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L’ultima moda al ristorante è il menu da cani

L’ultima moda al ristorante è il menu da cani

dog menuRoba da cani, viene da commentare. Non potrebbero esserci parole più azzeccate. Ormai la presenza nei locali pubblici dei nostri amici a quattro zampe è la normalità o quasi in tutta Italia. Ora sta prendendo piede una nuova moda: il menu da cani o dog menu che dir si voglia. Una tendenza che all’estero va avanti ormai da alcuni anni. Lo dimostrano pub che lanciano menu personalizzati. Ristoranti stellati dove il nostro fedele amico non solo può ricevere autentiche prelibatezze ma addirittura coccole in Spa e le amorevoli cure di un dog sitter a sua disposizione. Altro che vacanze da cani.

 

La nuova tendenza

In Italiadog menu il trend è in crescita. Così Fido non si deve più accontentare di piccoli assaggi “estorti” con occhi languidi e zampe che implorano un po’ di cibo. Quando va fuori a cena col padrone ha la soddisfazione (e la sicurezza) di poter trovare un menu studiato in base alle sue esigenze. In verità già in diversi locali si poteva avere qualcosa in più della classica ciotola dell’acqua.

 

L’esempio del Cipriani

A fare scuola nel nostro paese locali prestigiosi come il Cipriani di Venezia. Qui lo chef Davide Bisetto si è superato: piatti studiati per Fido dalla tartare di manzo al sushi di pollo fino al menu dietetico per una spesa che varia dai 20 ai 40 euro. A Treviso pure al pub, il Nasty Boys, si può avere un dog menu con ciotola d’acqua.

 

Da Forlì a Firenze

Un altro pioniere in Italia è stato il Mami Margherita a Forlì. Ordinazioni del padrone e del cane arrivano assieme in cucina e i piatti sono preparati espressi per tutti e due. Infine a Firenze, ormai da alcuni anni al ristorante Quinoa la scelta di un menu gluten free si accompagna alla proposta di un dog menu. I nostri fedeli amici in tutti i casi ringraziano.

Raffaella Galamini

Raffaella Galamini

Raffaella Galamini, nata a Viterbo ma ormai fiorentina d’adozione. Da sempre i giornali sono il suo pane quotidiano. Dopo tanti anni di lavoro in redazione, si è ritrovata a girare per ristoranti e locali e a scrivere di cibo e di vino per testate come Agrodolce, 2night, Puntarella Rossa, Corriere Extra edizione Toscana, Lungarno. Collabora da quattro anni alla Guida di Repubblica ai sapori e ai piaceri della Toscana. (Quasi) sommelier Ais.

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