Immigrati digitali scansatevi, il World Wild Web è stato conquistato da miliardi di MEME.
Ma cosa significa e cosa sono i meme? Perché tutti li usano? E perché coloro che oramai appartengono al vecchio secolo a stento li capiscono?
Innanzi tutto questa strana parola (in italiano pronunciata “me-me”, in inglese “meem”) proviene dal greco ed è l’abbreviazione di “mimeme” e significa “ciò che viene imitato”. Ad usarla per primo è stato Clinton Richard Dawkins nel suo libro Il gene egoista del 1976. Lo studioso britannico nella sua ricerca cercava di capire come le informazioni culturali, i meme, si trasmettono attraverso le generazioni, da padre a figlio. Non tutti i concetti però hanno successo e vengono diffusi, solamente alcuni hanno la possibilità di diffondersi e, come diremo oggi, diventare virali.
Grazie ai social network infatti queste immagini o video clip riescono a diffondersi alla velocità della luce e nel giro di pochissimo tempo avere numeri elevatissimi di visualizzazioni e condivisioni.
Come ho già detto i meme sono quindi delle immagini o dei video che nascono in primis per far divertire gli utenti. Ne esistono di tutti i colori: dal meme che ironizza sul politico, al meme che ci mostra un cane con uno sguardo buffo.
La ricetta perfetta per diventare un meme? 1 kg di stranezza, un pizzico di cinismo e tanto, tanto senso dell’umorismo.
Per farvi capire meglio quanto questi siano demenziali e completamente senza senso il primo meme che si è diffuso su internet è stata l’immagine di un bambino che balla il cha-cha-cha, creata per mostrare le abilità di un software, ideato dal grafico Michael Girard nel 1996. Tale meme si è diffuso talmente tanto che è comparso anche in una puntata della serie televisiva statunitense Ally McBeal.
Devo ammetterlo, alcuni sono veramente divertenti e brillanti, però spesso mi sembra di non riuscire a cogliere a pieno il loro significato (se davvero ne hanno uno)…
Per orientarmi meglio nella “terra dei meme” ho chiesto aiuto ad un esperto: il quattordicenne-medio, mio fratello. Gli ho chiesto se poteva rispondermi a qualche semplice domanda: cosa sono per te i meme? Perché ti fanno così tanto ridere? Pensi che le vecchie generazioni non li possano comprendere? Se sì, perché?
Questa è stata la sua risposta………………