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Pisa Book Festival: fino a domenica a Pisa si va a caccia di storie

Pisa Book Festival: fino a domenica a Pisa si va a caccia di storie

Pisa Book Festival: fino a domenica a Pisa si va a caccia di storie

Che fare in questo primo fine settimana del mese che sancisce definitivamente l’ingresso nell’autunno? Se agli odori del sottobosco preferite quelli della carta stampata, il posto giusto per voi non può che essere il Pisa Book Festival, il salone nazionale dell’editoria indipendente giunto quest’anno alla 19° edizione. Dal 30 settembre fino al 3 ottobre, sono 70 le case editrici indipendenti a portare le proprie opere in catalogo e a svelarne i segreti parlandone direttamente con gli autori. In quattro giorni, si contano più di 50 eventi e 100 ospiti. L’ingresso alla fiera e a tutti gli eventi sarà gratuito ma sarà richiesta l’esibizione del Green Pass. Da venerdì a domenica si entra dalle 10 alle 20. È consigliata la prenotazione.

Dopo l’edizione online dello scorso anno, si torna in presenza e lo si fa radicandosi ancora più capillarmente sul territorio. Le città sono forse state i luoghi che più hanno sofferto le chiusure imposte dalla pandemia, vedendo d’un tratto letteralmente evaporare gli importanti flussi turistici – italiani ma soprattutto stranieri – che ne hanno da sempre animato i centri storici. È giusto quindi tornare ad appropriarci degli ambienti cittadini, e la rassegna pisana del libro sembra cogliere al volo l’occasione. La presente edizione si articola infatti secondo una formula “diffusa“: l’ampio programma coinvolge gli Arsenali Repubblicani, nell’area della Cittadella, sul Lungarno Simonelli, dove ci si potrà muovere tra gli stand degli editori a caccia di qualche scoperta letteraria, il Museo delle Navi Antiche, a pochi metri, sempre sul Lungarno Simonelli e Palazzo Blu, sul Lungarno Gambacorti, che ospiteranno invece gli incontri con gli autori e le presentazioni.

Gli appuntamenti da non perdere (secondo me)

Sabato 2

Alle 12, presso il Museo delle Navi Antiche verrà presentato un particolarissimo Decameron 2020 ai tempi del lockdown, progetto collettivo nato tra la Corsica e l’Italia. Alle 16, stesso luogo, Stefano Grazzini e Gianpiero Rosati parleranno invece della monumentale raccolta di saggi del grande latinista Antonio La Penna su La Favola antica. Esopo e la sapienza degli schiavi (Della Porta Editori). Alle 18 a Palazzo Blu Antonino De Francesco, storico dell’Università di Milano, e Gian Luca Fruci, storico dell’Università di Pisa, ricorderanno con Il naufrago e il dominatore (Neri Pozza) la figura di Napoleone Bonaparte nei 200 anni dalla morte.

Domenica 3

Per la prima volta a Pisa arriva Federico Palmaroli, l’amatissimo autore de “Le più belle frasi di Osho”, che presenta il suo libro Vedi de fa poco ‘o spiritoso (Rizzoli) alle 11 al Museo delle Navi Antiche. Alle 15 Caterina Soffici presenterà il suo successo editoriale Quello che possiedi (Feltrinelli), seguita alle 16 da Marco Vichi – tra gli ospiti più attesi –, che porta con sé le sue Ragazze smarrite con letture di Lorenzo Degl’Innocenti. Si segnala poi l’incontro con Adriano Prosperi, alle 16:30 a Palazzo Blu con il suo Tremare è umano. Una breve storia della paura (Solferino). Si chiude alle 18 al Museo delle Navi Antiche con la lezione di Patrizia Caraveo e organizzata da EGO, l’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Virgo, su “Donne e paesaggi dell’astronomia”.

L’intera giornata sarà anche dedicata a Dante per l’anniversario dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, con Palazzo Blu a fare da teatro agli incontri. Si inizia alle 11:30 con La voce di Dante. Performance dantesche tra teatro tv e nuovi media con Paolo Gervasi e Alberto Casadei e si prosegue alle 15 con Cento voci contemporanee per la Commedia di Dante con Edoardo Rialti, Francesca Matteoni e Vanni Santoni. Alle 18 l’evento più atteso con Massimo Bray, direttore editoriale dell’Enciclopedia Italiana Treccani, che insieme a Lina Bolzoni e Giorgio Bacci presenterà La commedia di Dante nello specchio delle immagini.

Per l’elenco di tutti gli eventi, vi rimando al sito del festival.

Per (ri)leggere tutti gli articoli di “Non è buio ancora”, clicca qui.

Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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