ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Italia ’90 ed altri Mondiali – prima parte

Italia ’90 ed altri Mondiali – prima parte

In questo periodo, trent’anni fa, si svolsero in Italia i Mondiali di calcio.

Sto scrivendo alle 19.12: alla stessa ora del 14 giugno 1990 nel gruppo D la Jugoslavia aveva battuto la Colombia per 1-0 col gol di Jozic al 75°; invece nel gruppo C il Camerun sconfisse per 2-1 la Romania con una doppietta del mitico Roger Milla (al 76° ed all’86°), per i romeni gol di Balint all’88°.

Alle 21 scese in campo l’Italia che sconfisse gli Stati Uniti per 1-0, gol di Giannini all’11°.

Erano i mondiali delle Notti Magiche, inseguendo un gol sotto il cielo di un’estate italiana (cit.). Alla fine però vinse la Germania, sconfiggendo in finale l’Argentina per 1-0; l’Italia si dovette accontentare del terzo posto, sconfiggendo nella finalina l’Inghilterra per 2-1.

Ecco, sì, so queste e molte altre cose del Mondiale di Italia 1990 ma non ho ricordi.

Cioè, io che mi ricordo (almeno credo) anche della cena di Natale del 1989 ho un vuoto totale su Italia ’90.

Mi ricordo solo “Ciao”, la mascotte ufficiale su cui però non vorrei aggiungere commenti.

File:Ciao mascotte italia 90.jpg - Wikipedia

 

Per il resto, niente, tabula rasa.

Avevo praticamente quattro anni, quindi è una dimenticanza difficilmente perdonabile. Peccato perché avrei voluto ricordarmi qualcosa di quel periodo di entusiasmo collettivo, quasi di ricreazione, che però si infranse ai calci di rigore in semifinale con l’Argentina (e quindi appunto la finale del terzo posto ecc).

Il primo Mondiale che mi ricordo è quello di USA ’94.

Mi ricordo che il giorno dell’inaugurazione mi svegliai con gli orecchioni, malattia detta anche parotite.

Quindi vidi dal letto le prime gare del torneo, che si giocavano ad orari poco tradizionali per l’epoca (tipo alle 22). I miei genitori mi dicevano dei famosi caroselli dopo le vittorie, ero assai curioso di farne almeno uno. Ma niente, perché: agli ottavi di finale l’Italia passò il turno ai tempi supplementari, la partita iniziò alle 18 quindi eravamo già a cena: niente. Quarti di finale, vincemmo contro la Spagna, ma non avevamo macchina a disposizione (Babbo penso fosse a lavoro) dunque nisba. In semifinale battemmo la Bulgaria, che bello, siamo in finale, ma la partita terminò alle mezzanotte ora italiana, andammo a giro ma non c’era nessuno.

C’era però una partita che poteva finalmente darmi la possibilità di andare a fare ‘sti famosi caroselli: la finale. Eh oh, se vinci il Mondiale la partita può anche finire alle 2 di notte ma non c’è storia, si fa pure l’alba, pazienza se ho nemmeno 8 anni, c’è da vivere la Storia. Tutto molto bello ma perdiamo ai calci di rigore contro il Brasile. Tristezza, delusione. Quando tornammo a scuola a settembre con i miei compagni di classe parlammo ovviamente di quella sfortunata partita ed io detti la colpa della sconfitta a Roberto Baggio, che sbagliò il rigore decisivo. Giocava all’epoca nella Juventus e dunque era colpa sua. Come? Sbagliarono anche Baresi e Massaro, che giocavano nel Milan? Ma che c’entra, l’errore decisivo è stato quello di Baggo, è della Juve, è colpa sua.

A fine stagione Baggio fu acquistato dal Milan, allora partì il revisionismo storico: “ma no, non è colpa sua, capita di sbagliare un rigore, l’importante è tirarli”.

Il Mondiale di Francia 1998 iniziò il 10 giugno con Brasile-Scozia alle 17,30. Vidi praticamente tutte le partite, anche tipo Paraguay-Bulgaria, Giamaica-Croazia, Usa-Iran… Organizzavo la giornata sulle partite dei Mondiali. E finalmente andammo a festeggiare per l’Italia!

Dopo la partita del debutto (Cile-Italia 2-2), dopo qualche giorno battemmo il Camerun per 3-0 e finalmente “pepepepepeeeee” (rumore dei clacson), bandiere fuori dal finestrino, tutti a festeggiare, c’era veramente un sacco di gente, che bellezza. Lo ripetemmo per Italia-Austria 2-1 (mi portò a giro mia Nonna materna, meraviglia) e per Italia-Norvegia 1-0, vittoria grazie alla quale ci qualificammo per i Quarti di Finale. Era un sabato pomeriggio, anche caldo (eh beh, essendo fine giugno…) e mi ricordo davvero che non si poteva fare dieci metri perché eravamo davvero tantissimi a festeggiare. Però i Quarti di Finale furono contro la Francia, padrona di casa: Baggio sbaglia un gol clamoroso ai Supplementari (c’era la regola del Golden Gol, quindi avremmo vinto istantaneamente) ed i calci di rigore ci furono ancora contrari: sbagliarono Albertini e Di Biagio, torniamo a casa, la mia prima delusione azzurra.

Dopo la tristezza del Mondiale 1998 e soprattutto quella dell’Europeo 2000 (finale Francia-Italia, in vantaggio fino al 93′ e 40″, la partita sarebbe terminata al 94°, dai che manca pochissimo, dai dai teniamo, no ma come gol della Francia, ma quindi ora si va ai Supplementari, c’è il Golden Gol, speriamo bene, aiuto, aiuto, ecco, 2-1, porca miseria) arrivano i Mondiali di Corea e Giappone 2002. Mondiali stranissimi perché praticamente si gioca la mattina, tant’è che mi perdo le prime gare perché la scuola continuò ancora per una settimana, a parte l’ultimo giorno che poteva essere trionfale e poi non lo fu. Ma spieghiamo perché: dovevo essere interrogato ad Inglese, pena il debito formativo. In classe eravamo tipo in 3, fui interrogato, non mi ricordo quanto presi ma andò bene, niente insufficienza. Grazie Professoressa buone vacanze, ora via tutti a casa perché alle 10.50 c’è Italia-Croazia!

È la nostra seconda partita del torneo, avevamo vinto quella inaugurale contro l’Ecuador per 2-0. Insomma intanto gol di Vieri, siamo in vantaggio, che bellezza: è sabato, è finita la scuola, sono promosso, l’Italia sta vincendo, magari oggi mare, evvai, si gode. Eh, manco per il cavolo: la Croazia ribalta il risultato, perdiamo, uffa.

Sfida decisiva contro il Messico, invito due dei miei migliori amici a mangiare a pranzo da me visto che la partita è alle 13,30: pareggiamo ma siamo qualificati, andiamo agli Ottavi! Niente caroselli ma sventoliamo la bandiera italiana davanti casa: non passa NESSUNO.

Pazienza, ora pensiamo agli Ottavi che siamo contro la Corea del Sud, i padroni di casa, dobbiamo qualificarci, dai, cavolo è la Corea del Sud, non il Brasile. Visto che la gara è di nuovo alle 13.30 stesso modus operandi della partita contro il Messico: pranzo con i miei due carissimi amici. Ok, ci siamo: c’è la partita.

Gol di Vieri! In vantaggio!!! Dai dai, stiamo tenendo il vantaggio. Manca poco. Manca sempre meno. Dai andiamo ai Quarti contro la Spagna, e poi chissà cosa può accadere. Eh, accade che la Corea pareggia, si va ai Supplementari. Accade poi che la Corea fa gol, è finita, 2-1, a casa.

Ma che cazzo (quando ci vuole ci vuole). Certo, ci sarebbero anche da ricordare tutti i torti arbitrali che subimmo….

Ci sarebbe ancora da parlare degli altri Mondiali, ma mi fermo qui, altrimenti l’articolo diventa troppo lungo.

(E comunque a me l’inno di Italia ’90 mi piace ancora).

Nicolò Bagnoli

Nicolò Bagnoli

Nasce nel 1986, nel 2010 ha l'idea di WiP Radio di cui è il direttore, è quasi alto come Berlusconi, davanti ad un microfono può starci ore. Parlando, ovviamente.

Articoli Correlati

Commenti