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Il tango: arte che unisce danza, musica, poesia, amore e passione tra due persone

Il tango: arte che unisce danza, musica, poesia, amore e passione tra due persone

Il tango: arte che unisce danza, musica, poesia, amore e passione tra due persone

Vivo di emozioni, vado a correre tutti i santi giorni ascoltando la musica con le cuffiette, percorrendo sempre lo stesso viale ed ogni volta vedo uno scenario diverso e bellissimo; sono una di quelle persone che s’incanta a guardare le nuvole e se si accorge che il cielo è magnifico prende l’auto e scappa al mare per cogliere quell’istante unico e magico per cercare di fermarlo con un semplice scatto; ed allora ho pensato a quale magnifica arte poteva racchiudere tutte queste emozioni insieme: incanto, musica, passione, in una parola soltanto “il tango”!

In quest’articolo un po’ di storia sul tango, i quadri del pittore Massimo Pennacchini soprannominato “il pittore del tango” e tanta, tanta poesia.

Il tango

Il tango è una danza popolare che nasce nelle bettole, tra violenza, sesso, coltelli e forti passioni in Argentina intorno al 1880 e si diffonde inizialmente come ballo degli argentini poveri.

È stato definito da Enrique Santos Discepolo come “un pensiero triste che si balla”, è un ballo basato sull’improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità. Essendo un ballo di improvvisazione, in pista non esiste l’idea di sequenze di passi predefiniti, e sta alla fantasia dei ballerini costruire come in un dialogo il proprio ballo.

La posizione di ballo è un abbraccio frontale asimmetrico in cui l’uomo con la destra cinge la schiena della propria ballerina e con la sinistra le tiene la mano.

Poche regole semplici dettano i limiti dell’improvvisazione: l’uomo guida, la donna segue.

Fondamentalmente è l’uomo che chiede con un linguaggio puramente corporeo alla propria ballerina di spostarsi.

La musica

 Il tango utilizza per le sue esecuzioni uno strumento, forse inventato o forse popolarizzato dal musicista tedesco Henrich Band, il bandoneon, che è una sorta di fisarmonica di legno con dei fori la cui apertura o chiusura con i polpastrelli produce le note.

La sua struttura armonica però è tipicamente italiana. I nomi dei maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del Novecento fino all’età d’oro, quella degli anni 30 e 40, Anibal Troilo, Juan D’Arienzo, Carlos Di Sarli, Osvaldo pugliese, Francisco De Caro, sono infatti tutti figli d’italiani. Lo stesso compositore e direttore d’orchestra Astor Piazzolla aveva il padre pugliese.

Pittura e poesia

Bellissime le opere di Massimo Pennacchini: tutti coloro che si fermano ad osservare un suo quadro vengono rapiti e coinvolti dai suoi personaggi danzanti. L’intento dell’artista è quello di cogliere i ballerini di tango nei loro movimenti, di dipingere la comunicazione che trapela dai corpi dell’uomo e della donna che si fondono danzando creando emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione. Le sue opere, quasi monocromatiche, portano alla memoria tempi passati ed emozioni di ogni tempo; le sue pennellate a volte nervose a volte vellutate, percorrono la tela nella direzione della vita che scivola nel turbinio della danza.

Qui di seguito alcuni dei quadri che più mi hanno colpito di quest’artista con affianco poesie e pensieri sul tango.

Un ballerino non deve mai pensare a ciò che sta per fare perché si balla la musica non le figure. Egli deve solo sentire la musica. I nostri piedi sono come i pennelli di un pittore. Con essi dipingiamo la musica. (Carlos Gavito).

Il tango è l’intimità più segreta. È il grido che si innalza nudo. (Enrique Santos Discépolo)

Le gambe s’allacciano, gli sguardi si fondono, i corpi si amalgamano in un firulete e si lasciano incantare. Dando l’impressione che il tango sia un grande abbraccio magico dal quale è difficile liberarsi. Perché in esso c’è qualcosa di provocante, qualcosa di sensuale, e allo stesso tempo, di tremendamente emotivo. (Jorge Louis Borges)

Il tango dà un passato a chi non ce l’ha e un futuro a chi non lo spera. (Arturo Pérez-Reverte)

Ascoltare nel Silenzio l’anima dell’altro è in assoluto la possibilità più preziosa, unica e irrinunciabile che il Tango ci offre.

Il Tango è un dialogo tra Anime… come ogni Anima è unica, così ogni Tango è unico… non esistono due Anime uguali, come non esistono due Tanghi uguali… (Gerardo Quiroz).

Il segreto del tango sta in quell’istante di improvvisazione che si crea tra passo e passo. Rendere l’impossibile una cosa possibile: ballare il silenzio (Carlos Gavito).

Ancora oggi il tango conserva quel qualcosa di proibito che stimola il desiderio di scoprirlo sempre un po’ più e quel qualcosa di misterioso che ci ricorda quel che siamo stati o, forse, quel che avremmo voluto essere. (Jorge Louis Borges)

Il Tango non è una danza ma un’ossessione. Per il tanguero è una parte della vita come mangiare e dormire. Erotica e appassionata, inquietante e malinconica, che coinvolge non solo il corpo ma anche l’anima. (Carlos Gavito).

A mio parere, il tango è, soprattutto, ritmo, forza e carattere. (Juan D’arienzo).

Nel tango, ci si conosce attraverso l’abbraccio. (Miguel Angel Zotto).

Amo il tango e da giovane lo ballavo spesso. (Papa Francesco).

Di tutte queste bellissime poesie e bei pensieri di scrittori e poeti illustri mi hanno colpito molto le parole del Papa perché è strano pensare ad un sacerdote impegnato in un tango sensuale e passionale con una donna; spesso dimentichiamo che chi prende i voti prima aveva una vita normalissima, come la nostra, niente più, niente meno, fatta di momenti comuni, di amori, di balli, di musica ed il tango per gli argentini “es como la vida”, fa parte della vita vera e propria, non se ne può fare a meno, è come mangiare e dormire!Cosa potrei scrivere ancora sul tango che non è ancora stato detto o scritto senza essere quindi ripetitiva? Forse che il tango dovremmo imparare a ballarlo tutti?

Che balli come il tango dove i silenzi sono più forti delle parole, che balli che hanno il potere di unire due anime che s’incontrano potrebbero aiutare i rapporti a volte così difficili tra le donne e gli uomini?

Che nel mondo abbiamo bisogno di passioni, ma di passioni forti che ci facciano capire da che parte stare per riuscire a sconfiggere il male e a trovare quella pace che sembra così vicina ma che spesso ci appare irraggiungibile?

Sì, penso che l’arte, la danza, la musica, gli abbracci sentiti e serrati, l’incontro di due anime che si annodano con le gambe possano, in qualche modo, portare ad una visione diversa del mondo, ed allora dico a tutti d’imparare a ballare il tango e di cercare di cambiarlo questo mondo: aspetta solo noi, aspetta che iniziamo a ballare!

“Il mio tango”

Sento,

la tua mano destra sulla mia schiena

nuda,

ferma, decisa.

Sento,

un brivido che mi scende giù

risvegliando dolcemente la mia anima!

Sento,

la tua mano sinistra che stringe la mia,

in modo sensuale, passionale,

quasi a volerla solleticare

come fanno due amanti quando s’incontrano per la prima volta!

Sento,

il tuo respiro affannato sul mio collo

che mi sfiora e mi accarezza i capelli raccolti.

Sento,

le tue gambe che s’insinuano nelle mie,

provocandomi un dolce sospiro.

Guidami,

ed io mi sposterò dove vorrai tu,

guidami,

ed io ti seguirò lontano!

Sento,

la tua intimità più segreta

mentre sposta la mia gonna

facendomi volteggiare

da un aparte all’altra della sala.

Adesso sento

finalmente

che  la mia anima

si è annodata alla tua

in un tango erotico,

unico e soave!

Paola Giustiniani

Paola Giustiniani

Nata a Pisa, dove risiede, il 5.3.70. Studia a Tübingen in Germania e si laurea in lingua tedesca presso la facoltà di Lingue e Letterature straniere di Pisa. Lavora presso la Knauf dal 2001, multinazionale leader nel settore dell'edilizia, in qualità di Assistente di direzione di stabilimento. Ha iniziato la collaborazione con WiP Radio scrivendo il blog "Emozioni e non solo... giustappunto". Quest'anno ritorna proponendo una nuova rubrica, "Battiti di ciglia petalosi".

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