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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Noi quarantenni di oggi, programmate per non mollare

Noi quarantenni di oggi, programmate per non mollare

Noi quarantenni di oggi, Candy, la signorina Grant, Barbara Streisand, Mimi Ayuara e Beatrix Kiddo, tutte programmate per non mollare.

@sricciardulli

Avete presente la scena finale di “Come Eravamo”? “Tu non molli mai” e le lacrime che scendono inesorabili, mentre la telecamera inquadra gli occhi della Streisand pieni di coraggio, sogni e ideali?

Quante di noi (uso “quante” perché i maschietti tendenzialmente dormono già alla sigla iniziale) sono cresciute con quell’idea di donna? Beh, crescere con la Streisand in “Come eravamo” per modello, può aver influenzato la nostra società più di quando si possa credere! Parlo almeno di noi quarantenni (e dintorni )di oggi, troppo piccole nel ’73 per aver visto il film da bambine, ma figlie di giovani madri, all’epoca trentenni, che ci hanno trasmesso quell’idea di donna indipendente, irreprensibile, cui ideali vincono su tutto, anche sull’amore. Ma a noi quarantenni non bastava aver avuto la Streisand e la sua “coerenza interna” (grande sovrana, venerata e impossibile da tradire), siamo state colpite da un fuoco incrociato che ci ha incastrato in un messaggio di alta moralità e impegno verso l’altro, non da meno di “Come Eravamo”.

Vogliamo parlare di Candy Candy, La signorina Grant e Mimi Ayuara?

quarantenni di oggiCandy, orfana, con un senso dell’amicizia inarrivabile, tanto da continuare ad amare come una sorella la fortunata Annie che, mentre Candy resterà abbandonata all’orfanotrofio, sarà adottata da una ricca famiglia amorevole? Candy non prova gelosia (vallo a dire a “L’amica geniale”!). Ma non solo! La giovane ragazza dai riccioli biondi e gli occhi dolcemente caramellosi, rinuncerà pure al suo amato Terance, lasciandolo a quella rompipalle sulla sedia a rotelle, solo perché bisognosa e fragile. Inarrivabile Candy! Ovviamente infermiera, irreprensibile e con nessun superfluo per la testa.
Per non parlare di Mimi Ayuara, programmata per vincere. Ve la ricordate sanguinante che continuava a schiacciare sopra la rete della pallavolo? Era chiaro! Dovevamo diventare donne forti, capaci di tutto e lo siamo diventate, nonostante gli anni ’90 e “Beverly Hills 90210”, la frangia di Brenda, il biondo di Kelly e la Porsche di Dylan. Ormai avevamo avuto l’imprinting e non potevamo più tornare indietro.
In realtà, c’era stato anche “Saranno Famosi” (non quello della De Filippi) a suggellare per sempre il nostro spirito di sacrificio con la signorina Grant: “successo fama queste cose costano ed è esattamente qui che si comincia a pagare con il sudore”.

quarantenni di oggiNoi quarantenni di oggi

Alla fine siamo diventate multitasking, forti, coerenti; lottiamo e abbiamo raggiunto obiettivi. Abbiamo dimostrato di non essere come gli uomini facendoci forti delle nostre diversità, lavoriamo, qualcuna di noi è madre, facciamo i panini fatti in casa per i compleanni, viaggiamo, ceniamo con le amiche, qualcuna di noi è sposata o similare, spesso abbiamo un cane o a volte due, andiamo a correre, leggiamo, ascoltiamo musica, parliamo di politica, facciamo sesso, facciamo shopping e tutto in una sola giornata. Ogni tanto dormiamo. Ci siamo emancipate dalle nostre madri e siamo diventate forse come volevano “non molliamo mai”. Adesso siamo noi le madri e mi chiedo che generazione stiamo creando, mi chiedo se questa forza non sia per i nostri figli ingombrante. E quasi come un contrappasso dantesco, mentre noi siamo noi, il mondo si prosciuga di corposità.

Adesso non c’è più Candy e mi domando se poi aveva così tanta ragione Candy!

Beh, nonostante, credetemi, ami profondamente la Beatrix di Tarantino in “Kill Bill” (come potrebbe essere altrimenti!), non riesco a non chiedermi cosa succederà a quella bambina salvata da una madre eroica, che piange solo alla fine del secondo film a missione compiuta, dopo aver ucciso centinaia di persone per riprendersi sua figlia. Quella bambina che donna sarà? Beh, speriamo non diventi come la madre… o speriamo di sì?

 

Chiacchierando con… Serena Ricciardulli

Serena Ricciardulli

Serena Ricciardulli

Psicoterapeuta e scrittrice. Vive nella sua amatissima Castiglioncello. Nel 2017 esce il suo romanzo di esordio "Fuori Piove" (Bonfirraro Editore). Di lei hanno scritto La Repubblica, Il Tirreno, La Nazione, Nuova Antologia, definendo il suo romanzo un successo editoriale. Adesso inizia la sua esperienza come blogger di WiP Radio.

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