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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

#BLU

#BLU

Da oggi voglio iniziare i miei pezzi (articoli mi pare un po’ troppo!) una colonna sonora, in fondo siamo su Wip RADIO no?! ; )

Sarà il desiderio di frescura, sarà che è il colore del mare, ma anche solo parlare di “blu” oggi mi fa sentire meglio…  e in effetti, il blu è un colore considerato psicologicamente rilassante.

Secondo gli scienziati il blu innesca negli esseri umani associazioni involontarie con il cielo, il mare, gli orizzonti lontani, le spiagge paradisiache e di conseguenza “momenti di relax”.

E infatti al cinema viene usato per trasmettere sensazioni positive, di tranquillità o meraviglia : pensate a Midnight special di Jeff Nichols dove il mondo visto con lo stupore di un bambino è costantemente filtrato da questo colore, o a Avatar di James Cameron dove tutto è stupore e richiamo alla divinità orientale Vishnu.

Come dimenticare poi la celebre frase di Matrix “Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio”, dove l’azzurro rappresenta l’illusione?

Indimenticabili l’inno all’ottimismo (in un mare di critiche) di Ma il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano, la leggerezza di Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno, la nostalgia di Blu di Zucchero Fornaciari, lo spazio affascinante da esplorare di Satellites blues degli AC/DC… e il blues, malinconico blues.

Uno sguardo intorno e …

Nel nostro mondo di cemento sempre troppo poco colorato, ci sono delle eccezioni per fortuna… il blu è forse il colore meno scelto per l’architettura, ma… quando ricopre strutture di qualsiasi tipo, emana inevitabilmente il suo fascino… vi voglio mostrare qualche esempio saltellando qua e là per il globo terrestre!

Le Città blu…

Nella regione montuosa del Marocco, vicino a Tangeri, c’è una città che sembra uscita da un film animato… si chiama Chefchaouen.
In mezzo a giardini rigogliosi, vicoli, scale, porte, finestre: tutto è blu, turchese, perfino le  strade sono dipinte nelle diverse tonalità dell’azzurro e per questo è chiamata oggi “la città azzurra”,  incoronata dall’Unesco quale Patrimonio Mondiale dell’umanità.
C’è chi racconta che siano stati gli ebrei fuggiti dalle persecuzioni naziste a dipingere le loro abitazioni di azzurro, perché associato al colore del  paradiso, mentre per altri  del luogo fu una semplice scelta estetica, ma anche funzionale a tenere lontane le zanzare.

Jodhpur – India
Santorini – Grecia
Sortland – Norvegia

E così è anche  per la città vecchia di Jodhpur, in India, racchiusa tra le antiche mura che si estendono per oltre 10 chilometri e sovrastata dal maestoso forte di Mehrangarh Fort.
E poi c’è la Grecia : chi non conosce quella nota cromatica dal piglio intenso riconducibile alle assolate case di Mykonos e Santorini ?

Ma non solo il Mediterraneo è luogo di affascinanti cittadine color indaco… in Norvegia  c’è una cittadina di nome Sortland conosciuta come la città blu da quando, intorno alla fine degli anni ’90, le facciate di molti edifici furono dipinte di blu.

 

Architetture blu…

 

Didden Village – Rotterdam – MVRDV 2007

Si dice che questo colore inoltre incentivi le emissioni delle onde alfa del cervello, che favoriscono le intuizioni “geniali”, sarà per questo che lo troviamo associato a architetture inusuali come il Didden Village?
A Rotterdam, lo studio MDRDV ha realizzato per la famiglia Didden un progetto di ampliamento per una casa a schiera di fine ottocento, dove alcuni volumi elementari dipinti di azzurro sono stati sovrapposti all’immobile originario, dando l’impressione che siano un plastico a grandezza naturale e accentuando la contrapposizione tra la parte ampliata e quella originale.

 

Nel 2008 lo skyline di New York si arricchisce di un’insolita architettura firmata Bernard Tschumi : la Blue Residential Tower, un grattacielo di 17 piani che si sviluppa per 55 metri di altezza con un involucro in vetro caratterizzato da molteplici sfumature del blu che conferisce all’edificio un aspetto “pixelato”.

E che dire del Blue Planet , il più grande acquario d’Europa? Trait d’union fra cielo  e acqua, occupa un’area di 10.000 mq disposti ad elica e rappresenta per la Danimarca un simbolo di architettura contemporanea, riflettendo i colori del cielo dall’alba al tramonto.

Blue Planet – Copenhagen – 2008 3XN

 

E se alla fine di questo giro panoramico ti affacci alla finestra  e non vedi neanche un portone azzurro, alza lo sguardo al cielo oppure ricorda cosa diceva Picasso…

“Quando non ho più blu, metto del rosso”

Gaia Vivaldi

Gaia Vivaldi

Classe ’76, Gaia è uno di quegli architetti a cui piace usare le mani per smontare, costruire, colorare… sperimentando l’effetto della concretezza sull’emotività. In instabile equilibrio sull’orlo del caos, alla perenne ricerca di sintomi di bellezza e benessere ovunque essi si incontrino (o scontrino).

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