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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

La magia del bamboo.

La magia del bamboo.

Per noi occidentali immersi giornalmente nella melma della burocrazia, nelle regole che rendono ogni progetto simile ad un altro e che ci impediscono quasi sempre ogni guizzo di fantasia, quello che vi racconterò equivale a una favola.

La leggerezza di Bali

Esiste un luogo nel mondo, precisamente a Bali, in cui per progettare un edificio non esistono linguaggi preconcetti e formule consolidate.
Non ci sono linee dritte, pali uguali, non ci sono pannelli modulari. Le porte sono curve, i soffitti intrecciati, tutto è costruito a mano artigianalmente.
E tutto con la resistenza di un edificio in acciaio e calcestruzzo.
Bellezza, comfort, sicurezza e perfino lusso da un materiale che crescerà di nuovo in poco tempo.
Si progetta con modelli 3D in scala con lo stesso materiale e si riproduce sul posto, quindi si inventano nuove regole per costruire tutti i giorni.
Solo le travi strutturali sono fissate da acciaio e cemento a grandi pietre di roccia fluviale.

Elora Hardy, la pioniera del lusso con il bamboo.

In questo video che vi invito a guardare,  Elora Hardy  parla di come costruisce edifici di nuova concezione e ponti in bamboo a Bali.
Nata in Indonesia, ma formatasi negli Stati Uniti, Elora ha ereditato la passione per le piante e per il bambù da suo padre ed ha fondato Ibuku, un team di giovani designer, architetti e ingegneri che esplorano modi innovativi di utilizzare il bambù per costruire case, hotel, scuole.

Gli edifici di bambù sono come un organismo vivente, ogni palo di bambù rappresenta il ‘DNA’ dell’edificio, ognuno unico come veri e propri filamenti di DNA. I filamenti del “DNA” di bambù formano una struttura di rete, in cui ogni polo ha la sua funzione specifica, che si tratti di pareti, soffitti, scale o tetto. Quando si uniscono, per formare un corpo, attende che venga data un’anima da coloro che abitano l’edificio.
Difita Wijaya, Ibuku

La pianta.

Il bamboo è forte, elegante, antisismico, ma fino a poco tempo fa era difficile da proteggere e quindi veniva considerato un materiale povero poichè se non protetto dagli insetti e dalle intemperie si riduceva in polvere.
Oggi invece, per questo tipo di costruzioni viene trattato con il borace (un sale naturale) che lo fa durare molto a lungo.

Fatti interessanti sul bambù:

→ Esistono 1.500 specie di bambù che si possono trovare in Asia, Australia, Nord e Sud America e Africa sub-sahariana.
→ Il bambù è la pianta in più rapida crescita sul pianeta. Il bambù cresce a 2 pollici all’ora. Alcune specie crescono di un metro e mezzo al giorno.
→ I fili di bambù rilasciano il 35% in più di ossigeno rispetto agli equivalenti supporti di alberi.
→ Alcuni bambù sequestrano fino a 12 tonnellate di anidride carbonica dall’aria per ettaro.
→ Il bambù può anche ridurre l’intensità della luce e proteggere dai raggi ultravioletti.
→ Il bambù è una pianta pioniera e può essere coltivata in terreni danneggiati dal pascolo eccessivo e da cattive tecniche agricole.
→ La resistenza alla trazione di Bamboo è di 28.000 libbre per pollice quadrato contro 23.000 libbre per pollice quadrato per l’acciaio.
→ Un gruppo può produrre 200 poli in 3-5 anni.
→ Il bambù può essere raccolto in 3-5 anni contro 10-20 anni per la maggior parte dei legni dolci.
→ Le più grandi specie di bambù possono raggiungere i 130 piedi di altezza.
→ Alcune specie di bambù sviluppano fiori dopo 65 o 120 anni. Un fatto interessante riguardo alla fioritura è che tutte le piante di una specie di bambù sviluppano fiori contemporaneamente, indipendentemente da dove si trovano nel mondo.

In occidente…

In Europa il bambù ha invece un uso prevalentemente estetico e ornamentale, raramente strutturale.
Le obiezioni all’utilizzo di questo materiale da parte del mondo sviluppato sono generalmente di ordine energetico in termini di costi del trasporto del bambù dai luoghi di coltura, o ambientale in termini di impatto delle lavorazioni cui il bambù è soggetto; più facilmente , sono obiezioni di ordine culturale rispetto alla non appropriatezza tecnologica del bambù in contesti diversi dai luoghi di crescita spontanea, ma nella maggior parte dei casi, temo, sono obiezioni di ordine meccanico-costruttivo fondate sulla non conoscenza del materiale e delle sue caratteristiche.

Foto : Progetto Arch. Anna Heringer

Potrei mostrarvi moltissimi progetti in bambù e le prime sperimentazioni nei nostri luoghi, ma come sempre lo scopo di questo articolo, oltre che di mostrare qualcosa di “bello”, è quello di farci riflettere … e quindi chiudo con questa citazione di Elora Hardy :

Il pavimento su cui camminiamo può influenzare l’impronta che lasciamo nel mondo?

Gaia Vivaldi

Gaia Vivaldi

Classe ’76, Gaia è uno di quegli architetti a cui piace usare le mani per smontare, costruire, colorare… sperimentando l’effetto della concretezza sull’emotività. In instabile equilibrio sull’orlo del caos, alla perenne ricerca di sintomi di bellezza e benessere ovunque essi si incontrino (o scontrino).

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