ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Somiglianza tra cani e padroni: suggestione o realtà?

Somiglianza tra cani e padroni: suggestione o realtà?

I cani assomigliano ai loro padroni? Sembrerebbe proprio di sì. Sempre più numerosi ed autorevoli sono gli studi che lo confermano e nel contempo cercano di indovinare le ragioni che sottendono a questa bizzarra somiglianza.

In quale maniera o direzione si verificherebbe questa convergenza?Sono gli animali a conformarsi ai propri padroni o viceversa? Se analizziamo le affinità dal punto di vista caratteriale,dobbiamo ammettere una terza opzione, trattandosi, piu che di un processo a senso unico, di un processo bidirezionale, quasi un’osmosi in cui l’umano infonde aspetti e peculiarità del proprio essere a al cane che, a sua volta, fa lo stesso. Un dare e ricevere reciproco, come avviene in qualsiasi interazione sociale. “In ognuno le tracce di ognuno”, avrebbe detto qualcuno, anche quando uno dei due è un cane.

In maniera quasi deterministica, dunque, la convergenza risulterebbe il necessario prodotto di una prolungata convivenza in cui ciascuno dei due soggetti dell’interazione interiorizzerebbe abitudini e atteggiamenti dell’altro. A tal proposito basterebbe dare uno sguardo ai risultati degli studi condotti dall’Università di Vienna secondo cui i cani tenderebbero ad emulare il padrone in ogni occasione e, nel caso sprecifico, a riprodurre con le zampe i gesti da lui compiuti.

Fin qui, tutto sommato, nulla di strano. Nessuno di noi, credo, avrebbe particolari difficoltà ad ammettereun condizionamento reciproco tra esseri, (di qualunque specie), che condividono a stretto contatto ampi ritagli di vita.

Come spiegare, invece, l’affinità somatica tra i soggetti della coppia padronale? Se i caratteri possono conformarsi a forza di convivenza, non altrettanto si potrebbe dire riguardo ai tratti somatici e ai lineamenti. Eppure, è impressionante la somiglianza tra certi cani e i rispettivi padroni.

Alcuni psicologi della University of Columbia ci hanno voluto vedere chiaro, sottoponendo ad una giuria le foto di 45 cani, (25 dei quali di razza), e chiedendo di abbinare a ciascuno di essi il giusto proprietario. Nella maggior parte dei casi il padrone è stato abbinato correttamente all’amico a 4 zampe. É significativo, tuttavia, il fatto che la maggior parte degli abbinamenti corretti abbia riguardato cani di razza, mentre l’individuazione è risultata molto più difficile nel caso dei cani meticci. Un dato, questo, alquanto dirimente, perchè dimostra che la convergenza fisionomica non sia frutto di una lunga convivenza, come avviene per quella caratteriale, altrimenti le somiglianze si sarebbero verificate anche nel caso di cani meticci. Più che altro il motivo di queste similarità andrebbe ricercato a monte, e cioè nella selezione fatta a priori dal dal proprietario. Secondo gli psicologi, infatti, i padroni tendono a scegliere i cani che presentano dei tratti o delle prerogative che, per qualche ragione, avvertono come familiari. Sembrerebbe, dunque, che le persone aspirino a possedere una creatura simile a se stessi. In effetti, mentre per i cani meticci è più difficile indovinare che aspetto avranno da adulti, per i cani di razza il padrone sa già in anticipo che aspetto avrà da adulto ed in questo consisterebbe il criterio che orienta le loro scelte.

“Chi si assomiglia si piglia”. Ancora una volta, nelle avanzate ricerche moderne troverebbe fondamento scientifico ciò che in maniera infallibile e prelogica avevano intuito gli antichi, formulando detti di immortale saggezza.

Ornella Marino

Ornella Marino

Nata in un remoto paesino della poco nota Basilicata, in ragione di ciò e della sua irrinunciabile vena di ironia, talvolta preferisce definirsi originaria del nord Africa, più che del sud Italia. Ha da poco compiuto 30 anni ma questo non significa che le sia chiaro cosa esattamente vorrebbe fare da grande. Ciò su cui, invece, non nutre il minimo dubbio è che non avrebbe potuto studiare altro che Lettere. Nutre una passione sconfinata per gli animali e ritiene che sia necessario ridefinire il rapporto uomo-ambiente in un'ottica di civile convivenza.

Articoli Correlati

Commenti