“Scuola di Barbizon – gli artisti della foresta di Fontainebleau” è il titolo del mio articolo di oggi.
In questo periodo sono entrata in fissa con la pittura di paesaggio infatti, pure nel mio pezzo odierno, vi introdurrò una nuova corrente che ebbe come tema principale proprio i paesaggi.
Stavolta tutto ebbe inizio in un villaggio a sud di Parigi, Barbizon appunto. Qui, nella foresta di Fontainebleau, si raccolse un gruppo di artisti che si dedicò alla pittura di paesaggio.
Anche i pittori della Scuola di Barbizon, come quelli della Hudson River School, trassero ispirazione da John Constable, ma anche dai pittori fiamminghi e olandesi del Seicento.
La nascita della Scuola di Barbizon
L’artista che dette il via a questo movimento fu Théodore Rousseau. Egli, dopo un periodo dedicato alla pittura accademica, decise di abbandonare quella che era stata la base della sua formazione. Il tutto per dipingere in maniera più libera, osservando la natura dal vivo.
Fu così che, intorno al 1830, la foresta di Fontainebleau divenne la principale protagonista dei suoi quadri e il villaggio di Barbizon la sua dimora.
Ben presto in questo luogo sopraggiunsero altri artisti attratti da questo innovativo modo di dipingere. Essi dettero così vita alla Scuola di Barbizon. La compagnia di pittori si installò precisamente nello spartano albergo di pére Ganne.
Il fatto di realizzare quadri all’aperto potrebbe ricordare la pittura en plein air degli impressionisti. I pittori di Barbizon uscivano infatti dall’atelier per dipingere immersi nella natura in modo da cogliere i cambiamenti della luce e le varie sfumature. Tuttavia, al contrario degli impressionisti, le opere non venivano interamente realizzate all’aperto ma venivano ultimate nello studio dell’artista.
Ed a proposito di impressionisti. Intorno al 1866, in cerca di ispirazione, giunsero a Barbizon anche i celebri Claude Monet e Pierre-Auguste Renoir, due dei protagonisti assoluti della corrente impressionista.
Gli artisti più celebri
Insieme a Rousseau vi furono Camille Corot e Charles-François Daubigny che divennero ben presto i capofila della scuola. Uno degli artisti più influenti che raggiunse il villaggio di Barbizon fu invece Jean-François Millet. Egli fu il primo ad introdurre nella pittura di paesaggio la raffigurazione di umili personaggi.
La più celebre presentazione fu quella che si tenne all’Esposizione Universale di Parigi, dove Paul Durand-Ruel, uno dei più grandi sostenitori degli impressionisti, espose ben trecento paesaggi della Scuola di Barbizon.
Il nome “Scuola di Barbizon” venne invece coniato dal saggista scozzese David Croal Thomson nel suo libro “The Barbizon School of Painters” uscito nel 1890.
Verso i primi del Novecento, l’influenza della Scuola di Barbizon giunse fino in America, dove dette origine alla Scuola Americana di Barbizon.
La Scuola di Barbizon ebbe anche un ruolo ecologico. Nel 1848, infatti, avvenne la creazione della “Riserva artistica della selva di Fontainebleau”, voluta appunto dai pittori della Scuola di Barbizon, al fine di preservarla da un progetto di disboscamento. Questo fu il primo episodio di tutela pubblica della natura e cento anni dopo, nel 1948, Fontainebleau fu prescelta come luogo della fondazione dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).
E per oggi è tutto.
La mia idea per i prossimi articoli sarebbe quella di analizzare più da vicino alcuni dei maggiori esponenti della Scuola di Barbizon e quindi, se siete interessati, continuate a seguirmi. Ci vediamo come sempre tra un paio di settimane!