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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Chi vuole un posto Champions?

Chi vuole un posto Champions?

L’ultima volta che Shootout è andato in onda la Juventus doveva ancora vincere matematicamente lo scudetto e giocarsi il quarto di finale di ritorno contro l’Ajax. Era il 13 aprile, neanche un mese fa. Ma calcisticamente parlando equivale a un’era geologica. Pensate che adesso stiamo aspettando il ritorno delle due semifinali, e se tanto mi dà tanto ci aspetterà una finale bellissima allo stadio Wanda Metropolitano di Madrid: Ajax-Barcellona.

Ma torniamo alle cose italiane, come la corsa ad un posto Champions. Nel giro di sette punti ci sono sei squadre, dall’Inter terza alla Lazio ottava. Tutte invischiate in una lotta per accaparrarsi la possibilità di sentire quella musichetta l’anno prossimo. E anche tanti soldini, non dimentichiamocelo mai. Stiamo parlando delle solite note, tranne una: il Torino. La sorpresa di questo finale di stagione. E così al volo non mi sembra di ricordare grandi fenomeni tra le fila dei granata, quindi gran parte del merito va dato all’allenatore: Mazzarri. Magari non la persona più simpatica del mondo, ma di certo non uno sprovveduto. Poi comunque fa l’allenatore di calcio e non il comico. E nel frattempo ha strappato anche un ottimo pareggio nel derby con la Juve.

Molto bene il Torino, come molto bene pure l’Atalanta di Gasperini. La Dea a mio modesto parere è l’unica squadra, ad oggi, che si meriterebbe un posto Champions. Non è quasi più una novità, l’Atalanta. Ormai è diventata una bellissima realtà del nostro campionato, con un ottimo allenatore e tanti baldi giovani. Su Gasperini ovviamente ci sono voci di mercato, ma qualche dubbio (se permettete) ce l’ho, visti i precedenti. A Bergamo è un semi-dio. E lasciare Bergamo potrebbe essere per lui tanto stimolante quanto rischioso. Intanto è quarto a soli tre punti dall’Inter.

L’Atalanta dovrà schiacciare il piede sull’acceleratore in questa giornata, nella quale ad attenderla a Roma c’è la Lazio. I biancocelesti sono guidati da un ottimo tecnico e hanno alcuni ottimi giocatori, ma nei momenti decisivi in questa stagione hanno sempre dato buca. Solo in campionato, però. Perché non dobbiamo dimenticarci che sono in finale di Coppa Italia. Contro l’Atalanta, tra l’altro.

Insomma, chi rimane? Rimangono Inter, Roma e Milan. In ordine, ovviamente, decrescente. Nel senso che l’Inter, nonostante tutti i casini, è terza. Ha ottimi giocatori in rosa e un allenatore che ha i numeri dalla sua parte. Si piazza per forza, c’è poco da fare. La sensazione è che Spalletti venga confermato anche per l’anno prossimo e, sempre la sensazione, mi dice che ci aspetterà un’estate calda in cui balleremo di nuovo la tarantella del caso Icardi.

Dicevo in ordine decrescente, infatti adesso troviamo la Roma. Con Ranieri si è un po’ tranquillizzata, ma guarda già al futuro mentre prova ad arrivare quarta. Molto dipenderà dal piazzamento in campionato, ma i nomi per la panchina giallorossa ad oggi sono: Conte, Sarri e Mourinho. Tanta roba. Non è ancora molto chiaro il progetto e penso che molti tifosi della Roma siano d’accordo con me. Ma è tutto in divenire e chissà che non ci sia qualche bella sorpresa per i giallorossi (tipo Totti con un ruolo societario più decisivo).

Siamo arrivati in fondo, nelle bolge infernali, dove ad attenderci c’è il Milan. È la squadra, delle sei, che al momento sta messa peggio. A dire la verità sta proprio messa male. Gattuso è stato praticamente esautorato e dovrà “solo” giocarsi le ultime quattro partite e poi tanti saluti. Nel frattempo è venuto fuori che la squadra è formata da alcuni elementi molto indisciplinati, quindi ritiro punitivo. La società non si capisce se è unita oppure no (per adesso sembra di sì). Addirittura si è parlato di un addio di Leonardo. E nel frattempo si fanno i nomi degli allenatori del futuro: da Conte a Sarri, da Di Francesco a Giampaolo, passando per Pochettino, Eziolino Capuano, Jardim e Oronzo Canà. Povero diavolo!

E poveri noi, che non abbiamo nessuna certezza tranne la morte e il ritorno di Shootout qui, su questi schermi, sabato prossimo. Ma soprattutto povero me, che questo pezzo avevo finito di scriverlo tipo un’ora fa. Poi WordPress ha fatto una magia e me l’ha cancellato al momento della pubblicazione.

Saluti e buona corsa Champions

Nicola Brandini

Nicola Brandini

Aspirante giornalista con la passione per il calcio. È su WiP Radio perché ama raccontarlo.

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