ON AIR


Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Incontri casuali

Incontri casuali

Già da qualche mese sto seguendo un mio amico con foto e video. Si chiama Vittorio e direi che ci siamo conosciuti quasi per caso; una mattina, ero ai Caraibi, non quelli veri, quelli a Rosignano ovviamente, dove incontro un signore, Daniele, con una borsa con su scritto Parrot… mi avvicino e noto che aveva il mio stesso drone, così ci siamo messi un po’ a chiacchiera e il giorno dopo mi ha fato incontrare Vittorio. Vittorio è un ragazzo che fa surf da anni e risulta essere anche molto bravo, addirittura tra i primi in Italia. Lui mi ha chiesto se avevo voglia di fare foto e video per fargli pubblicità e subito ho accettato, così da qualche mese lo seguo nelle sue avventure da surfista.

La mattina presto mi alzo e trovo un suo messaggio, è l’ora di andare al mare, così preparo la mia attrezzatura e mi reco in uno degli spot della nostra costa per fotografarlo nel pieno della sua attività sportiva.

Arrivato sul mare, cerco il punto più vicino alle onde perché, purtroppo non dispongo di un gran teleobbiettivo, imposto la macchina fotografica e inizio a scattare.

Incontri casuali
          85mm 1/3200 ISO 125 f/2.0

 

Per le fotografie sportive, in particolare in sport dove il soggetto si trova lontano e si muove ad alte velocità, per garantire una foto non mossa, vengono utilizzati dei teleobbiettivi con tempi di esposizione molto breve (in foto 1/3200) in grado di riuscire a fissare il soggetto in modo ben definito sul nostro sensore e quindi anche sulla foto.

Ovviamente, più il tempo di esposizione diminuisce, meno luce impatterà il sensore, costringendoci così o ad aprire il diaframma o ad aumentare il valore degli ISO. Un valore troppo alto di ISO rende però l’immagine inutilizzabile, di conseguenza si cerca di aprire il diaframma quanto più possibile.

Incontri casuali
          85mm 1/4000 ISO 125 f/1.8

 

Avendo un diaframma molto aperto però potrebbe risultare difficile la messa a fuoco, così per aiutarci, basta impostare la messa a fuoco su continua e poi “agganciare il nostro soggetto” poco prima di scattare la foto.

Altro metodo secondo me efficace è l’utilizzo della raffica, ovvero quando si preme il pulsante di scatto, la macchina non si limiterà a scattare una sola foto, ma ne scatterà tante in successione fino a quando non viene rialzato il dito dal tasto. Lo trovo un trucchetto utile perché magari, come nel caso del surf, non si sa mai quando potrebbe essere il momento ottimale per scattare la foto perfetta durante la cavalcata di un’onda. Avendo così a disposizione più scatti si può quasi avere la certezza di avere uno scatto buono da poter utilizzare.

 

Lorenzo Rossi

Lorenzo Rossi

Nato a Cecina il 20/03/1999, amante del modellismo e delle foto da sempre, ha unito i due hobby realizzando foto e video con droni. Segue il mondo della fotografia a 360° alla ricerca di novità.

Articoli Correlati

Commenti