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Ferragnez, la recensione della serie

Ferragnez, la recensione della serie

Ferragnez la serie, tra fragilità e non detto

Scritto da Nicoletta Tamberlich per www.ansa.it

Anche Chiara Ferragni e Fedez, la coppia più popolare e social del web, aveva qualcosa ancora da raccontare e come la gran parte dei matrimoni che si rispettano ha le sue piccole problematiche quotidiane svelate attraverso la super annunciata docu serie reality “The Ferragnez” di Amazon Prime Video i cui primi cinque episodi sono disponibili su Prime video offrendo agli spettatori uno spaccato della loro vita e di tutta la micro tribù, figli fratelli, genitori, che gli ruota intorno, molto più intimo di quanto non facciano i loro post su Instagram e Twitter.

Chiara e Federico si mostrano, infatti, tra insicurezza, tenerezza ma anche in momenti surreali.

La struttura

Attraverso il filo rosso della terapia di coppia – lo psicoterapeuta non è mai inquadrato, trovata ingegnosa per guidare il racconto in ogni capitolo e fungere da collante per i diversi quadri del docureality – scopriamo, infatti, quanto Chiara e Federico siano diversi. Nella prima puntata It’s Christmas time, i due coniugi sono alla prima seduta di coppia. Dall’incontro emergono i rpoblemi dei diversi caratteri. La prima a parlare è Chiara: “La nostra relazione dipende troppo dai suoi umori. Oggi è super simpatico però il giorno che è preso male è difficile anche solo relazionarsi con lui”. Il rapper si lamenta dei pochi momenti di intimità di coppia. Troppi amici e parenti sempre presenti nella loro quotidianità. “Avrei voglia di ritagliarmi molti più spazi solo con lei. A volte siamo attorniati da questo gruppo irritante di persone: la famiglia, i suoi amici”. Perché Fedez specifica anche che lui di amici non ne ha. Ma la Ferragni spiega proprio il perché preferisce stare sempre in compagnia: “Vero e lo faccio perché così nei momenti in cui gli prende male o vuole stare da solo io non devo stare lì come una scema da sola”. “Io quando ho i miei momenti no mi chiudo in me stesso e me li risolvo da solo. cerco di non far pesare le mie problematiche su nessuno. Lei ha questo atteggiamento di voler per forza dialogare, di spronarmi al dialogo quando io non lo voglio”, ribatte lui.

Sanremo, baby shower, l’attesa del parto…

Poi la serie va avanti e indietro. Lui che si prepara a Sanremo, lei che domanda a lui: “Ma come avviene, chiamano Fedez? “, lui che replica ironico “no chiamano il nome di un altro”. Poi la spiega dell’erroraccio di Fedez, che aveva rischiato l’eliminazione spoilerando un passaggio della canzone. E ancora baby shower per Vittoria, l’attesa del parto e così via. Vediamo Chiara illustrarci il suo lavoro di “business woman o imprenditrice digitale”, facciamo conoscenza con le sue sorelle.

Ogni puntata una seduta

Per il resto, The Ferragnez ci mostra un po’ di tutto: da Federico che fatica ad alzarsi dal letto nelle giornate no a Chiara che soffre all’idea di non poter uscire a cena; da Leone che corre per la casa perché ha paura della sarta, ai genitori di Federico, che bisticciano per la frittata; dalla madre di Chiara, che scrive a mano una lettera alla figlia a Fedez che impiega otto ore per vestirsi da Babbo Natale, e Leone che lo riconosce. Insomma tutto bene, ogni puntata una seduta, lacrime sulle dinamiche comportamentali dell’uno o dell’altro. Finché si arriva al quarto episodio e si rimane di sasso, quello che non ti aspetti, anche se va detto, narrato con pulizia e senza morbosità. “Da bambino mi sono successe cose su cui non avevo nessuno controllo e questo ha fatto sì che io crescessi con un senso di paura verso il mondo”, spiega Federico. A quel punto lo psicoterapeuta chiede se si sente di condividere E Fedez accetta. spiegando di essere stato molestato, da piccolo da un dentista. Un giorno, quel dentista diventa irrintracciabile finché, la sera stessa, arriva la notizia che era indagato per pedofilia. “Si tolse la vita, suicidandosi”, ricorda Fedez. “So che non si tratta di una violenza pesante ma in ogni caso mi sono sentito umiliato”.

 

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(Credit foto in evidenza: ANSA)

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Nicolò Bagnoli

Nicolò Bagnoli

Nasce nel 1986, nel 2010 ha l'idea di WiP Radio di cui è il direttore, è quasi alto come Berlusconi, davanti ad un microfono può starci ore. Parlando, ovviamente.

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