendo in avanti, c’è Billai che indica davanti a sé. Il lettore deve sentirsi parte della folla che sta assistendo al gesto disperato della ragazza. Di quinta abbiamo vari elementi corporei delle persone, come teste, mani, spalle e quant’altro.

 

BILLAI

-Eccola! Laggiù! Terra!

 

Inserto in alto a sx:

PP di Billai che guarda in macchina. È determinata.

 

1.2 (striscia)

Questa vignetta presenta un inserto in basso a dx.

Controcampo della 1.1, in leggera diagonale dall’alto. Abbiamo in FG Billai, intenta ancora a spogersi dal parapetto. In BG, dietro di lei, abbiamo il resto delle persone a bordo. C’è chi è accasciato a terra, ma è cosciente, e chi invece è completamente privo di sensi. Vorrei che si percepisse lo sconforto, la disillusione e il malessere che regnano tra loro. Haziz agita la mano come chi sta negando qualcosa.

 

HAZIZ

-Non può essere l’Italia. Siamo ancora lontani.

 

Dettaglio in basso a dx:

Dettaglio della mano di Billai che sta stringendo il parapetto. È contratta, sta stringendo con tutta la forza che ha in corpo.

 

1.3

PP del professor Kysmayo. Guarda a filomacchina, verso l’alto. Sembra scettico e leggermente preoccupato.

 

Kysmayo

-No, Billai. Ha ragione Haziz.

 

1.4

Soggettiva di Billai. Vediamo quello che si manifesta davanti ai nostri protagonisti. Per la descrizione completa e accurata di che cosa vorrei venisse raffigurato in questa vignetta, leggere l’ultimo paragrafo dell’ultima pagine e le prime due righe della seconda.

 

DIDA

-Il profilo è troppo regolare. Non è la costa…

Tavola 2

 

2.1 (colonna affiancata a 2.2 e 2.3

Campo medio laterale in diagonale dal basso della zona di barcone vista nella tavola precedente. Billai è in piedi sulla dx, in FI, gli altri sono come li abbiamo lasciati prima sulla sx.

 

BILLAI

-Hanno detto che questa parte era libera!

 

2.2

Camera a terra. In EFG abbiamo il piede di Billai, frontale. In BG abbiamo i soliti personaggi precedenti. Dopo la precedente rivelazione, però, hanno tutti abbassato lo sguardo. Haziz è l’unico che ha mantenuto lo sguardo in avanti. Ho scelto la camera a terra perché con questa vignetta mi piacerebbe evidenziare la situazione di disagio ed affollamento corporeo che caratterizza queste situazioni.

 

HAZIZ

-Hanno mentito.

 

2.3

Zoom out della 1.3. Kymayo ora guarda verso il basso. È a sedere, a gambe divaricate, con le ginocchia proiettate verso l’esterno.

 

KYMAYO

-Non per forza. Ho sentito che le barriere sono stampabili in una notte. Le stesse paratie potrebbero essere tra Pantelleria, Lampedusa e Malta… Per costringere le imbarcazioni a tornare indietro o a compiere giri più lunghi e costosi.

 

2.4

Campo medio di ¾ dell’imbarcazione. In basso a sx abbiamo Billai. Si è messa le mani nei capelli. Dietro di lei, regna lo sconforto e la preoccupazione. Muna guarda verso Kymayo.

 

MUNA

-Perché non ce l’hanno detto?

 

2.5

In EFG abbiamo il PPP di Billai. In FG abbiamo la mani di BIllai tra i suoi capelli, sulla nuca. Non la vediamo chiaramente, perché è, appunto, coperta dalla conformazione del cranio e dai capelli. Riusciamo solo a notare i nervi a fior di pelle, e la mano che ha mantenuto la stessa tensione dell’inserto nella 1.1.

 

Kymayo

-Vogliono incanalare le imbarcazioni verso check point navigabili.

 

2.6 (striscia scontornata)

In diagonale dal basso, dettaglio della mano di Kymayo, che con l’indice che indica verso il cielo. Il cielo si è coperto di piccoli puntini neri. Sembrano tante piccole rondini, ma in realtà si scoprirà tra poco che si tratta di droni.

KYMAYO – Poi arrivano quelli.

Tavola 3

 

3.1

Zoom in della 2.6. La mano di Kymayo non è più nell’inquadratura e ci concentriamo sul cielo. Ci siamo accorti che non sono piccoli volatili, ma non riusciamo ancora a definire di cosa si tratti nello specifico.

 

3.2

Zoom in della vignetta precedente. I droni si sono avvicinati e riusciamo a notare che sono droni.

 

3.3

Ripresa della 1.1, in leggero zoom in ed in leggera diagonale dal basso. Mantenere sempre gli elementi precedenti di quinta per una maggiore profondità e prospettiva della scena. Questa volta Billai si è avvicinata ed è frontale, quasi a MF, ma non ancora così vicina. Ha un’aria solenne e ha la testa rivolta verso l’alto.

 

BILLAI

-Dopo tutto quello che abbiamo passato, io indietro non ci torno…

 

3.4

Sorta di soggettiva del drone. Vediamo l’imbarcazione in diagonale dall’alto. Accanto a noi ci sono altri droni, disposti in modo eterogeneo nel cielo. Tutti i passeggeri dell’imbarcazione stanno guardando verso la nostra direzione. Vorrei che in un certo qual modo il lettore si sentisse giudicato e osservato da tutti quegli sguardi.

 

DIDA

-Quei droni informeranno qualcuno. Ci verranno a raccogliere, Medici senza frontiere, le ONG, la guardia costiera…

 

 

Per quanto riguarda la scialuppa di Sergio, questa è piuttosto anomala, in quanto riuscirà a raccogliere 132 persone, quindi calcola bene le dimensioni. Vorrei fosse leggermente più piccola dell’imbarcazione, e meno “alta”, così che si avverta il senso di “claustrofobia” e di calca umana.

 

Tavola 4

 

4.1 (striscia)

È passata qualche ora dalla tavola 3. Camera sulla pavimentazione dell’imbarcazione, in leggera diagonale dal basso. In EFG, seduti, di spalle, che guardano verso l’orizzonte, più o meno vicini al parapetto visto precedentemente, ci sono BILLAI e il narratore. Billai tiene il braccio al nostro narratore. All’orizzonte, in BG, c’è della nebbia, dalla quale inizia ad emergere la nave verde.

 

BILLAI (f.c)

-Quella è…

 

4.2 (striscia)

Zoom in della 4.1. Dalla nebbia sbuca, e si vede con chiarezza, la prua della nave verde. Qui mi piacerebbe che si adottasse una leggera diagonale dall’alto, in modo da svelare qualcosina della nave (a tua scelta), senza mostrarla nella sua totalità, per ora. Far capire che si tratta di un’enorme imbarcazione, senza farla vedere completamente. Se però, ti senti a tuo agio a mantenere la diagonale dal basso come nella vignetta precedente, fai pure.

 

BILLAI (f.c)

-…una portaerei?

 

4.3

Dal parapetto dell’imbarcazione si sporgono varie persone a MB. Hanno dei cellulari in mano e stanno scattando delle foto rivolti verso il lettore. Scegli pure tu se caratterizzarne di nuovi o focalizzarti su qualcuno che abbiamo già intravisto.

 

4.4

Controcampo in leggero zoom in della 4.1. Abbiamo il nostro narratore e Billai come li abbiamo lasciati nella 4.1. Lei, però, ha poggiato la testa sulla spalla di lui e ha chiuso gli occhi, come se non volesse vedere cosa le si sta parando davanti. Lui guarda a filomacchina, verso l’alto: è dubbioso.

 

NARRATORE

-Non lo so.

 

4.5

La camera è sulla Scialuppa di Sergio che si sta avvicinando sulla barca. In diagonale dal basso, abbiamo di quinta i 5 marinai sulla scialuppa con Sergio. Vorrei che la camera, per lo stesso meccanismo utilizzato precedentemente, facesse sì che il lettore si sentisse parte dell’equipaggio e fosse in mezzo a loro. In FG, abbiamo Segio, in PA. In BG abbiamo l’imbarcazione dei nostri protagonisti dalla quale vediamo sporgersi vari personaggi.

 

 

 

 

 

 

 

Ho pensato che, visto che si tratta di una nave “biologica”, inserire delle classiche “bottiglie” fosse senza senso. Proverei qualcosa che si avvicina più a delle borracce riutilizzabili.

 

Tavola 5

 

5.1

Soggettiva di uno dei personaggi visti nella 4.3. Vediamo Sergio, in FI, sulla sua scialuppa e dietro di lui i 5 marinai che lo accompagnano. Sergio ha un braccio rivolto veso l’esterno, col quale indica la nave dietro di lui. Sono guardinghi, ma dell’espressione cortese e sincera. I marinai alle sue spalle sono in procinto di gettare bottiglie/borracce d’acqua sull’imbarcazione. Accanto a loro, vi sono riserve di queste bottiglie/borracce, in modo che siano sufficienti per tutti e delle corde accatastate.

 

SERGIO

-Salve, mi chiamo Sergio Torriani e quella è una Nave Verde…

 

5.2

Dettaglio di una bottiglia/borraccia in volo che sta per raggiungere l’imbarcazione.

 

DIDA

-Forniamo aiuto a chiunque ne abbia bisogno. Capite il mio inglese?

 

5.3 (striscia scontornata)

PP laterale di uno dei personaggi visti precedentemente nella 4.3. Sta bevendo dalla bottiglia/borraccia vista precedentemente. Ha un’espressione beata, di pieno sollievo. È visibilmente disteso.

 

NARRATORE (f.c)

-Sì, ma non vogliamo salire a bordo, vogliamo l’Europa!

 

5.4

MB di Sergio. Guarda a filomacchina, verso l’alto: si sta rivolgendo ancora alle persone sull’imbarcazione. È deciso.

 

SERGIO

-L’europa non vi vuole, e non gli interessa se scappate dalla fame o dalla guerra, se vivete nei campi profughi o se i vostri figli e nipoti nasceranno e cresceranno in quelle prigioni. Da dove venite?

 

5.5

Soggettiva di Sergio, di conseguenza in diagonale dal basso, vediamo i nostri che si sporgono dall’imbarcazione, impazienti di rispondere alla domanda. Molti hanno le bottiglie/borracce in mano, qualcuno sta ancora bevendo. Vorrei che i vari baloon delle risposte fornite, sovrastassero la vignetta, in modo da evidenziare la complessità del tessuto umano che abita l’imbarcazione.

 

-Dadaab -Nyarugusu -Bokolmanyo -Urfa -Zaatri -Adiharush

 

5.6

Zoom in della 5.1. Dettaglio del braccio di Sergio che indica la nave verde dietro di lui.

SERGIO

-Comunque quella non è una nave da trasporto.

Gabriele Bitossi

Gabriele Bitossi

Gabriele nasce nel '96 ed è da sempre appassionato di storie, in ogni loro forma. Studia italianistica all'Università di Pisa e sceneggiatura alla Scuola internazionale di comics a Firenze. Starebbe ore a parlare coi suoi personaggi preferiti... e se lo facesse già?

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