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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

La strada come palcoscenico artistico

La strada come palcoscenico artistico

La strada come palcoscenico artistico

Straordinari e coraggiosi artisti o semplici perditempo?

Questi sono i due più comuni modi con cui vengono definiti i Busker, ovvero gli artisti di strada.

C’è chi crede che siano artisti di grande coraggio che, rinunciando alla sicurezza di una vita stabile, si tuffano nell’ignoto di un futuro incerto, con il semplice scopo di dar visibilità alla propria arte.

Al contrario c’è chi crede che siano solo persone che non riescono a trovare il proprio posto nella società e cercano di racimolare qualche spicciolo.

Sono molteplici gli artisti che troviamo in strada capaci di intrattenere la nostra attenzione: dai giocolieri ai cantanti, dai prestigiatori ai pittori da asfalto.

Grandi star on the road

La strada rimane in ogni caso un palcoscenico ambito da molti, anche dai cantanti ormai famosi.

Bruce Springsteen ad esempio, il 23 luglio del 1988 si è esibito per le strade di Copenaghen improvvisando un concerto; nel settembre del 2011 invece, nell’attesa dell’appuntamento col figlio, ha suonato con una chitarra acustica in una strada di Boston.

Anche Sting si camuffò da busker guadagnando 40 sterline in offerte; fu poi riconosciuto nonostante il cappello che nascondeva gran parte del viso.

Non mancano alla lista gli U2 che, il 6 maggio del 2015 camuffandosi da artisti di strada, si sono esibiti alla Gran Central station di New York per un programma televisivo.

L’illusione dei dipinti 3d sui marciapiedi

Dopo i cantanti, invadono la curiosità del passante, gli artisti che colorano di fantasia le strade.

L’illusione ottica sembra essere diventata una delle più intriganti attrazioni.

Finte cascate che invadono le strade, finte voragini che inghiottono i passanti, finti squali che spuntano con la bocca aperta, sono questi gli scenari che si presentano sulle strade di molti paesi.

Uno dei più famosi artisti legati al genere del 3d è l’inglese Julian Beever che sorprende la folla con l’uso di una particolare proiezione chiamata anamorfosi.

Si tratta di un’illusione ottica secondo cui l’immagine viene proiettata sul piano in modo distorto, sfidando le leggi della prospettiva ottenendo effetti unici.

Innumervoli passanti non rinunciano ad una foto in mezzo ad un paesaggio così suggestivo, quasi a volerla preferire ad una foto ricordo ai piedi del Big Ben.

Il successo di Julian cresce così a tal punto da arrivare ad esibire la propria arte in 28 paesi.

La strada come palcoscenico artistico   La strada come palcoscenico artistico  La strada come palcoscenico artistico

In pratica siamo davanti ad uno dei palcoscenici più carichi di opportunità, uno dei trampolini artistici più comuni e storici di sempre.

Rispondendo alla domanda iniziale, credo fermamente che l’artista di strada, quello vero, si riconosca subito: è quello che brama di stupire ed appagare il pubblico tramite la propria arte.

Non importa a quanto ammonteranno le offerte, non importa arrivare al successo, quello lo rende entusiasta è la consapevolezza di aver colpito l’interesse ed il ricordo di tutti coloro che sono entrati in contatto con la propria arte.

Fondamentalmente è questo il vero spirito artistico!

 

 

 

 

 

 

 

Azzurra Laureti

Azzurra Laureti

Classe 1983, affascinata da qualsiasi forma d’arte, ama creare quadri su legno con stucco e resina. Le piace viaggiare e scoprire quanta arte circondi le nostre vite quotidiane.

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