Buongiorno carissimi,
tempo fa riguardavo delle vecchie foto e video di amici pelosi che hanno fatto parte della mia vita.
Mi sono resa conto che sono e sono stati una parte importante del mio percorso e che questo affetto non si è arrestato nemmeno dopo la loro morte.
Al pensiero di non averli qui con me mi è presa la tristezza e un po di malinconia. Però ho subito pensato che non avevo nulla per cui dispiacermi così tanto. Mi sono sempre molta cura di loro e ho sempre cercato di dargli il 100% di me.
Mi ripetevo che era una mia scelta averli lì con me, e non una loro, e per questo dovevo prendermene cura.
Ho avuto cani, gatti, conigli e furetti. Questi ultimi per più di 10 anni.
La mia esperienza più bella e impegnativa è stata con un cane: Maya.
Maya era una Shar Pei abbandonata in quel di Napoli. Grazie a un’amica riesco a rispondere all’annuncio per la sua adozione e dopo qualche mese il mio compagno di allora ed io riusciamo a portarcela a casa.
Maya aveva molti problemi. Solo fisici: entropion, dermatiti, pelle in eccesso soggetta a infezioni…
Compensava con il suo carattere fantastico. Tutti amavano Maya. Anche persone non amanti degli animali o cani in generali rimanevano colpiti positivamente dalla sua presenza.
Un carattere dolce, ingenuo unito a movimenti goffi e distratti ne facevano una canina dolcissima e molto obbediente.
Maya è stata anche un bell’impegno economico. Operata due volte per eccesso di pelle (non riusciva a vedere) e tre volte per toglierle un tumore che poi alla fine l’ha portata via da me all’età di 8 anni e mezzo.
Non è mia intenzione intristirvi! Piuttosto riportarvi la mia bellissima esperienza con un compagno a 4 zampe. Sento dire tante volte “non prenderò mai più una bestiolina da compagnia perché è troppo doloroso quando muoiono”.
Vero.
Però non ritengo sia una motivazione “valida” perché è come se una volta amato una persona, si decida di non amare più perché è doloroso. È altresì vero che al momento della sofferenza talmente è forte il dolore che ci scordiamo tutti i momenti belli e positivi che ci hanno accompagnato.
Maya, come altri miei pelosetti, c’erano nei momenti felici e in quelli tristi. Specialmente in quelli tristi Maya era molto empatica… se mi sentiva piangere o discutere con il mio compagno, si alzava dal suo cuscino e appoggiava il suo musone sulla mia gamba. Altrimenti si metteva davanti a piagnucolare finché non finiva quella tensione nella stanza.
Avere un cane, gatto o altro nella nostra vita non è vitale o essenziale. Anzi spesso è causa di vacanze forzate o dispendio monetario per veterinario o dogsitter, acquisto di cibo e cose varie… Tuttavia dopo attenta riflessione e anche studi clinici che lo dimostrano, posso affermare che avere un animale può solo migliorare la qualità delle nostre vite.
Maya era il primo cane per il mio compagno che fino ad allora si prendeva a mala pena cura di se stesso.
L’amore, affetto che provava per lei lo ha portato a cambiare i suoi ritmi di vita.
Si svegliava la mattina presto per portarla a passeggiare, era più accorto a fare la spesa e a comprarle il cibo migliore, si ricordava delle visite dal veterinario e molte altre cose che fino a quel momento dava per scontato. Lui ne era felice e anche io.
Dopo tanti anni di gioie è arrivato anche il dolore causato dalla sua morte. Abbiamo pianto tanto. Ma faceva tutto parte della vita. Bene e male. Gioie e dolori, yin e yang, non esiste l’uno senza l’altra.
Non abbiate paura di amare.
Non abbiate paura dell’impegno.
Adottate un amico a 4 zampe.
Buon proseguimento di settimana!