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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Perché Sanremo è Sanremo 2019

Perché Sanremo è Sanremo 2019

Perché Sanremo è Sanremo.

Fin qui ci siamo.

Volevo fare un pezzo sul fatto che domani, come tutti saprete, comincia la sessantanovesima edizione del Festival della Canzone Italiana.

Cioè che poi si sa che il Festival della Canzone Italiana si abbrevia in Festival di Sanremo.

Dunque da ora in poi lo chiamerò Festival di Sanremo.

Ok.

Avevo deciso appunto di fare un pezzo sul Festival di Sanremo, però in questi giorni ne stanno parlando tutti.

E’ anche normale eh, comincia domani.

L’ho già scritto che comincia domani?

A parte che «comincia» non mi piace come definizione, devo cambiare.

Allora, dicevo, il Festival inizia domani.

Dei conduttori si sa già.

(In questo momento sto ascoltando Cicale di Heather Parisi, interessa?)

Sapete chi c’è in gara? No? Vabbè, io faccio i pronostici.

Mi immagino ora la folla che dice «Ma no, Nico! Sei impazzito?»

Sì. Pazienza.

«E questo è brutto e questo è bello chi lo sa, merlo del castello vola e va, cica cica, io son qua».

Allora, secondo me Ultimo sarà sul podio. Irama sarà spinto tanto dal televoto, premio della Critica agli Zen Circus o a Daniele Silvestri (o Motta).

Ed ora veniamo invece alle canzoni escluse.

Non ha avuto esito positivo il grande ritorno de “I Camaleonti”, che avevano presentato il brano Ci nascondiamo bene.

Bocciato clamorosamente anche Toto Cutugno con Mi chiamo Cutugno, non Cotugno.

Prevedibile invece l’esclusione di Ivana Spagna con Olè, di Amedeo Minghi con Minghia e de “I Nomadi” con Siamo sempre in viaggio.

Sorprendente però la scelta di Claudio Baglioni e della commissione selezionatrice nel rifiutare leggende della musica come Vasco Rossi che aveva portato in gara Eeeeeeeeehhh, Antonello Venditti con Grazie aroma, Giorgia con On My Mind, Elisa con La mia maglietta è lisa e Ligabue con Comunque sono anche un bravo pittore. Curiosamente, Baglioni forse per scusarsi li ha invitati tutti come superospiti. A parte Rossi, gli altri saranno presenti nelle varie serate.

Fra l’altro il direttore artistico del Festival è stato molto attivo anche nelle scelte artistiche dei concorrenti in gara.

Andiamo per ordine.

La canzone in gara dei “Boomdabash” si doveva intitolare Abbiamo un nome facile da pronunciare ma Baglioni l’ha cambiato in Per un milione.

Motta aveva portato un brano dal titolo A Natale mi mangiano tutti ma è stato modificato in Dov’è l’Italia.

Federica Carta era da sola con la canzone Riciclata, però niente da fare, Baglioni gli ha imposto il duetto con Shade in Senza farlo apposta.

Patty Pravo e Briga inizialmente si sono presentati in gara con due pezzi separati; la Pravo con il brano Patty Pravo, amicizia lunga e Briga con Attacco. Per ottimizzare la selezione, il Claudione nazionale li ha uniti ed insieme canteranno Un po’ come la vita.

Ecco, questo è un po’ quello che volevo dire sul Festival di Sanremo che come sapete comincia domani sera. (Pardon, inizia, non comincia).

Se lo sapevate di già, bene.

Se non lo sapevate, sapevatelo.

Tante care cose, a voi e famiglia.

Nicolò Bagnoli

Nicolò Bagnoli

Nasce nel 1986, nel 2010 ha l'idea di WiP Radio di cui è il direttore, è quasi alto come Berlusconi, davanti ad un microfono può starci ore. Parlando, ovviamente.

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