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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Volare sopra le nuvole…il fascino dell’aereo!

Volare sopra le nuvole…il fascino dell’aereo!

Ciao a tutti e ben ritrovati!

La pillola di felicità di oggi riguarda un argomento particolarmente piacevole, d’estate come in qualsiasi altro periodo dell’anno, ovvero i viaggi in aeroplano.

Viaggiare è sempre un’avventura, su qualsiasi mezzo e per qualsiasi meta, la partenza regala quel senso di attesa mista a emozione e paura che accompagna il momento in cui si varca la soglia di casa per raggiungere un altro posto nel mondo da esplorare e che, anche se solo per poco, sarà per noi una “nuova casa”.

Nella mia vita ho viaggiato spesso in compagnia, ma ho anche viaggiato in solitaria, e in particolar modo mi è rimasta nel cuore la prima volta in cui ho preso l’aereo da sola sfidando la mia notoria paura di volare. Ore 6 del mattino di un giugno di qualche anno fa, aeroporto di Pisa, direzione Spagna, cielo da temporale con tuoni e fulmini… il primo pensiero è stato “ma chi caz… me lo fa fare”! Inoltre, ogni volta panico ai controlli di sicurezza, prendi biglietto metti via biglietto, il bagaglio sarà di giuste dimensioni, e mò in ‘ste due ore di attesa che faccio, vale la pena vendere un rene per comprare un panino e una birra? Però, però…

Il fascino dell’aereo

Riflettendoci, ogni mezzo di trasporto ha il suo fascino, e nel caso dell’aereo ci sono alcuni aspetti particolarmente poetici secondo me. Da bambina, ogni volta che la scia di un aereo decorava il cielo (ahhh, che bei tempi quando nessuno parlava di scie chimiche!), mi perdevo con il naso all’insù a immaginare i posti lontani dove sarebbe arrivato, con un po’ di invidia infantile e tanta fantasia visualizzavo nella mia testa ipotetiche spiagge esotiche, o città con grattacieli altissimi dall’altra parte del mondo, luoghi fantastici per una bimbetta alta poco più di un soldo di cacio.

E da quando, più grandicella, ho messo per la prima volta un piede su un’aereo, ogni volta è la stessa meraviglia: guardare il mondo dall’alto, che sia la distesa sconfinata del mare o le lucine brillanti delle città di notte, per non parlare delle montagne e dei laghi, sembra tutto così irreale, come guardare un modellino in scala… e poi ci sono le nuvole, ci si passa attraverso, le si guarda da una prospettiva unica, sembra di giocare con loro in sella a un volatile un po’ cresciuto. Si ha la sensazione di poterle toccare allungando una mano oltre il finestrino, pare così facile, sono così vicine!

Il mondo dall'alto

Non sempre tutto è perfetto…

Certo, qualche aspetto discutibile c’è, nelle compagnie low cost gli spazi vitali dei sedili sono adatti ai sette nani (quindi a me, sono di dimensioni tascabili), e ogni tanto i vicini di posto non sono tra i più desiderabili… una volta mi è capitato accanto un bambino secondo il quale l’aereo sarebbe caduto a breve. E contando che appena imbarcata ho praticamente sempre la tentazione di scappare come nella famosa scena di Final Destination, mi sono ritrovata a rimpiangere i soliti vicini russatori seriali o che al massimo ti rubano il poggiabraccia. Per dovere di cronaca, alla fine l’aereo non è caduto e miracolosamente nessun infanticidio è stato commesso a bordo… Il fatto di essere seduta vicino al finestrino ha aiutato molto.

E poi, abbassiamo la voce e diciamocelo tra noi in confidenza, gli steward e le hostess sono sempre dei gran fighi/e… Il fascino della divisa colpisce anche nell’alto dei cieli a quanto pare.

Con la testa tra le nuvole

Può sembrare che prima di ogni volo io mi droghi pesantemente, ma da brava sognatrice con la testa perennemente tra le nuvole, su un aereo mi sento a mio agio e mi emoziono come una bimba al primo viaggio. A parte durante la partenza e l’atterraggio, lì mi aggrappo ai braccioli del sedile o al malcapitato vicino di posto…e anche con i vuoti d’aria, il mio desiderio recondito di volare vacilla un po’!

Vabbé, alla fine è tutta una grossa metafora, per riuscire a volare bisogna superare le proprie paure. E facendolo si vivono cose meravigliose, no?

Se vi va, raccontatemi qual è il viaggio in aereo che vi ha emozionato di più. E se mai ci incontreremo in qualche aeroporto prima della partenza, offritemi un caffè corretto, aiuta a volare più sereni, esperienza personale!

Volare di notte

Vi aspetto tra due settimane, buon prossimo volo!

Chiara Cassani

Chiara Cassani

Maestra di danza orientale e floriterapeuta, suona la batteria in un gruppo metal femminile: le Obsydian Shiver. Le piace leggere, ascoltare musica rock e punk, e degustare birre con gli amici più cari. Abita con una gatta in una mansarda davanti al mare.

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