Site icon WiP Radio

La potenza dell’arte sul cervello

La potenza dell'arte sul cervello

La potenza dell’arte sul cervello

Soffermarsi semplicemente ad osservare un’opera d’arte, potrebbe diventare troppo riduttivo quando non si conosce cosa succede realmente nel nostro cervello in quel momento.

Sapere ciò che ci accade durante l’osservazione di un’opera o addirittura nel crearne una, può renderci ancora più consapevoli di quanta energia positiva trasmetta l’arte nelle nostre vite quotidiane.

Cognizione innata

Ogni volta che ci troviamo davanti ad un’opera d’arte, il nostro cervello cerca di dare una forma ed un significato alle informazioni che stiamo ricevendo in quel momento.

Tendiamo spesso a voler entrare mentalmente dentro l’immagine, permettendo così ai neuroni specchio di trasformare le immagini del dipinto, in emozioni reali.

Il cervello è in grado di tradurre ciò che vediamo nell’opera, in stimoli emotivi e spesso anche sensoriali.

Ecco infatti che osservare un paesaggio desertico, può addirittura arrivare a produrre in noi la sensazione del calore sulla pelle.

Chimica cerebrale

Durante gli esperimenti effettuati presso l’University College di Londra, si è scoperto che la parte del cervello che viene stimolata durante l’osservazione di grandi opere d’arte o di immagini di grande bellezza, è la stessa che si attiva quando ci si innamora.

L’effetto dell’arte sul cervello, è tra l’altro simile a quello ottenuto guardando la persona amata, ovvero, quando ciò accadde si ottiene un maggiore afflusso di sangue nella zona cerebrale.

Quando ci troviamo ad ammirare un’opera d’arte, abbiamo un improvviso aumento di dopamina che viene innescato nella corteccia orbitofrontale del cervello, producendo in noi, sensazioni di intenso piacere.

Creare arte ha invece un effetto ancora più sorprendente.

Sembra infatti che il nostro cervello subisca un meraviglioso processo di rivitalizzazione, durante il quale migliora notevolmente anche l’attivazione della corteccia visiva.

Si hanno anche notevoli effetti emotivi e psicologici, come l’accrescimento dell’empatia; della conoscenza di sé; rafforzamento dell’autostima e riduzione di ansia e stress.

Insomma, sia che un individuo produca arte, che fruisca di questa, va incontro ad un vero e proprio percorso terapico capace di generare benessere fisico e mentale.

Non a caso nasce l’arteterapia come cura dell’animo.

Questa disciplina, si rivela infatti capace di rafforzare le potenzialità individuali, educando a trasformare la creatività in un processo intento a costruire lo spazio mentale dove poter incontrare sé stessi.

Gli artisti hanno un cervello diverso?

Si dice spesso che gli artisti vedano il mondo in modo diverso e che abbiano una visione un pò più singolare rispetto agli altri.

La conferma arriva da studi fatti in Belgio che affermano la diversa struttura cerebrale degli artisti.

Questi presentano infatti più materia neurale nelle parti del cervello relative all’immaginazione visiva ed il controllo motorio.

Nonostante questa diversa struttura fisica, non significa che il talento degli artisti sia innato, ma al contrario, i ricercatori credono fermamente che la formazione e l’allenamento, favoriscano la capacità di sviluppo di materia grigia in quelle particolari zone cerebrali.

Beh, che dire ragazzi, quando si parla di arte, non ci limitiamo semplicemente a crearla o ad ammirarla, ma ogni volta sembra essere un vero e proprio viaggio verso emozioni che generano energia al corpo ed alla mente.

Niente di più naturale e benefico cedo occorra per sentirsi bene, in fondo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per essere felici, ci è stato dato sin dalla creazione.

 

“Amate l’arte in sé e tutte le cose che vi occorreranno vi saranno concesse.”

– Oscar Wild –

 

 

 

 

 

Exit mobile version