Undicesima intermittenza
Benvenuti o ben tornati in queste pagine. L’uscita imminente del prossimo numero di Ciminiere mi ha impedito di focalizzarmi sulla scrittura di altri racconti. Perciò, seguirò la scia dell’intermittenza precedente, e vi lascerò qualcosa che riguarda i fumetti, ma non solo.
Questo è un progetto che potrebbe dar via a qualcosa di più ampio, alla stregua di narrazioni che mi hanno fatto esaltare negli anni. Spero che apprezziate questa sorta di “progettualità” e questo progettino. In fondo, come ormai è consuetudine, lascio una piccola sceneggiatura.
Buona lettura!
SODA
(Epica e leggende dalla provincia)
IL PROGETTO
A partire dal titolo, questo progetto si pone il compito di realizzare un mosaico narrativo che coinvolga moltissimi personaggi, nati dalla fantasia degli autori, ma fortemente ancorati a leggende locali, o fatti straordinari avvenuti nella provincia livornese. I luoghi, le atmosfere, i suoni e gli odori che permeeranno queste vicende sono alla base, più o meno, dell’esperienza comune dell’abitante di Rosignano Solvay e ditorni. In particolare, la chiave di volta che quest’esperienza vuole mettere in risalto è la grande importanza affidata alle figure secondarie, alle comparse della nostra storia, attraverso varie tecniche e vari espedienti che verranno mano a mano approfonditi durante questa presentazione.
LA VICENDA
La vicenda, o meglio, le vicende che comporranno questo affresco narrativo andranno a costituire una vera e propria epopea criminale, alla stregua di narrazioni vincenti degli ulimi decenni, come Suburra e Romanzo criminale. Prendendo spunto dalla struttura di capostipiti del genere come Quei bravi ragazzi, Scarface e via discorrendo, saranno narrate le gesta di un gruppo di ragazzi, più o meno sui vent’anni, che costituiranno l’ascesa e il declino della loro esperienza, esistenziale e malavitosa. A differenza delle narrazioni sopracitate, la dimensione non travalicherà mai i confini locali/provinciali, proprio a voler rimarcare e costruire “un’isola” sospesa nel tempo e nello spazio, che subisce gli influssi della Storia, ma che si autoregola e vive di proprie caratteristiche, come avviene nel bellissimo Dogman di Matteo Garrone.
Ho ben chiari i punti che costituiranno l’inzio e la fine di questo progetto, ma, come nel ciclo arturiano o nei cicli epici più conosciuti e apprezzati, la narrazione si strutturerà su se stessa, componendosi di veri e propri cicli che andranno a costruire e arricchire l’esperienza dei personaggi, dei lettori e, perché no, degli autori coinvolti. Così facendo, possiamo giocare coi generi, con le aspettative del lettore e puntare sempre al rilancio di situazioni, personaggi e avvenimenti che credevamo, in qualche modo, conclusi. Questa struttura “a riempimento” permette anche di acquisire e guadagnare lettori in corso d’opera, in quanto ogni “saga”, ogni ciclo di vicende, permette al nuovo lettore di saltare a bordo, trascurando, momentaneamente o per sempre, gli arretrati che si è perso.
Come accennavo poco fa, questa vicenda, apparentemente semplice e, quasi stereotipata, si arricchisce di una caratteristica importante che sfrutterà a pieno l’elemento webcomic, a mo’ dei codex, o dei semplici diari, che ornano e arricchiscono l’esperienza dei più classici GDR. Così facendo, avremo delle vicende “facoltative” che andranno, però, ad arricchire l’esperienza totale di fruizione dell’opera e garantiranno una maggiore visuale d’insieme su questo complesso mosaico narrativo.
COME E QUANDO?
Ogni episodio sarà pubblicato a cadenza mensile sul sito apposito che sarà creato. Ogni episodio sarà di 14 tavole, e ogni “saga” sarà disegnata dal solito disegnatore. Nel caso un disegnatore si trovasse particolarmente bene a lavorare al progetto, la collaborazione può essere reiterata per saghe future o consecutive. Ogni saga andrà dai 4 ai 6 episodi, così da mantenere il giusto respiro per approfondire i vari risvolti che via via verrano proposti al lettore.
Ogni episodio della nostra storia conterrà, come accennato poco fa, altre storie in numero variabile, che andranno dalle 4 alle 8 tavole, e saranno disegnate da persone non coinvolte, momentaneamente, nella realizzazione della “saga principale”. Questo ci permette di contenere i costi, alleggerire il disegnatore di turno e mantenere una varietà stilistica tra l’episodio principale e le varie vicende “esterne” che fungono da corollario.
Alle vicende comprimarie sarà possibile accedere, se il lettore lo vorrà, cliccando sulla silhouette del personaggio, in qualunque momento questo entri in contatto con i nostri protagonisti. La figura sarà fornita di un apposito link, strutturato, come l’intero sito del resto, in linguaggio HTML. Una volta che si deciderà di cliccare sulla figura in questione, una micro finestra che “tapperà parzialmente” la vicenda principale, quasi come se aprissimo un libro sopra un altro, permetterà di fruire la vicenda collegata a quel particolare personaggio di cui ci siamo voluti interessare in quel momento. I link saranno sempre disponibili a ogni occorrenza del personaggio, in modo che, se inizialmente una comparsa non ci interessa più di tanto, la sua vicenda può esser approfondita anche in seguito, senza che ci sia la necessità di andarsi a ripescare la sua prima apparizione per poter godere della storia legata alla sua vicenda. Questo credo possa essere un buon compromesso anche per i nuovi lettori, i quali non dovranno per forza recuperare i vecchi numeri per poter partecipare alle storie secondarie che verranno proposte volta per volta. Tutto ciò è in stretta connessione anche con l’idea di codex sempre disponibile che mi piacerebbe creare.
CROSSMEDIA
Già che siamo sul web, mi piacerebbe sfruttare tutte le potenzialità che questo ci mette a disposizione. Vorrei affiancare a ogni episodio (e, di conseguenza, a relative vicende in appendice), una traccia musicale composta ad hoc per l’occasione. Però, non vorrei che questa venisse riprodotta direttamente sul sito, bensì sono più propenso per creare un QRcode che rimandi ad una playlist di Spotify, o creare una semplice playlist su YouTube. Queesto ci permette di lasciare il fruitore sempre in una posizione di libertà massima, fornendogli però, non come si usa di solito canzoni “suggerite” già edite, ma vere e proprie composizioni originali che potrebbero aiutare ad immergersi e gustare a pieno l’atmosfera creata. Questo è un espediente che ho utilizzato anche nella mia antologia di racconti autoprodotta. Lascio qui il link per far sì che ci si possa fare un’idea: https://www.youtube.com/playlist?list=PLrPJ1jqq8bx5-rLWw6AU6n5uBfN0HczNV
LA PUBBLICAZIONE CARTACEA
Per la pubblicazione cartacea ho pensato a diverse soluzioni che, secondo me, potrebbero essere la giusta soluzione per ogni tipo di lettore. Ovviamente, l’investimento iniziale sarà mio e del disegnatore che di volta in volta disegnerà l’episodio principale del volume in questione. Quest’ultimo avrà a disposizone, sui guadagni della vendita delle copie cartacee il 70%. Dal mio restante 30%, un ulteriore 15% sarà devoluto a sostenere le spese per la gestione e manutenzione del sito. Per quanto riguarda i disegnatori delle storie “comprimarie”, questi non riceveranno pagamento, ma nemmeno dovranno contribuire alla spesa per la pubblicazione. A questi sarà però permesso di acquistare un numero a loro scelta di copie a prezzo di stampa, così che potranno disporne come meglio credono. Di seguito, elencherò le varie tipologie di stampa, con annesso una mini descrizione del contenuto. I preventivi sono presi da PressUp per farsi un’idea, ma nulla vieta di sfruttare o richiedere preventivi anche su altre piattaforme di selfpublishing. Dobbiamo anche stare attenti alla scontistica che ciascuna piattaforma mette a disposizione dei clienti, quindi prima di ultimare il tutto, occorre farsi un giro con calma su tutti i siti che offrono questi servizi. Il cartaceo sarà disponibile circa una settimana dopo l’uscita ufficiale sul web.
- Soluzione in spillati – Albi da 32 pagine, copertina inclusa, all’interno dei quali, 14 pagine saranno occupate dalla vicenda principale. 8 saranno occupate dai racconti “secondari”, e i restanti 8 saranno dedicati a extra, quali sceneggiatura, bozzetti preparatori e quant’altro. Così facendo, possiamo impreziosire la componente cartacea, fornendo elementi non reperibili altrove. L’elemento più importante che caratterizza questi spillati è che solo all’interno di questi albi, ovviamente da questo discorso è esclusa la fruizione online, saranno disponibili le storie comprimarie.
- Soluzione in brossurati, sempre dello stesso formato degli spillati. Volumetti, leggermente più corposi, che raccoglieranno “saghe” intere, ma senza l’apporto dei comprimari, che comunque rimarrano reperibili all’interno degli spillati o, sempre gratuitamente online. Questa soluzione è per chi fosse poco interessato alle storie secondarie, così può recuperarsi in un colpo solo le intere saghe dell’affresco principale. Questi albi sono pensati, nel caso delle saghe da 4 numeri, per essere albi da 64 pagine, così da arricchire anche questi con vari extra, ogni volta diversi.
Il costo al pubblico sarà il seguente:
Gli spillati saranno venduti a 3 euro ciascuno, mentre i volumetti a 5 euro. Così facendo, rientriamo ampiamente nei costi e mi permette di ricompensare adeguatamente il disegnatore e i vari collaboratori del progetto. Per quanto riguarda la mia parte, la percentuale che mi sono affidato, serve in parte a ricoprire i costi e mettere una piccola parte sulla successiva stampa. Così facendo, avremo una cosa simile. Perdona la banalità delle operazioni matematiche:
Soldi dell’investimento di base, per quanto riguarda gli spillati, 105; arrotondiamo a 100 per eseguire al meglio i calcoli, tanto c’è davvero poca differenza.
Guadagno, nel caso ottimale dovessimo vendere tutte le copie: 900 euro. Di questi 900, il 70%, ovvero 630, andranno al disegnatore. Dei restanti 270, la metà, ovvero 135, andranno al ragazzo che si occupa di gestire la manutenzione delle piattaforme online e gli altri 135 andranno a me per coprire i costi iniziali e guadagnarci qualcosina da reinvestire nella prossima stampa.
Per quanto riguarda l’investimento dei volumetti, il numero di copie è minore, perché penso che non tutti coloro che hanno già acquistato gli spillati, procederanno anche all’acquisto dei volumetti, e procederemo nella seguente direzione. Investimento 110 ciascuno, 750 guadagno totale. Di questi, 525 andranno al disegnatore, 125 al responsabile del sito e 110 a me, per rientrare totalmente nelle spese. Ho mantenuto stabili le percentuali per entrambi gli investimenti. A ciò, chiaramente, può sommarsi, come accenato precedentemente, un numero x di copie che il disegnatore esterno richiede e sulle quali ha il 100% del guadagno. In questo caso viene stimolato l’investimento anche da parte sua, e la voglia di poter, in seguito, tornare a far parte del progetto.
LA PROMOZIONE
La promozione del progetto avverrà principalmente attraverso tre canali: i social, le presentazioni dal vivo e la fumetteria.
I SOCIAL
Per quanto riguarda la promozione social, ho pensato che potrebbe essere carino creare un profilo instagram ad hoc, il quale, durante i periodi di attesa tra un episodio e l’altro, possa fornire making of, ispirazioni, character design e quant’altro. Mentre, durante i periodi di “uscita” dell’espisodio e/o del numero cartaceo, i social verranno usati per ripostare le storie di coloro che taggheranno il progetto, e far sentire “vicini” i lettori agli autori, in modo da creare anche una fanbase affettiva dietro il tutto. I social non verranno usati per pubblicità personale, ma solamente per tutto ciò che è affine al progetto.
LE PRESENTAZIONI DAL VIVO
Essendo questa un’opera fortemente collegata al mio territorio di origine, e ai luoghi che lo caratterizzano, credo sia imprescindibile realizzare una collaborazione con i locali del posto. Anche qui, sono costretto a ricorrere alla mia esperienza con la rivista autoprodotta Ciminiere. In questo caso, due locali nello specifico, di cui metterò il link, ci hanno dato la disponibilità ad ospitare presentazioni. Purtroppo, in questo periodo pandemico, è tutto rallentato e rimandato, ma abbiamo trovato una soluzione alternativa che, in caso la situazione dovesse protrarsi ancora a lungo, potrebbe essere un buon compromesso. Questi due locali offrono un servizio aperitivo a domicilio e, a chi lo richiedeva, nei loro BOX, venivano inserite anche le copie di Ciminiere. Queste erano gratuite, quindi il problema non si poneva, ma potremmo pensare ad un accordo coi locali che ci permetta entrambi di stare bene. In fondo, per lo spillato sono tre euro, quindi non credo ci siano particolari problemi. O, addirittura, strutturare e pensare un cocktail ad hoc, per celebrare l’uscita del nuovo numero. Così, chi richiede il nuovo cocktail si ritrova a casa anche il fumetto. Tornando alle presentazioni, i suddetti non vogliono nulla per ospitarci, in quanto per loro è sufficiente la clientela che l’evento porterebbe al locale.
La scelta di questi due locali non è stata casuale. Sono in due frazioni diverse del comune, quindi la clientela varierebbe di volta in volta, coinvolgendo anche i villeggianti, qualora le presentazioni fossero estive, e sono due tra i locali più in voga tra i giovani.
LA FUMETTERIA
La fumetteria che vorrei coinvolgere nel progetto è l’ALPHA COMIX e si trova a Cecina. Nonostante sia fuori comune, è la fumetteria più vicina, nonché punto di riferimento per tutti gli appassionati dei dintorni. L’idea è quella di proporle un pagamento per il deposito del prodotto, ovvero proporle di accettare 30 euro, per tenere in negozio una trentina di copie. In questo modo, anche i clienti che non sono informati del progetto, ma che sono frequentatori abituali del negozio, potrebbero scoprire il tutto e potrebbe essere una vetrina anche per la fumetteria stessa.
Perché dico questo? Sempre riallacciandomi all’esperienza della mia autoproduzione Ciminiere, ho lasciato in fumetteria, a titolo completamente gratuito, dei numeri. Fatto ciò, ho sponsorizzato la notizia della possibilità di reperire delle copie della rivista in fumetteria anche sui social. Io e il titolare ci siamo accorti che anche coloro che non avevano mai messo piede in fumetteria, sono andati per accaparrarsi una copia del mio progetto. Questo potrebbe essere molto interessante e, trattandosi in questo caso specifico di un fumetto, donare un piccolo, ma nuovo e altrimenti non raggiungibile, pacchetto clienti al “fumettaro”. Se aggiungiamo anche il fatto che è una produzione locale, che in qualche modo permette di rivivere la provincia dove buona parte degli abitanti è cresciuta, il gioco è fatto.
Di seguito allegherò due possibili sceneggiature per le storie comprimarie, per far capire dove mi piacerebbe andare a parare e che, virtualmente, potrebbero esser raccontate storie di ogni genere, senza barriere. Mi piace, e vorrei rimarcare, la totale libertà che si prospetta al lettore, di approfondire, saltare o ignorare totalmente le storie che gli autori, lateralmente alla vicenda principale, presentano. Questo è dettato da un’esigenza principale: quante volte nei fumetti, o nelle narrazioni in generale, ci troviamo a sorbirci informazioni su personaggi x e y dei quali non ci importa assolutamente niente? Questo, credo possa essere un buon modo per far sì che il lettore legga e approfondisca solo ciò di cui ha voglia, in quel particolare momento specifico.
Di seguito, la sceneggiatura esempo di storia comprimaria: un trapper in decadenza ucciderà un suo collega per la fama sottrattagli.
SCENEGGIATURA
Tavola 1
1.1 (striscia)
Campo medio del camerino. Vediamo MARCO, frontale in FI, seduto su uno sgabello. Dietro di lui c’è lo specchio che riflette il resto del camerino. Ha i pantaloni alle ginocchia, è in mutande. Con la schiena è appoggiato alla mensola su cui poggia lo specchio. Ha la testa rivolta in alto, in segno di disperazione. In bg, sulla mensola, possiamo vedere varie bottiglie, sigarette, canne e pastiche buttate alla rinfusa. Un asciugamano di spugna copre altre cianfrusaglie.
Onomatopea, colpi lievi sulla porta, TOC TOC
1.2
P.P di MARCO. Ha lo sguardo fisso in camera, e le lacrime che scendono. Gli occhi sono leggermente arrossati. È lievemente insospettito.
MARCO
-Chi è?
1.3
Totale della porta, soggettiva di MARCO. Il pavimento è completamente spoglio, se non per i vari mozziconi e i bicchieri di plastica gettati per terra alla rinfusa.
PROSTITUTA
-Sono la ragazza che hai ordinato. Mi apri, per favore?
1.4 – 1.5 – 1.6 – 1.7 – 1.8
Unico piano sequenza, tenendo lo stesso fondale (il camerino preso lateralmente) e MARCO preso in FI che si muove. MARCO parte dallo sgabello dove è seduto. La sequenza finirà con MARCO davanti alla porta del camerino
1.4
MARCO è sullo sgabello che guarda avanti a sé. Tende il braccio sx all’indietro e afferra l’asciugamano sulla mensola.
MARCO (pensiero)
-Non ho chiamato nessuno. Speriamo sia il regalo di un fan.
1.5
MARCO è in piedi; sta leggermente saltando per aggiustarsi i pantaloni. Ha lo sguardo rivolto verso l’alto: deve fare attenzione a non picchiare sul soffitto. L’ascigugamano è sulla spalla.
1.6
MARCO si abbottona i pantaloni e ha lo sguardo rivolto verso il basso.
1.7
Si passa l’asciugamano sugli occhi.
1.8
È davanti alla porta, ha la mano sulla maniglia.
MARCO
-Avanti, mia cara.
Tavola 2
2.1 (striscia che presenta un inserto in basso a sx)
Nella vignetta principale:
P.A della PROSTITUTA che ha bussato, con MARCO di quinta. La PROSTITUTA indossa il vestito che ho indicato nella descrizione (perdonami, non sono bravo nella descrizione del vestiario femminile). Guarda con curiosità verso MARCO. La porta del camerino è spalancata e lei si trova esattamente sull’uscio.
Inserto piccolo in basso a dx:
I piedi dei due sono molto vicini. Le scarpe col tacco, elegantissime e sfarzose, della ragazza fanno un contrasto incredibile con le sneakers di MARCO dall’aspetto finto degradato.
2.2 (striscia)
Dall’alto vediamo i vestiti dei due sparsi sul pavimento, alla rinfusa uno sopra all’altro, come se fossero stati tolti in preda ad una travolgente furia.
2.3 (striscia)
Controcampo di quello che abbiamo visto nella 1.1. Per intenderci, la camera è poco sopra lo specchio, in diagonale dall’alto. Sono entrambi nudi: MARCO è seduto sullo sgabello, e la ragazza è sopra di lui. Si stanno baciando. La porta è sempre spalancata.
Tavola 3
3.1
PPP della donna col volto dell’uomo di quinta. La bocca della donna è vicinissima all’orecchio di MARCO, i suoi occhi sono chiusi e la testa è leggermente rivolta verso l’alto.
PROSTITUTA (appena sussurrato, sensuale)
-Dai, metti i denti. Quelli speciali.
3.2
Controcampo della 3.2. PPP di MARCO la sua testa è leggermente rivolta verso il basso, come concentrato a capire cosa la donna gli sta dicendo.
MARCO
-Ma cosa stai dicendo? Stai zitta.
3.3 (vignetta che copre quasi l’intera striscia)
Two shot laterale delle due figure. Sono esattamente come li abbiammo lasciati nella 2.3, ma non si baciano più. Si stanno guardando intensamente negli occhi.
PROSTITUTA (inquisitoria)
-Riformulo la mia richiesta: Mordimi, Squalo!
3.4 (vignetta che presenta un inserto in alto a sx)
Nella vignetta principale:
Zoom in della vignetta precedente, leggermente in diagonale dal basso. Vediamo la ragazza che sta cadendo a terra, verso il lettore; la mano sx di MARCO è ancora sospesa per aria. Quest’ultimo è furioso e guarda avanti a sé, verso la porta.
MARCO
-Puttana!
Inserto in tilt in alto a sx:
Nero
Onomatopea, schiaffo, CIAFF!
3.5
Camera a terra. Vediamo in EFG i vestiti di prima; in FG c’è la donna, con del sangue in faccia, che striscia a terra. Ha lo sguardo fisso sui vestiti, la guancia arrossata per lo schiaffo ricevuto e sta trattenendo le lacrime. In BG, in piedi, MARCO che sta ancora guardando davanti a sé. È leggermente piegato su ste stesso.
3.6
Soggettiva di MARCO, in alzo zero. Vediamo la donna, ancora nuda, uscire dalla stanza, con i suoi vestiti sottobraccio. I vestiti di Marco sono ancora lì, in mezzo alla stanza, sparpagliati.
MARCO
-Vattene, zoccola!
Tavola 4
4.1 (striscia)
Campo lungo della villa di campagna messa nella descrizione. Mi piacerebbe vedere anche la strada, ed evidenziare il fatto che sia una casa immersa nella campagna, con nessuna abitazione nelle vicinanze. Davanti al cancello si è fermata una lamborghini di colore blu metallizzato: i vetri sono oscurati e non riusciamo a scorgere chi c’è all’interno.
Link per la vettura:
4.2 (striscia)
Dettaglio della targa della macchina. Sulla targa troviamo la scritta: TRAP BOY. Mi piacerebbe che la scritta Lamborghini, quella alla sx della targa stando alla reference, si vedesse.
4.3
Zoom in della 4.1. Siamo in soggettiva di MARCO, davanti alla porta della casa. La maniglia della casa è d’oro massiccio, e scintilla alla luce del sole. Il campanello è alla dx della porta.
4.4
Zoom out della 4.3. Vediamo Marco in PA davanti alla porta. Ha un completo blu scuro molto elegante, e indossa delle scarpe nere da cerimonia. È leggermente proteso in avanti: ha la mano sx sulla nuca, e la dx sul fianco. A causa di questi movimenti, la giacca fatta su misura ed estremamente aderente alla sua figura, si alza sulla sx, e lascia intravedere una pistola infilata nei pantaloni.
4.5
Zoom in della 4.3, dettaglio del dito di MARCO che sta premendo il campanello. L’attaccatura della pelle con l’unghia sta sanguinando. Sul campanello è riportata la scritta: LO SQUALO.
ONOMATOPEA in basso a dx, campanello che suona, DRIIIIN!
Tavola 5
5.1 (vignetta che presenta tre inserti in basso)
Ancora soggettiva di Marco, vediamo a MB GIACOMO, che abbraccia due ragazze, anche loro a MB. Le ragazze puoi farle come preferisci, basta che si noti che siano piccole (dai 16 ai 18) e che gli abiti che hanno (o non hanno) addosso, facciano contrasto con la loro età. Devono sembrare molto forzate negli atteggiamenti e nelle movenze. Giacomo sorride e, con lo sguardo spento e assente, guarda in camera.
GIACOMO
-Ma che bella sorpresa! Vieni, accomodati. Ho dato il via ad una festicciola proprio ora.
Inserto in basso a sx
Dettaglio del naso della ragazza di sx. Sulla narice sx presenta un accenno di cocaina. Le narici sono normali narici.
Inserto in basso al centro
Dettaglio del naso di giacomo. Le narici sono molto dilatate, ma non c’è segno di cocaina.
Inserto in basso a dx
Dettaglio del naso della ragazza di dx. La narici sono simili a quelle della prima ragazza, ma la quantità di cocaina presente vicina al suo naso è maggiore.
5.2
Siamo dentro la casa. Campo medio del salone, in diagonale dal basso. Siamo all’estremità della stanza, e vediamo all’estremità opposta il gruppo che sta varcando la soglia. A circa metà stanza, c’è un grande divano che si affaccia ad un maxischermo; tra il divano e lo schermo c’è un piccolo tavolino. Giacomo è in testa, e Marco è nascosto dietro le due ragazze. Vicino alla porta, nell’ingresso della casa, c’è un mobile con le protesi dentarie di Giacomo, ma ora non riusciamo a definirle bene.
GIACOMO
-è un’umile dimora, ma ci stiamo da Dio. Passami pure la giacca.
5.3 (striscia)
Camera poggiata sul tavolo visto nella 5.2. In EFG ci sono 4 dentature da squalo, molto simili a questa:(http://3.bp.blogspot.com/_Qvq09RGQr_Q/TUrAHL8mTTI/AAAAAAAAAZc/nZJh2X7iCgI/s1600/squalo.jpg). In FG ci sono i 4 che passano in PA. Le vite delle ragazze sono molto strette, e le gambe testimoniano ulteriormente la loro eccessiva magrezza; tutto questo contrasta con le figure appesantite dei due uomini. GIACOMO guarda davanti a sé, le ragazze si guardano tra loro sghignazzando e MARCO ha lo sguardo fisso sulle dentature. È rimasto in camicia bianca.
Tavola 6
6.1
Dettaglio della mano sx di MARCO sul manico della pistola.
6.2
Vignetta nera.
ONOMATOPEA CENTRALE, pistola che spara due colpi, BANG! BANG!
6.3
Abbiamo MARCO di quinta sulla sx, con la pistola puntata a GIACOMO che è alla dx della vignetta in FI. Accanto a lui, a terra, intravediamo i cadaveri delle ragazze. GIACOMO ha le mani alzate.
GIACOMO
-Dai ciccio. Possiamo sistemare tutto.
6.4
Soggettiva di GIACOMO. Vediamo MARCO in FI, sempre con la pistola puntata in camera, chinarsi verso il mobile con le protesi dentarie ed afferrare una di queste. MARCO guarda a filomacchina.
MARCO
-Prima, mettiti una di queste. Voglio vedere lo Squalo.
6.5 (scontornata)
Two shot laterale della due figure. Sono entrambi in PA, in piedi uno davanti all’altro. MARCO sta sistemando, violentemente, la protesi dentaria, con la mano dx, nella bocca di GIACOMO. Quest’ultimo è inerme e tiene le braccia a mezz’aria, come se volesse fare qualcosa, ma non trova le forze per farlo. Dei rivoli di sangue scorrono sul mento di GIACOMO e sui polsi di MARCO.
6.6 (striscia che presente un inserto in tilt in basso a dx)
PPP di GIACOMO, non si vedono né il collo, né la fronte. Concentrati bene sul “sorriso”. Abbiamo GIACOMO in un sorriso forzato, con i rivoli di sangue tutt’intorno alla bocca, che guarda in camera. Per la protesi dentaria in bocca, prendi pure spunto dal link precedente.
MARCO (fuori campo)
-Perfetto.
Inserto in basso a dx in tilt
Vignetta nera
ONOMATOPEA, pistola che spara un colpo, BANG!
Tavola 7
7.1 (striscia)
Dall’alto, vediamo la porzione di corpo di MARCO che va dal pube ai piedi, superare il cadavere di GIACOMO a terra. Del cadavere vediamo dall’addome alla testa. MARCO si sta dirigendo verso il divano visto prima.
7.2 (striscia che presenta due inserti: in alto a sx e in basso a dx)
Campo medio del salone in diagonale dall’alto (la camera è posta più o meno dove c’è lo schermo). In FG c’è MARCO, seduto comodamente sul divano, con le gambe accavallate; accanto a lui è posata la pistola. In BG, ci sono i 3 cadaveri. Sul tavolino tra lo schermo ed il divano ci sono varie piste di cocaina, ed un “pippotto” d’oro gettato alla rinfusa in mezzo ad esse.
Inserto in alto a sx
Dettaglio del naso di MARCO appoggiato sul pippotto che sniffa cocaina.
Inserto in basso a dx
Dettaglio della mano dx di MARCO, insanguinata, che prende il cellulare dalla tasca dei pantaloni.
7.3 (striscia)
Controcampo della 7.2. Mi piacerebbe prendere come reference questa inquadratura (https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/a/ab/Madmenlogo.jpg ). Togliamo la sigaretta dalla mano dx, ed inseriamo il cellulare nella mano sx, che sarà vicino all’orecchio di MARCO.
MARCO
-Pronto, Polizia? Ho ucciso lo squalo.
Tavola 8
Splashpage
Campo medio della mensa della prigione che ti ho indicato prima. Al limitare della stanza, a sorveglianza delle porte, notiamo una serie di guardie carcerarie. Al centro della stanza, in piedi su una tavolo, circondato dai detenuti, vediamo MARCO in FI frontale, che tiene nella mano sx una banana e la uso a mo’ di microfono. Con la mano dx incita i partecipanti a tenere il ritmo. Il clima è gioioso: c’è chi balla, chi sorride, e chi finisce di consumare il proprio pasto assistendo a questo spettacolo molto divertente; tra le guardie carcerarie si intravedono piccoli cenni di sorrisi abbozzati.
DIDA (in basso a dx)
Marco trascorrerà il resto dei suoi anni in prigione, ma verrà sempre acclamato come la sola e unica star.