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La filosofia come tramite fra mito e lògos

La filosofia come tramite fra mito e lògos

Solitamente si riscontra la tendenza a separare nettamente il mito – dal greco mỳthos – dal lògos, vale a dire il racconto mitico dal discorso razionale, facendo coincidere lo sviluppo del secondo con la nascita della filosofia. Se il mito riflette un tipo di sapere legato alla tradizione e al racconto di autorevoli poeti, Omero e Esiodo su tutti, la filosofia fornisce, attraverso il lògos, un carattere argomentativo indipendente dal principio di autorità.

Sarebbe tuttavia frettoloso tracciare una linea di demarcazione assoluta che separi il mito dal lògos. Ci sono, invero, almeno tre elementi che si intersecano nello spazio comune delle due dimensioni conoscitive, favorendo un confronto fatto non solo di differenza, ma anche di analogie.

In primo luogo, entrambi offrono uno sguardo generale sul mondo. Antichi poemi come L’Odissea o l’Iliade forniscono moltissimi insegnamenti sul mondo e sugli uomini, gettando una luce su come sarebbe – o potrebbe essere – una vita degna di esser vissuta. In questo senso, non ci allontaneremmo troppo dai dialoghi platonici, che molte volte, non casualmente, fanno proprio leva sulla mitologia, anche se più come strumento metaforico piuttosto che come strumento euristico in senso stretto.

Il secondo punto è di natura più formale, in quanto verte sulle similitudini del mezzo letterario con cui si dava voce tanto al racconto mitico quanto al lògos filosofico. Infatti poeti e oratori, così come poi i filosofi, si affidavano sia alla lingua parlata che a quella scritta e, nel secondo caso, lo facevano sia attraverso la prosa che attraverso la poesia. Certamente la struttura saggistica ha maggiormente permeato l’approccio filosofico, ma non sono mancati filosofi che, talvolta, si sono affidati a enigmatiche sentenze, dal sapore più poetico che saggistico. Basti pensare a Eraclito o a Nietzsche.

Infine, mito e lògos si sono occasionalmente intrecciati nella sfera spirituale, poiché se è evidente il contatto religioso del racconto mitico, non si deve mancare di sottolineare come, talvolta, i filosofi abbiano preteso che il loro discorso sapienziale fosse fondato sull’ispirazione divina. Anche qui i nomi si sprecano: Parmenide e Empedocle per citare i più importanti.

lògos

Tolta la patina dal confine così opprimente tra mito e lògos, è possibile ora scorgere con chiarezza ciò che fa del discorso filosofico una novità assoluta nell’Antica Grecia del VII sec. a.C. Le peculiarità del lògos filosofico sono fondamentalmente tre: la riflessività del discorso, la sua capacità argomentativa e la sua autonomia rispetto al soggetto parlante.

Si tratta, innanzitutto, di un discorso riflessivo in quanto riflette su se stesso, sulla propria portata conoscitiva. Se il racconto mitico si “limitava” a offrire uno sguardo sul mondo degli dèi e su quello degli uomini, cercando di coglierne la realtà, il lògos problematizza la possibilità stessa di quella conoscenza della realtà che il mito dava per scontato oggetto di indagine.

La capacità argomentativa del discorso filosofico, invece, si lega indissolubilmente alla sua pretesa di autonomia e universalità. Poiché il lògos è un discorso che mira alla propria indipendenza rispetto a qualsiasi autorità, non deve avere altra potenza conoscitiva oltre a quella che trae dalla razionalità del proprio corpo. Per intendersi, le tesi intorno alla natura, all’uomo, al mondo, devono poter trovare la propria forza argomentativa in se stesse, affinché siano valide indipendentemente dal tempo, dallo spazio e dal soggetto che le pronunci.

Semplicisticamente, non sarebbe scorretto dire che, se il mito ha contributo a creare modelli di condotte di comportamento, la filosofia ha tentato di fornire le ragioni che rendono auspicabile vivere in un certo modo piuttosto che in un altro.

Ci si può soffermare a discutere su divergenze e similitudini fra queste due approcci alla conoscenza, ma è innegabile che entrambi rappresentino tappe fondamentali nello sviluppo del pensiero e della civiltà umana. Se oggi il nostro sguardo sul mondo è così vasto lo dobbiamo anche al mito e al lògos filosofico.

lògos

Edoardo Wasescha

Edoardo Wasescha

Amava definirsi un nerd prima che diventasse una moda. È appassionato di filosofia e di fisica, di cinema e di serie tv, ama scrivere perché, più che un posto nel mondo per sé, lo cerca per i propri pensieri. Il blog è la sintesi di tutto questo.

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