ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Cinzia di Leo Ortolani: una donna che non si misura in centimetri

Cinzia di Leo Ortolani: una donna che non si misura in centimetri

Nata come spalla per l’iconico personaggio dei fumetti Rat-Man, nel 2018 Cinzia Otherside si è conquistata il palco e i riflettori esclusivi che si meritava da anni. Se non avete mai letto Leo Ortolani non c’è problema. Cinzia è una storia che cammina ampiamente sulle proprie gambe, senza bisogno di premesse o backstory. Potrebbe essere l’occasione ideale per scoprire le meraviglie del fumetto e della graphic novel, oppure il volume pubblicato da Bao Publishing (con una copertina per altro incredibile!) sarà l’unico esemplare illustrato della vostra libreria. In entrambi i casi ne varrà la pena, perché quella di Cinzia è soprattutto una storia straordinaria, divertente, profonda, intelligente e importante.

Quando è nata, Cinzia si chiamava Paul. Adottando il nome della nonna, abbraccia la consapevolezza di non sentirsi allineata con il proprio genere biologico e diventa la donna che aveva sempre sentito di essere. Fuori dal suo mondo, dal suo circolo LGBTQ+ friendly, viene vista e percepita come una macchia, un’anomalia alla rigida suddivisione uomo/donna, ma procede per la sua strada a testa alta, affrontando le avversità sicura del proprio diritto alla felicità. Fin quando non si innamora. L’uomo che le ruba il cuore è un attivista tutto famiglia tradizionale e repressione, ma pur di stargli vicino, Cinzia va sotto copertura rispolverando i vecchi vestiti di Paul.

Per quanto Cinzia ami se stessa come donna, si trova schiacciata dalle aspettative e dalle privazioni di una società ancora terribilmente diffidente nei confronti dell’autodeterminazione di genere. La necessità di sentirsi amata, e non guardata come fosse un fenomeno da baraccone, ha momentaneamente la meglio sul suo orgoglio. La costringe a rinnegare la propria natura, a nascondersi dietro un paravento posticcio di normalità e la svuota di tutta la sua gioia di vivere, della sua esuberanza, della sua spontanea irriverenza. La Cinzia che finge di essere Paul è sperduta, soffocata, frustrata dalla paura di dire qualcosa di sbagliato, quando a essere sbagliato in primo luogo è la tendenza a giudicare la vita altrui dall’alto di un piedistallo di privilegio e pregiudizio.

Quella di Cinzia è una storia di formazione e presa di coscienza, raccontata con il miglior umorismo di Ortolani, che riesce a sdrammatizzare con l’ironia anche le situazioni più deprimenti. Questa capacità di alleggerire la sofferenza la trasmette tutta alla sua Cinzia, la guerriera dall’armatura leopardata, la paladina del tacco spaziale ogni volta che le va. Leggendo Cinzia si ride un sacco, si piange, ci si incazza, si fa il tifo e ci si guarda dentro. Non lasciatevi ingannare dei disegni in bianco e nero, questa storia è un’esplosione di colori, tutti quelli dell’arcobaleno e qualcuno in più.

Eva Cabras

Eva Cabras

Nata nel 1988, di lunedì, in un anno bisestile. Ha provato il brivido di telefonare agli amici con il telefono fisso, poi ha scoperto Myspace e la magia dello shopping online. Nel 2015 inizia a scrivere online di musica e cinema. Negli anni contrae il morbo del binge watching e finisce per scrivere soprattutto di serie tv, con particolare ossessione per l’horror e la rappresentazione femminile (non necessariamente in quest’ordine). Legge ancora su carta, vive ancora in provincia.

Articoli Correlati

Commenti