Farsi portare a spasso da un aquilone è sempre stato uno dei tanti sogni di tutti i bambini. Ma quando si parla di attaccare un aquilone a una tavola da surf, anche gli adulti iniziano a sognare.
Questo è il caso eccezionale in cui sotto alla tavola viene piazzata una deriva particolare in grado di far sollevare la tavola quando raggiunge una certa velocità.
È un compromesso, che letteralmente fa volare queste tavole sull’acqua raggiungendo velocità anche superiori ai 90kmh. Ho avuto occasione di fotografare una tappa del campionato italiano qui a Vada, e devo dire che il divertimento è assicurato.
Ma come si fotografa in mare?
Bene, prima di tutto è necessario avvicinarsi ai soggetti il più possibile, e vi posso assicurare che la cosa non è immediata. Sarebbe importante anche l’imbarcazione sulla quale siamo appostati, in quanto un eccessivo rollio della barca potrebbe rendere il lavoro più difficile del previsto.
Cercare un appoggio stabile. Posizionarsi sulla barca in modo stabile è fondamentale, in quanto un’onda improvvisa potrebbe farvi cadere o bagnare tutta l’attrezzatura.
E come si imposta la fotocamera?
Si rende importantissimo lo scatto a raffica, utilissimo per cogliere l’attimo più scenico dell’azione e per prendere il soggetto centrato nella foto.
Meglio uno zoom ad un fisso, per quanto la qualità della foto sia inferiore, è più pratico un obbiettivo con lunghezze focali variabili.
Un medio tele fa al caso nostro, proprio perché in mare è difficile trovare una posizione ferma e stabile per scattare in modo preciso, di conseguenza un obbiettivo con una lunghezza focale media permette di inquadrare bene il soggetto, ma di riuscire a seguirlo anche con un mare abbastanza increspato.