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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Quando la vita è piatta. In senso letterale

Quando la vita è piatta. In senso letterale

La tragedia della “patana”. Per i non toscani la patana è il mare calmo con assenza di vento, quella tipica configurazione estiva che piace alla maggior parte delle persone; con la patana si va volentieri al mare, in barca, si nuota in mari a volte cristallini… insomma si vive la spiaggia o lo scoglio in tutto il suo splendore.

Per i surfisti è invece una condizione che genera sgomento e frustrazione, perdita di identità e desiderio di fuga.

Dopo un maggio che ha regalato molti giorni di onde di qualità e uscite divertenti, giugno si è presentato con la calma piatta più o meno in tutta Italia e, per il momento, non sembra che si muova nulla.

Per i surfisti che lavorano come stagionali è forse quasi una benedizione perché essere al lavoro e vedere gli altri che si divertono non è proprio il massimo e poi, senza  mareggiate, le spiagge si gestiscono meglio.

Chi non è stagionale come me e molti di quelli che mi circondano, questo periodo è caratterizzato da controlli compulsivi su tutte le app meteo per vedere se una sorpresa ci verrà regalata.

L’Inquietudine la fa da padrone ed anche un po’ la noia.

Per tutta questa serie di motivi, due estati fa mi sono affacciata al kitesurf. Molti amici surfisti lo praticavano e la cosa mi ha incuriosito.

Il motivo principale è stata la ricerca del contatto col mare e la tavola il più spesso possibile, anche in assenza di onde.

In pratica il kite per me è come il frutto a metà mattina, quando si ha fame ma non si vuole mangiare per non rovinarsi l’aperitivo.

 

C’è da dire che in realtà è uno sport molto divertente col quale le soddisfazioni non mancano, anzi con costanza i progressi non mancano e anche un po’ di infortuni… lievi per fortuna.

D’estate il vento col quale si va prevalentemente dalle nostre parti è il maestrale termico, quello che viene dal mare dopo pranzo, vento ottimo per il kite con la tavola bidirezionale (fatta più o meno come lo snowboard) perché il mare è quasi piatto ma la spinta è piena e costante, così da rendere più semplice la prova delle varie manovre e giochetti, quelli che se sbagli vai velocemente in ortopedia …

Per ora sta andando tutto bene, per ora…

E buona estate a tutti, perché comunque al mare e al sole si sta sempre bene!

Federica Mazza

Federica Mazza

Surfista e archeologa marina o “subacquologa”, come ama definirsi con i colleghi. Il suo blog "Acqua Salata" è un diario di esperienze, riflessioni, viaggi e culture condito ogni tanto da qualche nota storico archeologica.

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