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Tale madre, tale figlio: Laura e Giacomo, ceramisti

“La mela non cade mai lontano dall’albero” è un proverbio che corrisponde alla realtà: è il caso di Laura Rossi e Giacomo Faccenda, madre e figlio di Rosignano Solvay, entrambi con una grande passione evoluta in una vera e propria attività: la ceramica. Li abbiamo intervistati.

Com’è nata l’idea per quest’attività?

Laura: “Fin da bambina ho sempre sentito il bisogno di esprimermi attraverso le più svariate forme d’arte. L’amore per la ceramica è nato grazie all’incontro con un ceramista francese, direttore di una scuola di ceramica a Champigny sur Marne, Claude Polì. Una persona che, oltre a saper trasmettere le tecniche della ceramica, ha saputo far nascere in me una grande passione per quest’attività attraverso la quale riesco ad esprimere la mia creatività.
Per alcuni anni ho seguito i corsi di quello che ancora oggi considero il mio “spirito guida”. Successivamente ho ulteriormente sviluppato le mie conoscenze tecniche facendo altri corsi e nuove esperienze che mi hanno portato a sperimentare anche la tecnica raku. Sono un’insegnante e da sempre ho cercato di riportare nella scuola il mio amore per la ceramica, facendo scoprire ai miei alunni le infinite possibilità creative che offrono la manipolazione e la decorazione della creta. “Albero Blu”, il laboratorio dove creo le mie opere, è la realizzazione di un sogno!”.

Giacomo: “Ho conseguito il diploma al liceo artistico, perché l’arte è sempre stata parte di me, anche perché sono cresciuto in un ambiente in cui le attività artistiche erano all’ordine del giorno. Da quando mia madre ha lo spazio per poter realizzare manufatti in ceramica, ho avuto anche io l’opportunità di realizzare le mie opere”.

Come sta andando?

Laura: “Il mio laboratorio è il mio angolo di relax. Lì trascorro ore serene, realizzando i miei oggetti (dai complimenti di arredo, agli oggetti d’uso, ai gioielli), spesso ispirati alla natura. Grande soddisfazione scaturisce dall’attività che svolgo nella scuola. I bambini dimostrano grande entusiasmo per questa attività molto importante per lo sviluppo della loro creatività e per la loro crescita generale”.

Giacomo: “La mia attività sta crescendo, anche se al momento è sempre a livello hobbistico. Sempre più frequenti però sono le esposizioni che faccio nei mercatini di artigianato artistico”.

Da chi è composto il team di lavoro?

Laura e Giacomo: “In realtà non esiste un team. Abbiamo personalità diverse e ben definite, pertanto ciascuno crea secondo la propria sensibilità, seguendo il proprio bisogno creativo”.

Quali sono i pregi ed i difetti di un team composto da madre e figlio?

Laura e Giacomo: “Talvolta capita di scambiarsi opinioni e darsi rispettivamente consigli. Altre volte, come succede in tutte le famiglie, tra madre e figlio, ci sono piccole discussioni, magari per lo spazio occupato dall’uno o dall’altro, o cose simili, ma nel complesso è una situazione piacevole”.

Progetti per il futuro?

Laura: “Per quanto mi riguarda spero di proseguire serenamente, dando sempre più spazio alla mia creatività e di continuare a svolgere l’attività di ceramica nella scuola, facendo crescere nei bambini l’amore per il bello e per l’arte, qualità contribuiscono alla crescita di cittadini migliori”.

Giacomo: “Per me la speranza è che questa attività possa diventare un vero e proprio lavoro”.

 

Complimenti a Laura e Giacomo ed un grande in bocca al lupo per la loro attività!

 

(Creazioni di Laura)

 

 

(Creazioni di Giacomo)

 

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