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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Non è buio ancora. E non lo sarà nemmeno fra un po’

Non è buio ancora. E non lo sarà nemmeno fra un po’

Non è buio ancora. E non lo sarà nemmeno fra un po’

Amici di “Non è buio ancora”! Nonostante il momento difficile, le arti e la cultura non spengono la luce, e si fanno capillari per raggiungerci uno per uno nelle nostre case. 

Certo, l’informazione non è formazione. Quest’ultima è un processo più complesso (ma più fecondo), che si basa su uno scambio tra persone in carne ed ossa, che decidono in un certo tempo ed in un certo spazio di condividere esperienze. Uno scambio – dicevo – a tutto tondo, che non investe solo la cognizione, ma anche – e soprattutto – l’affezione. Non c’è trasmissione del sapere che possa prescindere dall’incontro. E per incontro intendo un incontro di corpi: solo così si può produrre quella che Recalcati definisce erotica dell’insegnamento.

È tramite la propria fisicità che il maestro erotizza gli oggetti del sapere e trasmette – essendone testimone in prima persona – il desiderio di sapere all’allievo. Tutto ciò viene meno se si incoraggia la digitalizzazione della trasmissione del sapere – che rischia di divenire totalizzante. Il dominio del virtuale non è infatti uno spazio realmente abitabile da tutti nello stesso istante, ed è pochissimo permeabile alle emozioni.

Tuttavia, in tempi di emergenza quale quello presente, un ricorso intelligente e sempre critico alle opportunità che la tecnologia ci offre può essere d’aiuto. Così, voglio usare questo spazio per condividere con voi ciò che di più interessante ho visto e sentito negli ultimi giorni.

Da ascoltare

  • La prima cosa che voglio segnalarvi è l’uscita del nuovo disco di un’artista che stimo. Sto parlando di Francesca Michielin, e del suo FEAT (Stato di natura), pubblicato il 13 marzo scorso. Credo sia ammirevole che la Michielin abbia scelto di non rimandarne la release date – scelta che sicuramente avrebbe pagato di più in termini economici. In tempi di isolamento forzato, infatti, promuovere il disco tramite instore e concerti non sarà possibile, e sappiamo che oggi i proventi maggiori per i musicisti vengono proprio dalle esibizioni live. Ma Francesca ha più volte dato prova di saper vedere più in là dei propri interessi personali, e credo che stavolta abbia passato davvero un bel messaggio. FEAT è un disco all’insegna della coralità (ogni pezzo prevede la collaborazione con un artista diverso) ed affronta temi importanti, come la dialettica natura/urbanizzazione, incontro/scontro, spazi aperti/spazi chiusi. Temi meno intimisti e più politici rispetto ai suoi precedenti lavori, che ci tirano in causa come collettività, invitandoci a superare un egocentrismo ora più che mai distruttivo. Un richiamo alla collaborazione, alla solidarietà, alla consapevolezza che nessuno si salva da solo.

Qui il link per ascoltare l’album.

Qui il link ai best of dei suoi tre live in diretta streaming.

  • Altro contenuto stimolante per le vostre orecchie potrebbe essere il podcast Ad alta voce di Rai Radio 3, che raccoglie un elenco di diversi romanzi letti da personaggi di spicco del mondo dell’arte e della cultura.
  • In occasione della Giornata mondiale della poesia – che è oggi, 21 marzo – stasera, alle 20:30, sempre su Rai Radio 3, Fabrizio Gifuni leggerà Giorgio Caproni, alternando l’interpretazione di poesie scelte da L’Opera in versi (I Meridiani, Mondadori, 1998) a riflessioni in prosa sul mestiere di poeta tratte dalla conferenza di Caproni sulla poesia tenuta il 16 febbraio 1982 al Teatro Flaiano di Roma.

Da vedere

Su Instagram

  • Se volete coinvolgere anche il senso della vista e trascorrere qualche minuto di leggerezza, vi consiglio EPCC ALIVE (qui il link), puntata speciale del talk-show di Alessandro Cattelan. La puntata, che è andata in onda direttamente dal salotto di casa del conduttore, ha visto la partecipazione di Federica Pellegrini e Valerio Mastandrea.
  • Sul canale di Dardust, celebre produttore, pianista e compositore (vi consiglio vivamente il suo ultimo disco, S.A.D. Storm and Drugs), ogni giorno alle 17:30 va in onda Loft in Space, uno spazio per ascoltare le visioni musicali dell’artista.

Su Facebook

  • La pagina di Germi – luogo di contaminazione (spazio culturale aperto a Milano da Manuel Agnelli), diventa ogni giorno la dimora di artisti diversi. Il locale ha infatti aderito al progetto #StayON, che mette in rete una serie di realtà promotrici di cultura nel nostro paese. Nella pratica, dalle 18, sulla pagina, prende avvio una diretta di 30 minuti che dà il la ad una sorta di staffetta virtuale che prosegue nelle pagine di altri live club italiani.
  • Ho poi particolarmente apprezzato lo scambio tra Cesare Cremonini e il virologo Roberto Burioni (che potete vedere qui), in cui Cremonini si fa portavoce di molte domande comuni sul virus, seguendo però le coordinate delle canzoni di Bob Dylan.

Su Youtube

  • Last but not least, vorrei segnalarvi il videoclip realizzato dall’etichetta discografica La Stanza Nascosta Records e dalla videomaker Irene Franchi (qui il link), lavoro che ben testimonia il ruolo imprescindibile della musica e dell’arte, specie in questo momento. Si tratta di un video corale, in cui differenti musicisti e cantanti si incontrano fra le note della magnifica Perfect Day di Lou Reed, dando vita ad un canto di amore e speranza.

Non è buio ancora

 

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Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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