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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Il bagno in mare di notte

Il bagno in mare di notte

Bentornati su “Attimi di Felicità”! Oggi parleremo di una pillola di felicità tipicamente estiva, anche se esistono personaggi strani come la sottoscritta che la pratica con furore anche nelle fredde notti invernali, aiutata da una buona dose di “scaldabudella” di supporto: il bagno notturno.

Enunciare tutti gli aspetti positivi del bagno in mare nei pomeriggi afosi sarebbe troppo banale, e personalmente se fa troppo caldo/c’è troppa gente in spiaggia/c’è coda per accedere (new entry dell’estate 2020), preferisco tenere un profilo basso e riprovarci in orari meno mainstream, per esempio al tramonto o ancor meglio direttamente nottetempo.

TANTI BUONI MOTIVI, ALCUNI IN PARTICOLARE

C’è sempre un buon motivo per fare un bagno di notte, in tutte le situazioni:

– in solitaria, godendosi la pace notturna, si ha la sensazione di essere i padroni del mare e le stelle sono tutte lì per voi; io lo faccio spesso quando i pensieri notturni non mi lasciano dormire, o quando voglio semplicemente immergermi nella bellezza del mondo senza pensare a niente

– con il/la partner, non posso dilungarmi molto a descrivere tutti, e sottolineo tutti, gli aspetti positivi di quest’esperienza, potrebbero esserci dei lettori pischelletti per quanto ne so… ma immagino siate tutti abbastanza arguti da comprendere da soli come rendere la situazione ancora più estatica, ci siamo capiti no?!

– in compagnia degli amici, meglio ancora se con lo stesso livello alcolico; l’esperienza romantica lascia spazio alla caciara, ma diventa il perfetto finale di serata se vi trovate vicini a una località marittima dotata di spiaggia. In città potreste ripiegare su fontane e laghetti nei parchi, ma tenete conto della possibilità di un eventuale arresto per essere stati colti in flagrante con le chiappe a mollo, non mi assumo responsabilità

IL FASCINO DEL BAGNO SOTTO IL CIELO STELLATO

E’ innegabile, il bagno di notte ha un fascino tutto suo, soprattutto se fatto dopo una pizzata in spiaggia o come coronamento di una serata molto alcolica al pub (e in questo caso la parvenza di genialità dell’idea sarà direttamente proporzionale al numero di birre bevute). Detta da sobri può sembrare una scemata, ma se avete degli amici che seguono le vostre pazzie etiliche, o magari le incentivano proprio, ragazzi, siete persone davvero fortunate, come i miei amici ad avere me del resto!

Non me ne vogliate ma non mi soffermerò troppo sul bagno di notte durante le feste in spiaggia, le classiche accoppiate chitarra + falò (dove si può), credo che chi più chi meno tutti le abbiamo vissute, fanno parte di default del pacchetto “vacanze al mare” durante l’adolescenza, e per quanto mi riguarda dovrebbero essere ripetute a intervalli regolari ogni tot di tempo per non perdere l’abitudine. Riflettendoci, oltre al divertimento e alla serata diversa, trovo ci siano aspetti più profondi e introspettivi che caratterizzano quest’esperienza.

Solo il mare e la luce della Luna

GALLEGGIARE SULLA NOTTE

Di notte l’acqua è scura, cupa, perde la sua trasparenza e già a pochi passi da riva è difficile vedere il fondale con chiarezza, ma al contempo, quando ci si acclimata dopo l’impatto iniziale, si percepisce il calore che non si riusciva a immaginare dall’esterno. Ci si lascia andare con abbandono, per entrare con un po’ di soggezione nell’oscurità, come uno specchio nero attraverso il quale non si può avere certezza. Si galleggia su tutto ciò che non si vede e di cui si ha un timore infantile, su ciò che vive negli abissi, che potenzialmente potrebbe emergere, e solo l’idea fa venire brividi freddi sulla schiena. I pesci girano intorno alle gambe danzando con noi tra le onde, e ne siamo parzialmente coscienti anche se non li possiamo osservare con chiarezza nelle loro evoluzioni sottomarine. E’ un po’ come fare un viaggio nell’inconscio, domando la paura dell’ignoto che preme per emergere dalle acque scure e profonde.

VABBE’…

Probabilmente a questo punto se Freud fosse ancora vivo sarebbe fiero di me, ma temo di aver fatto passare ad alcuni di voi la voglia di un bel bagno estivo al chiaro di luna, mea culpa. Non vi fate spaventare dai miei voli pindarici, in realtà il contesto notturno è davvero bellissimo e pieno di fascino.

UN MONDO A SE’

Le nottate perfette, con la luna che illumina un fascio di mare e tante, tante stelle che la circondano, la spiaggia silenziosa, le onde che si infrangono nel ritmo costante della marea, i gabbiani più nottambuli che si godono la brezza di mare, le ore sospese tra il giorno e la notte, attimi di vita rubati al sonno mentre tutto intorno è calmo, immobile, dormiente. Un paio di birre, il buio tutt’intorno e la giusta compagnia, che sia quella di noi stessi o di qualche essere umano prescelto per condividere questi momenti di libertà… I sorrisi entrando in acqua e le confessioni notturne dette sottovoce, per non svegliare il resto del mondo e rovinare così l’atmosfera di intimità che si crea solo in certe situazioni, che solo chi ama la notte può capire.

Questo è quello che percepisco quando vado a immergermi nella culla del mare notturno, è come se fosse un mondo a parte, lontano mille miglia dalla realtà assolata con famiglie, giovani costruttori di castelli di sabbia, gruppi di amici con il pallone e code sulla sabbia bollente per il proprio turno alla doccia.

Secondo me ne vale la pena, voi che ne dite?

E per i più freddolosi, coraggio…

SEMBRA AUTOLESIONISMO, MA IN REALTA’…

Lo so, per chi indossa un giacchino anche nelle sere di agosto è complicato vincere le proprie remore per buttarsi in acqua di notte, io ho sempre caldo e non faccio testo, ma stronco subito l’obiezione dicendovi che la temperatura notturna dell’acqua è davvero più calda rispetto alle ore diurne, e aggiungo che nelle notti autunnali è ancora più calda, basta munirsi di adeguato vestiario pesante per il ritorno sulla terra ferma. In genere dopo l’ultima affermazione molti mi prendono per matta, non nego di esserlo ma una volta nella vita dovreste provare, magari scoprirete che non ho tutti i torti!

A presto, cari nuotatori notturni, vi aspetto tra due settimane con un’altra pillola di felicità pronta all’uso.

Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

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