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Recensione “Cronache di un Vampiro” – Giovanni Di Rosa

Recensione “Cronache di un Vampiro” – Giovanni Di Rosa

CRONACHE DI UN VAMPIROCronache di un vampiro

di Giovanni Di Rosa

Editore: Self Publishing

Pagine: 169

 

 

 

TRAMA. Andreas Rooney è un professore di letteratura nella più antica università del mondo anglosassone. Insegna a Oxford, cittadina britannica sconvolta da un evento inquietante accaduto pochi giorni prima di Natale. Il suo migliore studente, Thomas Crawford, è svanito nel nulla e le indagini attorno alla sua scomparsa non hanno portato a nessun risultato. Dopo due mesi dalla scomparsa, una donna misteriosa si interessa al professore di letteratura, alla ricerca di una nuova pista di indagine. In molti in città ritengono che Andreas abbia un legame con Thomas e che sia in possesso di informazioni utili al suo ritrovamento. Andreas, però, è all’oscuro della tragica fine occorsa al giovane, rapito da un predatore senza scrupoli, desideroso di soddisfare i propri appetiti. Una minaccia, infatti, infesta le strade di una quanto mai spettrale Oxford. Una mostruosità sopravvissuta ai secoli e al progresso si cela nelle ombre e nessuno che si imbatta sul suo cammino potrà dirsi al sicuro. Gli incubi diverranno realtà, quando i protagonisti di questa storia saranno costretti a trovare il modo di sopravvivere all’attacco di un vampiro.

 

RECENSIONE.

Alice gemette. Non aveva la forza nemmeno di urlare. Lacrime calde solcavano la sua guancia. Iniziò a pregare silenziosamente. Gli ultimi attimi di vita ti fanno riscoprire la fede, pensò rassegnata.

Sin dal prologo di Cronache di un vampiro – Vincoli di sangue, Giovanni di Rosa ci rapisce con la sua narrazione a ritmo serrato e il lettore non riesce più, letteralmente, a smettere di leggere.
La storia viene raccontata attraverso gli occhi di Andreas Rooney, un professore universitario di letteratura che è sinceramente scosso per la scomparsa del suo miglior alunno, Thomas.

Thomas era lo studente per il quale Andreas nutriva le più grandi aspettative. Per questa ragione, perderlo in circostanze misteriose lo aveva rammaricato in modo particolare.

Questa scomparsa porterà Andreas ad essere in pericolo e per di più in una realtà che pensava che non esistesse.
Cronache di un vampiro – Vincoli di sangue è un testo gotico ambientato nella modernità. E’ diverso da tutti gli altri libri sui vampiri (non pensiate che sia una copia rivisitata di Edward e Bella) e per di più, il racconto è ricco di colpi di scena e suspense.

Per quanto la solitudine non avesse mai assunto contorni tanto inquietanti, era inerme. Non aveva nessuno a cui chiedere aiuto. Poteva soltanto sperare di essersi abbandonato a una suggestione e che quella nota non fosse davvero il presagio di un pericolo sempre più vicino.

Con lo scorrere delle pagine, conosceremo anche Virgilio (un vampiro che semina morti da secoli) e Annalise (la vampira che dedica la sua vita a seguire le tracce di Virgilio cercando di fermarlo. I personaggi, per essere il primo capitolo di una saga sono ben strutturati e nel testo sono presenti anche scene non convenzionali. L’autore è riuscito a dare un carattere particolare ai suoi personaggi immortali; quello che per noi umani è uno scandalo, per loro non lo è. Mi complimento con l’autore per essere riuscito ad “uscire” dalla sua umanità per dare vita a questi personaggi.

Tutto si fermò. Andreas si sentì pietrificare. Anche un singolo respiro gli causava una difficoltà enorme.

Insomma, non posso svelarvi molto, un po’ perché lo spoiler è reato, un po’ perché è ancora tutto da definire. La storia, anche se ha un ritmo sostenuto e coinvolgente, deve essere ancora raccontata. Cronache di un vampiro – Vincoli di sangue funge da introduzione al mondo che ha descritto l’autore in modo magistrale.
Un consiglio? Se comprate il primo volume, comprate direttamente anche il secondo. Non riuscirete a non leggerlo.

 

Buona lettura a tutti,
Rachele.

 

PS. Ringrazio Giovanni per avermi inviato la copia digitale del suo testo e per avermi dato la possibilità di leggerlo. Mi scuso per il ritardo e lo ringrazio infinitamente per la pazienza. Grazie.

 

 

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Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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