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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Due palle così

Due palle così

Sarà l’inaspettato bel tempo di questi giorni di febbraio, ma non sentite anche voi l’avvicinarsi della Pasqua? A guardar bene, manca ancora un bel po’. Ma per quanto riguarda le uova ci siamo già portati un pezzo avanti. Grazie Cholo.

Che settimanina impegnativa, ragazzi. Si è giocato praticamente tutti i giorni. Vi ricordate lunedì sera, quando il Manchester United ha battuto 2-0 il Chelsea di Maurizio Sarri (-vederci?) nel quinto turno di FA Cup? I Red Devils di Solskjaer hanno messo in cassaforte il risultato nei minuti finali del primo tempo, e poi nella ripresa hanno dato una rapida lezione di tattica difensiva a tutte le signorine sintonizzate su DAZN.

Un martedì davvero straniante, con due risultati rotondi come due belle uova di Pasqua. Due zeroazero in una serata di Champions League, per giunta venuti fuori da due partite che sulla carta si preannunciavano ‘pirotecniche’, come Lione-Barça e Liverpool-Bayern, non si possono accettare. Due palle così.

Ed eccoci al mercoledì, quello da leoni (o da coglioni, o da maroni). All’ora dell’aperitivo la Lazio è uscita dall’Europa League perdendo 2-0 in casa del Siviglia: biancocelesti che nel secondo tempo si sono mangiati l’impossibile, e un po’ mi dispiace che siano usciti. C’è da dire che il Siviglia era un avversario molto ostico.

Dopo cena, invece, la banda di Guardiola è riuscita a rimontare i tedeschi dello Schalke 04 e a Gelsenkirchen la partita è finita 3-2 per gli inglesi. Tra l’altro, con un gol da stropicciarsi gli occhi di Sané su calcio di punizione che vi invito a rivedere se ve lo siete perso. Nel mentre, al Wanda Metropolitano di Madrid, andava in scena Atletico-Juve. Come saprete è finita 2-0 per i ragazzacci di Simeone, che dopo il primo gol ha ricordato a tutti che manca poco alla Pasqua (e che le sue uova sono già pronte).

Scherzi a parte: gesto brutto, ma insomma, Simeone non insegna ad una scuola materna di Madrid. Fa l’allenatore di una squadra di calcio, e che vi piaccia o no ha detto la sacrosanta verità: per giocare a pallone, e per vincere quel tipo di partite, ci vogliono due palle così. Lui ce l’ha, i suoi giocatori idem. Partita stratosferica, quella dell’Atletico (il migliore della stagione), contro la peggior Juventus della stagione. Resto dell’idea che il ritorno sia non aperto, apertissimo.

Giovedì pieno di partite di Europa League con squadre dai nomi strani. A noi interessava in particolare di Inter e Napoli, che diciamoci la verità: giocavano contro due squadre che, rispettivamente, equivalgono a Audax Rufina e Poggibonsi. Con tutto il dovuto rispetto per Audax Rufina e Poggibonsi, ci mancherebbe. In questo caso non ci volevano due palle così, in questo caso ci siamo <fatti> due palle così.

Venerdì (mattina) pieno di palline, invece, con i sorteggi di Europa League. All’Inter è toccato l’Eintracht Francoforte, al Napoli il Salisburgo. Adesso gli uomini di Spalletti e Ancelotti devono tirar fuori le famose palle, se vogliono passare il turno. Ovviamente partono entrambe con i favori del pronostico, ma c’è da fare molta attenzione agli asburgici, che storicamente sono tipi tosti. Venerdì (sera) pieno di pallottole, con il pistolero polacco del Milan che non smette più di sparare. Il Milan liquida l’Empoli 3-0, e gran parte dei meriti sono di quel coglione di Gattuso. (Oh, l’ha detto lui che non gli piacciono i complimenti).

Mentre scrivo sta iniziando Torino-Atalanta, stasera andrà in scena il derby tra Frosinone e Roma, e poi domani tutte le altre. Occhio a quello che succederà oltremanica proprio domani pomeriggio. A Wembley si gioca la finale di Coppa di Lega tra Chelsea e Manchester City. E finalmente capiremo di che morte dovrà morire il nostro amato Maurizio Sarri. Un uomo con due palle così. Forza Chelsea.

Questa è Shootout.
Teniamoci stretti gli huevos.
A risentirci.

Nicola Brandini

Nicola Brandini

Aspirante giornalista con la passione per il calcio. È su WiP Radio perché ama raccontarlo.

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