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“InOpera” si avvia a conclusione, ma continua a stupire!

“InOpera” si avvia a conclusione, ma continua a stupire!

La seconda edizione del progetto “InOpera” si avvia a conclusione, ma continua a stupire!

Dopo aver coinvolto oltre 1700 persone tra insegnanti, studenti, famiglie e associazioni del territorio, “InOpera – quando l’arte parla di Amore” si avvia alla conclusione. Il progetto, promosso dal Comune di Rosignano e diretto da Alessio Pizzech, termina con due appuntamenti da non perdere.

I Modi dell’Amore

InOperaMercoledì 26 febbraio alle ore 15 presso la RSA delle Pescine si terrà il concerto “I Modi dell’Amore tra Puccini, Verdi e Mascagni”. Interverranno il soprano Silvana Froli, il tenore Marco Mustaro e al pianoforte Laura Pasqualetti.

OPERA CRIME

Giovedì 27 febbraio al Teatro Solvay si svolgeranno due rappresentazioni dello spettacolo interattivo “OPERA CRIME. Delitto all’Opera (Vol. 1 Rigoletto)”. Il pomeriggio per i ragazzi delle suole superiori e la sera alle 21.15 per coloro che vogliono mettersi in gioco e provare questa nuova esperienza, riservata solo a 98 spettatori.

OPERA CRIME. Delitto all’opera è uno spettacolo di 60 minuti liberamente tratto da Rigoletto di Giuseppe Verdi, prodotto da Opera Education AsLiCo e ideato dal compositore e polistrumentista Enrico Melozzi. Melozzi è reduce dalla 70a Edizione del Festival di Sanremo 2020, dove ha diretto numerosi artisti tra cui i Pinguini Tattici Nucleari, arrivati terzi sul podio dell’Ariston. 

Uno spettacolo interattivo

InOperaLa scena si svolge in palcoscenico, dove i partecipanti potranno aggirarsi sul “luogo del delitto” ed investigare, interrogare i personaggi, apprendere da loro la trama. Il tutto guidati da un’app, che attraverso lo smartphone fornirà loro indizi o modalità per procedere nell’indagine e scoprire chi ha ucciso Gilda. Sentirsi detective è un’illusione che rende l’esperienza teatrale immersiva, senza precedenti e sempre nuova, con finali alternativi in cui a decretare il colpevole sarà una scelta collettiva elaborata tramite l’interazione con la app Opera crime. La app può essere scaricata gratuitamente da Google Play e da App Store.

Il linguaggio musicale di questo spettacolo parte da Rigoletto di Giuseppe Verdi e, quasi come un pretesto, arriva a un linguaggio contemporaneo, anche elettronico, ma con le radici ben salde nella tradizione operistica. Una trasfigurazione in musica di un mondo parallelo a quello verdiano, che vede differenti linguaggi andare d’accordo. Da momenti poetici facilmente accostabili al puro canto lirico neoclassico si passa a momenti di interazione del pubblico, con musiche contemporanee composte appositamente da Enrico Melozzi.

Nei momenti interattivi-esplorativi-investigativi il tempo si ferma, permettendo agli spettatori di camminare dentro la scena con i cantanti immobili, in fermo immagine. Si potranno notare così dettagli nascosti dalla prospettiva frontale, e addirittura scattare foto-rilievi con il telefonino.

Lo spettacolo si conclude con dei finali alternativi che il pubblico stesso ha contribuito a ricostruire, dando vita ad una esperienza realmente interattiva tra gli spettatori e l’opera. Il pubblico con il suo voto decreterà il colpevole, decidendo quale finale mandare in scena.

Info e biglietti

La biglietteria del Teatro Solvay apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Il costo del biglietto è di € 10,00 per gli adulti e € 5,00 per i minori di 14 anni. I posti disponibili sono 98. Prima dell’inizio dello spettacolo è necessario scaricare la app.

Simone Gasparoni

Simone Gasparoni

Classe 1995, studio Filosofia all'Università di Pisa. Allievo ortodosso di Socrate, ho sempre pensato che le parole siano roba troppo seria per abusarne (lo so, lo so, detta così sembra una scusa degna del miglior cerchiobottismo, per dirla in gergo giornalistico). Romantico per vocazione, misantropo per induzione. Attualmente, in via di riconciliazione con il genere umano attraverso la musica, l'arte, la cultura. Per ora, sembrano buone vie. Oltre che all'Unipi, potete trovarmi in giro in qualche locale o teatro a strimpellare la tastiera. O, con più probabilità, a casa mia. P.S. Ecco, l'ho già fatta troppo lunga...

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