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L’Inter batte la Lazio 2-0, il Napoli perde in casa col Cagliari

L’Inter batte la Lazio 2-0, il Napoli perde in casa col Cagliari
scritto da Redazione La Stampa per www.lastampa.it

L’Inter si riprende la testa del campionato con un sofferto successo sulla Lazio grazie a un gol iniziale di D’Ambrosio. La Juve torna ad inseguire, ma la vera sorpresa del turno infrasettimanale è il ko interno del Napoli. Ancelotti esagera col turnover, i suoi si mangiano tante occasioni e il Cagliari in contropiede con Castro conquista un successo clamoroso che porta i sardi al quarto posto. Al terzo invece sale con merito l’Atalanta che gela ancora una volta l’Olimpico con un 2-0 sulla Roma grazie ai gol finali di Zapata e De Roon. Primi sorrisi per la Fiorentina che batte 2-1 la Sampdoria che torna ultima. Nuovo successo esterno del Lecce che stravince a Ferrara e sale a centroclassifica. Successo rocambolesco del Parma sul Sassuolo dopo due gol annullati e un rigore sbagliato, pari tra Genoa e Bologna ma gli emiliani recriminano per un penalty sbagliato da Sansone.

Il controsorpasso della Juve mette pressione all’Inter che, complice il turnover, non spinge risolutamente, ma trova il vantaggio con D’Ambrosio che approfitta di un’incertezza di Jony. Ma la Lazio carbura e ha tre occasioni con Correa: nella prima cicca il pallone, ma nelle altre due Handanovic fa il fenomeno e poi chiude anche su Bastos. Nella ripresa entrano Sensi e Immobile, la Lazio preme ma Strakosha chiude bene su Barella e Politano. Gli ospiti calano, l’Inter fa entrare Sanchez e continua il suo percorso netto in serie A. Da segnalare il gemellaggio delle due curve ultrà, in nome di Fabrizio Piscitelli, l’ultrà biancoceleste ucciso in un agguato lo scorso agosto.

Al San Paolo, pesante harakiri del Napoli. Ancelotti segue il suo spartito e cambia molti elementi e i partenopei incontrano molte difficoltà perchè il Cagliari è squadra solida e con ottime individualità. Lozano impegna Olsen che nel secondo tempo è protagonista con interventi risolutivi su Zielinski, Manolas e Koulibaly. Poi il palo per due volte nega il gol al solito intraprendente Mertens. Il Napoli si scopre e in contropiede Nandez libera Castro che di testa crea la sorpresa della serata. I nervi sono scoperti, Koulibaly si fa espellere per proteste. I sardi sono in zona Champions.

Robusta boccata di ossigeno per la Fiorentina che, dopo tante belle prestazioni infruttuose, trova la prima vittoria a spese della Samp di Di Francesco che torna all’ultimo posto. Ci vuole una prodezza di Ribery con l’assist per il vantaggio di testa di Pezzella. La Samp prova a reagire, prende una traversa con Rigoni, poi doppio giallo per Murillo e i viola timbrano il raddoppio con Chiesa. Ora i toscani tornano in una più consona posizione di centroclassifica.Balzo in avanti in classifica del Lecce che, dopo il successo di Torino, replica a Ferrara. Due rigori di Mancosu lanciano i pugliesi, la Spal pareggia una prima volta con un grande spunto di Di Francesco, ma poi Calderoni e Mancosu fanno la differenza.

Un derby che sembrava stregato si risolve col successo nel recupero del Parma sul Sassuolo su autogol di Bourabia. Prima vengono annullati dal Var due gol a Gervinho, poi Inglese si fa parare un rigore da Consigli, ma alla fine i tre punti arrivano comunque.

Pari anche a Marassi: il Genoa prende una traversa con la punizione dello specialista Schone che poi procura un rigore su Soriano. Ma Sansone si prende il rischio del cucchiaio che si stampa sulla traversa.

I risultati finali degli incontri odierni validi per la quinta giornata di Serie A

Roma-Atalanta 0-2 (giocata alle 19)

Fiorentina-Sampdoria 2-1

Genoa-Bologna 0-0

Inter-Lazio 1-0

Napoli-Cagliari 0-1

Parma-Sassuolo 1-0

Spal-Lecce 1-3

La classifica della Serie A dopo la 5a giornata:

Inter 15 punti; Juventus 13; Atalanta 10; Napoli e Cagliari 9; Roma e Bologna 8; Lazio 7; Torino, Milan, Sassuolo, Brescia, Parma e Lecce 6; Fiorentina, Verona e Genoa 5; Udinese 4; Spal e Sampdoria 3.

Nicolò Bagnoli

Nicolò Bagnoli

Nasce nel 1986, nel 2010 ha l'idea di WiP Radio di cui è il direttore, è quasi alto come Berlusconi, davanti ad un microfono può starci ore. Parlando, ovviamente.

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