Osservazione istantanea
Fotografia, dal greco “scrivere la luce”, è così che il nostro Joseph, nel 1826 (c’è chi dice nel 1827) ci ha regalato la prima immagine fotografata. Nasce da una lunga esposizione su stagno ricoperto da un particolare strato di bitume. Congelare l’attimo, si direbbe ora, ma lui, con i suoi mezzi, è riuscito a fare di più, ha congelato un lasso di tempo. Le fotografie odierne vengono impresse su un rettangolino di silicio con sopra i carissimi pixel, da sempre simbolo di qualità.
Ad oggi si fa la gara a chi ce ne ha di più, Hasselblad, noto marchio, si è lanciato nella sfida di u
Ma è anche bello vedere quanto oggi, riusciamo a cogliere attimi sempre più brevi, addirittura arriviamo a 1/8000 di secondo (pensiamo che le ciglia vengono sbattute in 1/10 di secondo) riuscendo a catturare cose che si muovono a velocità elevate o addirittura cose lontanissime avvicinate da zoom incredibili.
Vediamo quindi la fotografia dislocarsi in tutte le direzioni, apparentemente senza limiti, ma il problema sostanziale lo si nota quando le condizioni non sono ottimali, perché Joseph, non avrebbe mai fatto quella fotografia in piena notte, proprio perché lui dov
E quindi sì, ancora grazie caro Joseph Nicéphore Niépce, perché sei riuscito a dar origine a una forma d’arte meravigliosa.