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The Marvelous Mrs. Maisel, una di noi

The Marvelous Mrs. Maisel, una di noi

Cosa ci fa una signora per bene, borghese, vestita in abiti super eleganti sul palco di un club infimo circondata di fumo di sigaretta e uomini curiosi alla fine degli anni ’50? Fa ridere, un sacco. La serie tv originale di Amazon Prime Video The Marvelous Mrs. Maisel racconta la metamorfosi di Miriam, per gli amici Midge, da classica casalinga, madre e moglie, a stand-up comedian, capace di interfacciarsi con il mondo della comicità newyorkese quando ancora si pensava che le donne facessero ridere soltanto indossando goffi costumi e parodiando essenzialmente loro stesse.

La vita di Midge nel 1958 era una vita da favola, da sogno americano vecchio stile. Con alle spalle una famiglia dell’alta borghesia ebraica di New York, Miriam è ben contenta di corrispondere agli obblighi sociali che le sono stati tramandati. Sposa Joel, ha due figli, supporta il marito nel suo sogno di diventare un comico. Un classico al limite del cliché, come Joel che lascia la moglie per la segretaria della compagnia dove lavora. Devastata, Midge arriva ubriaca al club dove l’ormai ex si era esibito facendo fiasco totale e rivela al mondo il suo straordinario talento comico, sfoggiato prima soltanto durante il discorso di ringraziamento al proprio matrimonio. La separazione apre a Midge una finestra sul mondo delle madri single, delle lavoratrici, delle donne che si sentono chiedere ogni mattina dalle madri quando è che si decideranno a trovarsi un uomo. Ma le apre anche la strada verso la libertà creativa, la realizzazione e l’autonomia.

Season 2 Mrs Maisel GIF by The Marvelous Mrs. Maisel - Find & Share on GIPHY

In bilico tra aspettative e spontaneità, Midge rappresenta uno dei personaggi femminili più complessi, avvincenti e amabili visti in tv, forse visti in generale. Dietro alle sue invettive e ai suoi monologhi non a caso c’è Amy Sherman-Palladino, colei che ci ha inondato di dialoghi brillanti a raffica fin dai tempi di Una mamma per amica. In Midge sono raccolte e condensate molte delle donne che hanno infranto il mito delle femmine che non fanno ridere, ma è con la sua personale capacità di non farsi definire univocamente che la protagonista di The Marvelous Mrs. Maisel si è ritagliata in due stagioni un posto di primo piano tra le tantissime produzioni seriali in continua uscita. Non guasta neanche la scelta di Rachel Brosnahan come interprete, che infatti si è portata a casa il Golden Globe per la miglior attrice in una serie comedy per due anni consecutivi.

A rendere speciale Midge e la sua storia è il rifiuto di incastrarla in un percorso facile. Non troverete in The Marvelous Mrs. Maisel la parabola lineare sulla casalinga che si trasforma in femminista, non la vedremo abbandonare anni di insegnamenti e convinzioni nel giro di una notte, non sarebbe plausibile. Midge si distacca lentamente da un ruolo che le è stato imposto, ma conserva la propria educazione, frutto di un contesto sociale e storico patriarcale, sessista, spesso misogino, e questo vale sia per l’alta borghesia che per il circuito della stand-up comedy. Gli ostacoli vengono dalla sua vecchia vita di casalinga, ma anche dalla sua nuova esistenza di performer. Midge riesce a mettere in un angolo i molti colleghi uomini che sminuiscono il suo talento, lavora, segue la propria passione, ma continua a misurarsi la circonferenza delle cosce per timore di ingrassare, mette da parte l’orgoglio cercando conferme nelle figure maschili della sua vita, giudica duramente la madre nel momento in cui mette in dubbio la propria esistenza stagnante di moglie.

Per ogni passo verso l’autodeterminazione, Midge inciampa almeno due volte nei condizionamenti e nei pregiudizi del suo tempo, senza però mai smettere di provare ad avanzare. Con le sue contraddizioni, i dubbi, gli errori, le conquiste e i successi, la protagonista di The Marvelous Mrs. Maisel parla un po’ di tutte le donne, oggi più che mai in conflitto interiore tra le abitudini ereditate e la voglia di cambiamento.

Eva Cabras

Eva Cabras

Nata nel 1988, di lunedì, in un anno bisestile. Ha provato il brivido di telefonare agli amici con il telefono fisso, poi ha scoperto Myspace e la magia dello shopping online. Nel 2015 inizia a scrivere online di musica e cinema. Negli anni contrae il morbo del binge watching e finisce per scrivere soprattutto di serie tv, con particolare ossessione per l’horror e la rappresentazione femminile (non necessariamente in quest’ordine). Legge ancora su carta, vive ancora in provincia.

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