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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Decima intermittenza

Decima intermittenza

Decima intermittenza

Benvenuti o ben tornati in queste pagine!

Richiamando la settima intermittenza, notando che avete apprezzato, anche oggi torniamo a parlare di sceneggiatura per fumetto. In particolare, di una sceneggiatura già realizzata e convertita nel suo medium di destinazione. Lascerò anche qualche tavola per appunto farvi vedere come le parole, le indicazioni di regia e quant’altro, possano trasformarsi in disegni.

Sono stato molto fortunato perché, come disegnatrice, ho trovato Michelle Reviglio, la quale ha dato una veste incredibile alle mie parole. Potete leggere per intero questa storia su Senza Fine, antologico che raccoglie varie storie, di stile e genere differenti, ma tutte accomunate dal tema dettato dal titolo.

Se vi ho incuriosito con la storia e/o con le prime tavole, potete acquistare il volume all’interno dello shop di Coltello Comics.

Lascio qui la breve sinossi della storia, ripresa dal sito Nerditudine:

storia drammatica ma con un tocco di poesia quella di Alle porte del sonno, scritta da Gabriele Bitossi e disegnata da Michelle Reviglio. Una cameriera di un locale si rifugia ogni notte in un mondo da sogno, assieme al suo amore.

Spesso gli amici, i conoscenti o più semplicemente le persone incuriosite dai fumetti mi chiedono:” ma come si scrive una sceneggiatura?”. Quindi, sfrutto questo spazio per rispondere a questa domanda e mostrare come si scrive, in termini pratici, una prima stesura di ciò che poi sarà il fumetto fatto e finito.

Questo programma di scrittura non mi consente di “separare le pagine”, come normalmente si farebbe nella scrittura di un fumetto. Per cui, tirerò una riga continua ad ogni interruzione di pagina.

Sorvolo sulla parte tecnica che serve a descrivere personaggi, ambientazione e quant’altro, lasciando esclusivamente la descrizione delle pagine di fumetto (che tecnicamente si chiamano tavole).

Ad esempio: la dicitura 1.1 significa che siamo nella prima vignetta della prima tavola. La dicitura 2.2 nella seconda vignetta della seconda tavola, e così via. Il numero di sinistra indica la tavola in cui ci troviamo, il numero a fianco la vignetta di riferimento all’interno della tavola. Lascio di seguito anche un piccolo prontuario per sciogliere le abbreviazioni che utilizzo:

FI = Figura intera
BG = Background
PP = Primo piano
FG = Foreground
PA = piano americano
EFG = Extreme foreground
MB = Mezzo busto

Sceneggiatura

Tavola 1

1.1

Dettaglio della mano di Lavinia sulla scatola dei sonniferi, in leggera diagonale dall’alto, in simil soggettiva di Lavinia stessa.

1.2

PP di Lavinia. È a letto e ha la testa sul cuscino. Si è truccata e sembra pronta per uscire. Guarda in camera.

DIDA in alto a sx

-Lavi, perchè c’hai messo tanto stasera?

1.3

Zoom in della 1.2. Ha chiuso gli occhi. La sensazione che arriva al lettore è quella di pace, serenità e sospensione.

DIDA in basso a dx

-Sto facendo gli straordinari gratis, non voglio che lo stronzo mi cambi il turno. Anche se credo sia inutile…

1.4 (striscia scontornata)

Campo medio in diagonale dall’alto del mondo onirico. In EFG c’è il cancello che separa il loro “isolotto”. In FG c’è una bicicletta, da strada, sul cavalletto. In BG ci sono Lavinia e ? poggiati ad una grande quercia secolare, che si stanno guardando.

1.5

Campo medio laterale, in leggera diagonale dal basso, dei nostri due poggiati alla quercia. In EFG abbiamo il ragazzo, seduto a terra e poggiato alla quercia, di ¾. Accanto a lui, in FG, abbiamo Lavinia. Il ragazzo è rivolto verso Lavinia. Quest’ultima guarda avanti a sé, senza rivolgere particolari attenzioni a lui.

RAGAZZO

-Che è successo?

1.6

PP, di spalle, di Lavinia. Sta guardando avanti a sé, come a scrutare cosa ci sia oltre il cancello.

LAVINIA

-Non importa. Godiamoci il momento.

 


 

Tavola 2

Mi riferirò a vari personaggi come Uomo1 e Uomo 2 e così via. Tu identificali e caratterizzali come meglio preferisci.

2.1

Ora siamo nell’autogrill dove lavora Lavinia. Tenendo ben presente 1.6, tenere il PP di spalle della nostra protagonista. Si trova al bancone della zona del locale addetta alla caffetteria. Davanti a lei ci sono vari uomini, sparsi e scomposti come a formare una fila abbastanza disordinata. La guardano, chi più, chi meno intensamente, ma riesce a catturare, grazie al suo ruolo e alla sua bellezza, l’attenzione di tutti.

UOMO1

-Un caffè basso al vetro!

UOMO2

-Per me macchiato freddo, senza schiuma.

2.2

Campo medio laterale della zona adiacente al bancone, dove si trova Lavinia. Quest’ultima è sulla sx, in FI, girata verso la macchinetta e sta preparando l’occorrente per fare il caffè (o dosando la polvere, o sistemando la tazzina sul piano poggiatazze, vedi pure tu cosa ti torna meglio). Sulla dx, ci sono i clienti, buzzurri e cafoni, che la stanno fissando e si stanno toccando, come a rimarcare l’attenzione su cosa hanno davanti agli occhi. C’è chi sussurra all’orecchio del compagno che ha a fianco.

UOMO3 (sussurrando al compare accanto)

-Hai visto che culo?

2.3

Dettaglio della mano di lavinia, in leggera diagonale dall’alto, sul manico con la parte nera che serve per manovrare meglio il portafiltro (l’elemento nel quale viene immesso il caffè macinato).

2.4

Dettaglio del dito di Lavinia che schiaccia un pulsantino per attivare il flusso del caffè.

2.5

Dettaglio, in diagonale dal basso, del portafiltro che salta, perché non è stato stretto bene. Vediamo il caffè, o meglio, quell’acqua sporca che sgorga, dirigersi verso il lettore.

2.6

MB frontale di Lavinia. Ha gli occhi chiusi e guarda verso l’alto, in segno di rassegnazione e cercando di placare la sua furia. Gli avventori dietro continuano a fissarla, ma ora sono anche divertiti da quello spettacolino.

UOMO1

-Tranquilla tesoro, non fa nulla.

2.7

Zoom in della 2.6. PP frontale di Lavinia. Ha abbassato lo sguardo, ma notiamo che gli occhi lucidi. La situazione alle sue spalle non è cambiata.

UOMO 2

-Il mio amico ha ragione: non fa nulla.

UOMO 3

-Se vuoi ti consoliamo noi.


 

Tavola 3

3.1

Il capo è di quinta sulla dx; è di fronte alla scrivania e tiene poggiate le scarpe sopra di essa. Davanti a lui, all’altro lato della scrivania, c’è Lavinia seduta. Capiamo che ha pianto e sta fissando le scarpe del suo capo.

LAVINIA

-Voleva vedermi?

3.2

Soggettiva di Lavinia; sta osservando un contratto che gli comunica un cambio turno e contiene le informazioni anagrafiche della ragazza. In alto, nella vignetta, vediamo una parte della mano del capo che gli sta passando il contratto.

CAPO

-Sapevi che questo giorno sarebbe arrivato. Ecco il contratto per il cambio turno.

3.2

La camera è come se fosse poggiata sulla scrivania, vicina alla postazione di Lavinia. In diagonale dal basso, abbiamo lei, seduta, preoccupata e leggermente pensierosa. Mantiene lo sguardo sul contratto davanti a sé. Il capo è alle sue spalle che le cinge, viscido e senza scrupoli, la spalla dx.

CAPO

-So che la sera è preziosa per te, ma dovremmo venirci incontro…

3.4

Dettaglio della mano del capo che sta scivolando verso il seno di Lavinia.

LAVINIA (f.c)

-Lei non può fare questo.

3.5

Tenendo l’inquadratura della 3.4. La mano di Lavinia allontana la mano del viscidone dal seno.

LAVINIA (f.c)

-Si fermi!

3.6 (striscia)

Favorita, al centro dell’inquadratura, c’è Lavinia, in PA, che sta uscendo dall’ufficio del capo. Lui, si è seduto sulla scrivania e, con aria compiaciuta, la osserva mentre sta uscendo. La porta si apre verso l’esterno.

CAPO

-Posso fare quello che voglio, finché lavori qui, cara mia.

 —————————————–

Tavola 4

4.1 (colonna affiancata a 4.2 e 4.3)

Siamo nel mondo onirico. Riprendendo, grosso modo, la 3.6, o quanto meno l’idea della transizione da uno spazio all’altro, Lavinia è appena arrivata. La camera è posta dietro la grande quercia, andando a creare un simil controcampo della 1.4. Il ragazzo è sempre poggiato alla quercia, mantenendo, più o meno, la stessa posizione che aveva nella prima tavola. Lavinia, in FI, si sta avvicinando a questi, e sta guardando nella sua direzione. Alle sue spalle, il cancello è ancora chiuso.

4.2

Two shot laterale a PP dei nostri due amanti. Si stanno fissando intensamente. L’atmosfera è sospesa e sembra di vivere una dimensione priva di temporalità.

4.3

Mantenendo le sensazioni della vignetta precedente, con un leggero zoom in, i nostri ora si stanno abbracciando e baciando. Sembrano rapiti l’uno dall’altra. Lui ha gli occhi chiusi, lei gli occhi aperti.

4.4 (striscia)

Soggettiva di Lavinia. Quest’ultima è sdraiata, ha leggermente divaricato le gambe e il ragazzo è sopra di lei che la sta guardando intensamente. Lui trasmette un’aria di complicità, serenità e dolcezza: quest’ultimo guarda in camera, non tradendo le stesse sensazioni che trasmette la sua fisicità. Non hanno ancora dato inizio al rapporto, ma stanno per. La situazione è carica di erotismo delicato e soffice.

RAGAZZO

-Sei sicura?

La 4.5, la 4.6 e la 4.7 formeranno un parallelo con la 3.4 e la 3.5. All’aria di oppressione e violazione che trasmettevano quelle due, qui abbiamo il tutto risemantizzato e riclassificato in un’azione libera, pura, dolce e pienamente consapevole. Come per le due vignette menzionate poco fa, scegli pure tu la via più comoda per raffigurare questo passaggio, mi interessa solamente che si venga a creare un’analogia tra le due situazioni.

4.5

Dettaglio della mano del ragazzo sul seno di Lavinia.

4.6

Dettaglio della mano di Lavinia sopra la mano del ragazzo,  ma non c’è contatto. Darebbe da pensare, ad una prima occhiata, che la ragazza la voglia togliere. La mano di Lavinia deve essere tesa, tremolante e piena di insicurezze. Quasi presa “alla sprovvista” mi verrebbe da dire.

4.7

La mano di Lavinia si è poggiata sulla mano del ragazzo. Ha finalmente scelto. Ora la mano è completamente rilassata e persa nella mano del ragazzo.

LAVINIA (f.c)

-Sì.


 

Tavola 5

5.1 (striscia)

Siamo nuovamente “sull’uscio” dell’ufficio del capo. Siamo in soggettiva di Lavinia, quindi siamo in una simil diagonale dall’alto, molto poco accentuata. Abbiamo il capo seduto al suo posto; anzi, più che seduto direi proprio svaccato, alla sua postazione, ma questa volta non ha le scarpe poggiate sulla scrivania, guarda in camera. Ha un’espressione furba e molto allusiva.

CAPO

-C’hai ripensato?

5.2

In alzo zero, campo medio, laterale, dell’ufficio del capo. Lavinia è sulla sx e il capo sulla dx.

LAVINIA

-No, non voglio farlo.

CAPO

-Se le cose stanno così, attacchi alle 22.

5.3

MB laterale di Lavinia. È leggermente protesa in avanti, ha i nervi a fior di pelle. È disperata, ma anche furiosa col capo, e guarda a filomacchina, verso l’alto.

LAVINIA

-Ma come…

5.4

Siamo in soggettiva di Lavinia. Mb frontale del capo che guarda in basso, verso il contrattino che ha sotto gli occhi.

CAPO

-La soluzione è davanti ai tuoi occhi.

5.5

Zoom in della vignetta precedente. PP del capo. Si sta passando la lingua sui denti, come chi si sta per gustare un piatto gustoso, o chi sta assistendo ad una scena di suo gusto. Notiamo del grottesco/del viscido in tutto ciò.

CAPO

-Non sento obiezioni, molto bene. Beata gioventù!

5.6

Zoom in della 5.5. Dettaglio della bocca del capo. Ora si sta passando la lingua sulle labbra superiori.

CAPO

-A stasera.


 

Tavola 6

6.1

Vignetta nera.

FX, interruttore che si aziona, Clic!

6.2

Siamo in camera di Lavinia. PP di lei, stesa supina, con la testa sul cuscino, che guarda in camera. Non riesce a prender sonno, quindi mi piacerebbe porre l’accento sul suo essere leggermente infastidita, preoccupata e poco serena.

6.3

Vignetta nera.

FX, interruttore che si aziona, Clic!

6.4

Campo medio della camera da letto, in leggera diagonale dal basso. Lavinia è seduta sul bordo del letto. Il cuscino sul quale era poggiata la sua testa è sulla dx. La nostra protagonista si tiene la testa tra le mani, come preda di una grande disperazione, o semplicemente a placare una forte emicrania.

LAVINIA

-E se non potessi più rivederlo?

6.5

Dettaglio, in leggera diagonale dall’alto, della mano di Lavinia che stringe, col massimo delle sue forze, la coperta. Vediamo bene le varie vene/arterie che si affollano sulla sua mano. Si sta sforzando molto. Quasi a richiamare la stessa tensione, riqualificata, della 4.6.

6.6

La camera è sotto il letto. Davanti a noi, vediamo i piedi di Lavinia. Solamente la punta è poggiata a terra, come se si tenesse pronta per alzarsi ma, allo stesso tempo, avesse troppo freddo per tenere l’intera pianta del piede a contatto col pavimento.

6.7

Vignetta nera.

FX, interruttore che si aziona, Clic!

6.8

Riprendere l’inquadratura della 6.2. Questa volta, però, Lavinia non è poggiata sul cuscino: si è alzata. Mi piacerebbe che il cuscino avesse il residuo del peso della testa della ragazza, in modo da far capire che non si è alzata da molto e mantenere, seppur lievemente, una presenza “tangibile” del passaggio della ragazza.

LAVINIA (f.c)

-Vaffanculo!


 

Tavola 7

7.1

Siamo nel bagno. MB laterale di Lavinia. È davanti allo specchio e, con la mano dx, si sta dando il rossetto.

7.2

PPP di Lavinia. Con le labbra si sta uniformando il rossetto. È concentrata.

7.3

PP di Lavinia nello specchio. Guarda in camera. È truccata alla perfezione e sembra molto determinata. Questo trucco è più accentuato di quello visto nella prima tavola e sembra innaturale, cozza con l’atmosfera che si respira, sembra forzato.

7.4

Dettaglio, in diagonale dall’alto, laterale, del flaconcino dei sonniferi.

7.5

Leggero zoom in della vignetta precedente. Sopra il flaconcino si è posata la mano di Lavinia e sta lentamente stappando il flaconcino.

7.6

Controcampo della 7.4. Ora il flaconcino è vuoto.

LAVINIA (f.c)

-Arrivo, amore mio.


 

Tavola 8

8.1 (striscia)

Siamo nel mondo onirico. Soggettiva di Lavinia che è appoggiata alla quercia. In leggera diagonale dal basso, il ragazzo si è chinato verso di lei e le sta porgendo la mano; quest’ultimo guarda in camera, sereno e rassicurante.

RAGAZZO

-Andiamo?

8.2 (striscia)

PP di Lavinia. È ancora poggiata all’albero  e guarda, speranzosa, a filomacchina verso l’alto. Il volto è come se si fosse illuminato e mantiene lo stesso trucco visto nella tavola precedente. Ora, però, si è ben amalgamato al suo viso e non crea più quel contrasto stridente visto poco fa.

LAVINIA

-Sì…

8.3 (striscia)

Camera a terra. Il cancello che delimitava questo luogo si è finalmente spalancato e vediamo i nostri due amanti, in FI, che si allontanano sulla strada che collega questo luogo agli altri luoghi vicini.

LAVINIA

-…per sempre.

(SENZA) FINE

 

Gabriele Bitossi

Gabriele Bitossi

Gabriele nasce nel '96 ed è da sempre appassionato di storie, in ogni loro forma. Studia italianistica all'Università di Pisa e sceneggiatura alla Scuola internazionale di comics a Firenze. Starebbe ore a parlare coi suoi personaggi preferiti... e se lo facesse già?

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