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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Recensione “Conception”, Eugene Pitch

Recensione “Conception”, Eugene Pitch

La perfezione è qualcosa di inafferrabile che vive solo nella nostra mente. Ogni volta che guardiamo un’altra persona, andiamo alla ricerca della perfezione che ci manca, ma troviamo solo l’imperfezione che ci accomuna. E allora non ci rimane che crearla con le nostre mani. Resta solo da stabilire quali ne saranno le conseguenze.”

CONCEPTION – LA GENESI DELLA PERFEZIONE 

di Eugene Pitch

 

Editore: Self Publishing

Pagine: 160

Prezzo: 11.34 €

Link Amazon QUI

“Due donne divise. Due donne diverse. Eugenie è una nota giornalista in cerca di uno scoop. Sarah gira per il mondo portando il suo messaggio di pace. Ma entrambe hanno segreti che non possono rivelare a nessuno.
Solo un uomo potrà far luce su quanto sta accadendo: Hans Van Der Meer. Ma per farlo dovrà portare a termine la sua indagine combattendo contro un unico, insormontabile nemico: il tempo.
L’ombra della morte si fa largo tra le pagine di questo nuovo hyperbook di Eugene Pitch, portandoci a viaggiare per Londra, Amsterdam e persino Abu Dhabi.
Ma tra misteri e colpi di scena si staglia una sola domanda: che cosa è la perfezione?”

Prima di partire… che cos’è un HyperBook?

In italiano si potrebbe tradurre come iper-libro. E’ un nuovo tipo di concezione letteraria, che fa della dinamicità la propria natura primaria. E’ uno stile creato dallo stesso autore per quelle persone che vorrebbero leggere, ma non trovano il tempo necessario per farlo. Ci sono delle regole ben precise per scrivere una storia in questo stile,  le regole più importanti e da tenere sempre bene in mente, sono: la dinamicità, la brevità della storia e i colpi di scena a non finire. L’obiettivo è rapire il lettore sin dalle prime battute e mantenere vigile la sua attenzione al testo.

Idea azzeccata.

Conception è un libro che mi ha incuriosita molto per la sua modalità di lettura e non volevo lasciarmelo sfuggire. Già la sinossi è molto intrigante e aumenta la curiosità del lettore e personalmente parlando, l’idea “HyperBook” è molto azzeccata ai giorni nostri. Con i tempi che corrono, e le giornate che non bastano mai, avere il tempo di leggere romanzi molto lunghi lascia il tempo che trova e questa sembra un’ottima soluzione per leggere il più possibile.

La storia in sé è molto interessante, struggente, con uno stile di scrittura molto scorrevole e riesce a tenerti incollata tra le pagine per tutto il tempo possibile.

Faccio i miei complimenti a Eugene per la sua idea e con la promessa che sicuramente leggerò altri HyperBook della sua collana! (se volete dare un’occhiata anche voi, lascio il link QUI)

Consiglio questo tipo di libro a tutti (come sempre del resto), in particolar modo però a quelle persone che hanno perso la voglia di leggere o a quelle che vorrebbero farlo, ma non hanno il tempo necessario. Questo tipo di racconto potrebbe fare al caso vostro.

 

Qualcuno ha letto un HyperBook? Cosa ne pensate? Idea malsana o “Ganza”?

Lascio qua i contatti di Eugene:

Buona Lettura a tutti!

Rachele.

Rachele Bini

Rachele, 31 anni. Una, Nessuna, centomila. Copywriter e amante della comunicazione, la scrittura è il suo pane quotidiano. Ha gestito un Ufficio Stampa per una piccola Casa Editrice Indipendente. Aspirante Giornalista, scrive per "Il Tirreno".

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