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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Mont’Alfonso Sotto le Stelle: musica e comicità al fresco della Garfagnana

Mont’Alfonso Sotto le Stelle: musica e comicità al fresco della Garfagnana

Mont’Alfonso Sotto le Stelle: musica e comicità al fresco della Garfagnana

Sapevate che Astor Piazzolla, il massimo esponente del nuevo tango, aveva origini toscane, e più precisamente garfagnine?

Confesso che io non lo sapevo.

L’ho scoperto pochi giorni fa, direttamente “sul campo”, ritrovandomi inconsapevolmente al centro di uno dei nodi di questa inaspettata rete che collega due mondi. Venerdì scorso (16 luglio 2021) ero infatti diretto alla Fortezza di Mont’Alfonso, a Castelnuovo di Garfagnana, per assistere al concerto del Quinteto Astor Piazzolla, una formazione di musicisti argentini che omaggia l’ampia produzione del maestro (compresi alcuni brani inediti) riproponendola negli arrangiamenti originali.

È da subito parsa una ghiotta occasione di godimento per le mie orecchie – che mi hanno subito spinto a prenotare –, sostenute nella loro seppur breve opera di convincimento dal fatto che il concerto fosse gratuito (bastava appunto solo la prenotazione). Non potevo certo lasciarmi sfuggire la possibilità di completare una transazione da zero euro su Ticketone, dopo anni di aspri conflitti tra la piattaforma e il mio conto corrente, con spargimenti di sangue sempre a carico di quest’ultimo. Finalmente un segno di cedimento da parte del nemico. Già questo valeva il viaggio.

In marcia, quindi: un’ora e mezzo di viaggio, in cui, chilometro dopo chilometro, quella che prima poteva essere scambiata per una leggera uggiolina assumeva pian piano i contorni e la consistenza di una domanda in disperata ricerca di attenzione: perché fare un concerto in un posto così sperduto? Certo, la location è molto suggestiva e merita sicuramente, ma non è proprio la classica meta da tournée. Mah, valli a capire, questi argentini. Gente strana.

Sulle tracce di Astor Piazzolla

Una volta arrivato, non senza fatica, sul luogo – è necessario infatti lasciare la macchina sulla strada e farsi circa un chilometro a piedi per salire alla Fortezza (certo, a meno di non essere il Presidente di x o il Direttore di y, nel qual caso sarai condotto su una lettiga direttamente al tuo posto –, l’arcano è presto svelato.

Captando qualche parola sbocconcellata dagli altri spettatori (ma più semplicemente leggendo il volantino di sala) scopro che i nonni materni di Piazzolla erano originari proprio della Garfagnana. La madre Assunta era infatti figlia di due emigrati che partirono da Massa Sassorosso, ora nel Comune di Villa Collemandina, per raggiungere l’Argentina. Precisamente Mar de Plata, città che dette i natali al grande maestro l’11 marzo 1921. La vita di Piazzolla è quindi legata a doppio filo con il nostro paese (il padre era invece di origini pugliesi), a dimostrazione di come l’ibridazione fra culture diverse sia sempre l’alveo dei guizzi creativi più geniali.

Leggo che oggi, nel borgo di Massa Sassorosso, si può passeggiare per il “Paseo”, il percorso espositivo dedicato a Piazzolla dove è possibile ammirare una mostra permanente di foto che raccontano la sua vita, dalle origini garfagnine all’infanzia a Mar de Plata, fino ai successi e alla grande storia d’amore con sua moglie Laura Escalada Piazzolla. Proprio lei, nel 2013 e nel 2015 è stata ospite e madrina a Massa Sassorosso di due eventi di inaugurazione, rispettivamente della piazza dedicata al grande compositore “Largo Astor Piazzolla” e del percorso espositivo all’aperto proprio di fronte alla Chiesa dove i nonni materni si sposarono. È la stessa Escalada che presiede alla direzione artistica del Quinteto tramite la Fondazione Astor Piazzolla.

Quinteto Astor Piazzolla

mont'alfonsoNonostante le condizioni meteo non particolarmente collaborative, con un vento che sferzava ora gli spartiti dei musicisti, ora nembi densi e minacciosi che parevano passare e allontanarsi a tempo di bandoneón, la serata è stata comunque all’altezza delle aspettative, con degli ottimi musicisti che hanno dato conferma di una grande professionalità e competenza. Visto il freddo e la cornice istituzionale dell’evento (non sapevo che presenziasse anche una delegazione diplomatica inviata dalla Repubblica Argentina in rappresentanza dell’Ambasciata Argentina e dei Consolati generali a Roma e Milano), per una volta la giacca che spesso mi porto ma mai indosso si è rivelata un’ottima alleata.

 

 

mont'alfonso

 

Mont’Alfonso Sotto le Stelle

Ok, tutto molto bello. Ma perché ve ne sto parlando?

Oltre che per fissare in qualche modo una piacevole esperienza, per dirvi che la serata è stata l’occasione di un’altra inaspettata scoperta. Il concerto non era infatti una data isolata, ma parte di un festival che quest’anno giunge alla sua seconda edizione: Mont’Alfonso Sotto le Stelle. Si tratta di una rassegna che porta grandi nomi della musica e dello spettacolo nel cuore delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco-Emiliano, in due luoghi secolari: la Fortezza di Mont’Alfonso appunto, e la Fortezza delle Verrucole a San Romano in Garfagnana.

Oltre un mese di spettacoli, dal 16 luglio al 24 agosto, per un festival risultato della sinergia tra Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica, Comuni di Castelnuovo di Garfagnana e San Romano in Garfagnana, Unione Comuni della Garfagnana, Studium 1984-Fortezza Verrucole Archeopark, PRG e Amandla Productions, con il patrocinio della Provincia di Lucca e con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca.

Il programma

Luglio

Dopo l’omaggio al centenario della nascita di Piazzolla, si prosegue con due serate di ospitalità. Sabato 24 luglio alla Fortezza di Mont’Alfonso spazio agli Staindubatta: testi in dialetto garfagnino su suoni elettrici e naturali che si fondono per dare vita ad uno stile molto identificativo. Domenica 25 luglio tutta l’ironia di Max Giusti, in scena con lo spettacolo Va tutto bene. Dopo aver scaldato i motori, il festival prende avvio nello scenario della Fortezza delle Verrucole, dove venerdì 30 luglio suona Francesca MichielinMax Pezzali porta sabato 31 luglio alla Fortezza di Mont’Alfonso il suo Max90 Live Tour interamente dedicato ai suoi grandi successi degli anni ’90.

Agosto

Lunedì 2 agosto seconda tappa alla Fortezza delle Verrucole, insieme a Michele Bravi e al suo live piano e voce. Pianoforte e voce è anche la formula scelta da Gianna Nannini per il suo concerto di giovedì 5 agosto alla Fortezza di Mont’Alfonso, mentre sabato 7 agosto spazio alla comicità, quella dirompente e tutta toscana di Jonathan Canini, in scena con una versione Reloaded e ricca di novità del suo cavallo di battaglia Cappuccetto Rozzo.

Mercoledì 11 agosto sale sul palco Niccolò Fabi. Sempre alla Fortezza di Mont’Alfonso, poi, venerdì 13 agosto il compositore, direttore d’orchestra e pianista Giovanni Allevi sarà coprotagonista di un incontro-spettacolo dal titolo Parole e musica, che lo vede al fianco dell’attore, conduttore e regista Pino Strabioli. Appuntamento speciale domenica 15 agostoFerragosto alla Fortezza di Mont’Alfonso si apre con il concerto all’alba – ore 4,45 – di Roberto Cacciapaglia, tra i pianisti italiani più apprezzati a livello internazionale. Per chi lo desidera, al concerto è abbinata una camminata notturna con fiaccolata dal centro di Castelnuovo fino alla Fortezza di Mont’Alfonso.

Giovedì 19 agosto alla Fortezza di Mont’Alfonso sarà la volta di Willie Peyote, con il suo Mai Dire Mai Tourdegradabile. E ancora, venerdì 20 agosto fa tappa alla Fortezza il tour ElettroAcustico 2021 di Marco Masini. A chiudere il festival, due ulteriori appuntamenti: Un’ora sola vi vorrei di Enrico Brignano domenica 22 agosto e l’Orchestra da Camera Fiorentina con Musica dal Grande Schermo martedì 24 agosto. 

Qui il link alla pagina del festival, dove è possibile prenotare o acquistare i biglietti.

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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