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Sammy Basso: “Se vogliamo fare una cosa, dobbiamo farla oggi”

Quando vivi in una realtà incerta come quella in cui siamo oggi è difficile fare progetti sul futuro, è difficile trovare la voglia e lo spirito di essere attivi e realizzare buoni propositi e sta diventando difficile pure distinguere un giorno dall’altro… Per i giovani vedere il mondo così come è adesso è ormai insopportabile. Ci hanno tarpato le ali e l’unica cosa di cui avremmo bisogno è ritrovare la nostra libertà, la nostra spensieratezza.

Oggi voglio farvi conoscere una persona che sono sicura vi trasmetterà una carica pazzesca! Proviamo a considerarlo una sorta di life-coach, in grado di aiutarci a superare questo momento così buio. Ecco il suo identikit:

Sammy ha 25 e vive a Tezze sul Brenta in Veneto. È un ragazzo con una mente ed una personalità davvero fuori dal comune tanto quanto la sua storia.
Avete presente il film con Brad Pitt, Il Curioso caso di Benjamin Button? (Se non l’avete ancora visto questo è un buon momento per farlo) Ecco, Sammy, proprio come il protagonista è affetto dalla sindrome di Hutchinson-Gilford, conosciuta anche con il nome di “progeria”: una malattia genetica rarissima che causa l’invecchiamento precoce nei bambini, portandosi con sé tutti quei problemi tipici delle persone anziane, come malattie cardiovascolari, rigidità articolare e molto altro. La malattia però non va ad attaccare il cervello, evitando quindi l’alterazione della mente.

Sammy, in un’intervista per fanpage, ha raccontato che sicuramente questa malattia ha influito molto sulla sua vita ma di certo non è questa a definirlo. Oggi infatti Sammy è laureato in Biologia Molecolare all’università di Padova ed ha fondato nel 2005 insieme alla sua famiglia l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso che si propone di aiutare ed informare le famiglie colpite dalla malattia, di raccogliere fondi per la ricerca e di rendere la progeria più conosciuta nel nostro paese e nel mondo. Dimenticavo: Sammy nel 2019 è diventato anche Cavaliere della Repubblica per il suo impegno a favore dei malati di progeria.

   

Incredibile ma vero, è stata proprio la progeria a convincere Sammy a studiare per diventare uno scienziato. La sua missione di oggi è semplice: far comprendere l’importanza della ricerca scientifica su questa malattia. Sicuramente la strada da fare è ancora tanta e per questo non c’è un minuto da perdere! Riportando le sue parole:

“Se vogliamo fare una cosa, bisogna farla oggi”.

So bene che la tentazione di buttare i remi in barca molto spesso prende il sopravvento su di noi ma il tempo è un qualcosa che nessuno potrà mai riportarci ed è per questo che dobbiamo sforzarci il più possibile e sfruttarlo nel migliore dei modi.

La storia di Sammy credo possa insegnarci tanto, soprattutto a vedere le cose da un altra prospettiva, a sognare in grande, proprio come fa lui! Allora, cosa aspettate a supportalo? Correte subito a seguirlo sul suo profilo instagram

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