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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

L’immenso mondo dei fiori: curiosità ed accostamenti improbabili

L’immenso mondo dei fiori: curiosità ed accostamenti improbabili

L’immenso mondo dei fiori: curiosità ed accostamenti improbabili

 In questo mio brevissimo articolo vorrei provare a ricordarvi l’importanza dei fiori nel mondo, nella nostra vita, nella vita di ognuno di noi: da quando nasciamo sino alla fine dei nostri giorni.

Quante volte i fiori ci hanno stupito, incantato ed emozionato nell’arte; di una bellezza senza tempo la poesia di J.W. Goethe “Mentre me ne andavo” che ho deciso di pubblicare in entrambe le lingue:

IM VORÜBERGEHN di J.W.Goethe                                         

Andavo per i campi                                                            Ich ginge im Felde

così, per conto mio,                                                           So für mich hin
e non cercare niente                                                          Und nichts zu suchen,
era quello che volevo.                                                       Das war mein Sinn.

E lì c’era un fiorellino,                                                        Da stand ein Blümchen
subito lì, vicino,                                                                   Sogleich so nah,
che nella vita mai                                                                Daß ich im Leben
ne vidi uno più bello.                                                          Nichts lieber sah.

Volevo coglierlo,                                                                 Ich wollt es brechen,
ma il fiore mi disse:                                                                        da sagt es schleunig:
possiedo radici,                                                                  Ich habe Wurzeln,
e sono ben nascoste.                                                        Die sind gar heimlich.

Giù nel profondo                                                                 Im tiefen Boden
sono interrato;                                                                     bin ich gegründet;
per questo i miei fiori                                                          Drum sind die Blüten
son belli tondi.                                                                     So schön geründet.

Non so amoreggiare,                                                         Ich kann nicht liebeln,
non so adulare;                                                                   Ich kann nicht schranzen;

non cogliermi devi,                                                             Mußt mich nicht brechen
ma trapiantare.                                                                    Mußt mich verpflanzen

I fiori e le donne, le donne sono fiori, i fiori sono le donne: sembra uno scioglilingua, ma è così, mi piace pensare che ogni qualvolta si pensi ad una donna appaia nella nostra mente un fiore, che può essere coloratissimo o monocolore, con le foglie grandi o piccole, con un profumo lieve o forte, con uno stelo lunghissimo o corto purché sia sempre un fiore, un bellissimo fiore che ammalia tutti coloro che se lo trovano di fronte!

Mi ha colpito molto questa foto dove il regalo sembra essere doppio: lei con gli occhi socchiusi assapora e s’immerge completamente nel mazzo di rose che ha ricevuto ma è anche lei stessa che sembra essere un tutt’uno con i fiori quasi come se il regalo lo facesse lei all’amato!

Amo molto tutte quelle donne che regalano fiori e piante alle persone care, trovo che sia bellissimo che una donna doni fiori ad un uomo, è come volergli dire guarda, quel fiore sono io, abbine cura!

 

 Ma secondo voi è più famoso questo quadro di Claude Monet o la canzone “Papaveri e Papere” di Nilla Pizzi? Chi di noi non ha mai canticchiato il ritornello:

“Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,

e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,

lo sai che i papaveri sono alti, alti, alti,

sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…”

In questo dipinto di una bellezza strabiliante, Picasso ci vuole raccontare la storia di una donna, forte, dove il suo corpo sembra essere il tronco su cui si affacciano delle bellissime calle, su di lei poggia un mondo meraviglioso e candido.

Amo molto la calla, è un fiore molto celebrato dal cinema, dalla mitologia ed anche dalla fotografia. È un fiore che racchiude significati a volte contrastanti e contrapposti: nei matrimoni è simbolo di candore e di purezza mentre nei funerali sottolinea il ricordo per una persona giovane scomparsa prematuramente.

In questo quadro di Picasso la calla sprigiona tutto il suo ardore e la sua passione per la vita.

Molto interessante e curioso il fiore meccanico di Buenos Aires che si apre e si chiude dell’artista argentino Eduardo Catalano.

I fiori più belli che ho ricevuto nella mia vita? Me ne ricordo pochissimi purtroppo, quelli del giorno della mia laurea, il giorno più importante della mia vita dopo la nascita di mia figlia, e quelli di quando è nata Martina che in realtà non mi sono goduta affatto perché avevo la febbre altissima tant’è che il mio “scricciolino” sono riuscita a vederla solamente qualche giorno dopo la sua nascita!

Credo di aver ricevuto veramente pochissimi fiori nella mia vita, non amo i fiori che si regalano per le ricorrenze e neanche quelli che si comprano dal fioraio, mi piacciono quelle persone che tengono sempre un paio di forbici in auto e all’occorrenza si fermano e vanno nel campo per recidere un girasole o qualsiasi altro fiore, quelli sono i gesti che amo, spontanei, che ti riempiono il cuore fino ad arrivarti nel più profondo dell’anima!

Dopo la meravigliosa poesia di Goethe, che trovo sia molto più bella in tedesco che in italiano, termino quest’articolo con una filastrocca che dedico a tutte quelle persone che in amore si danno completamente, senza riserve!

Ah, dimenticavo, non scordatevi di tenere un paio di forbici nel cruscotto, potreste far felice qualcuno in modo inaspettato ed unico!

M’ama,

non m’ama,

m’ama,

non m’ama,

m’ama,

non m’ama,

m’ama,

non m’ama,

m’ama,

non m’ama,

m’ama,

non m’ama,

m’ama,

non m’ama,

m’ama, m’ama, m’ama,

eccome se m’ama,

sarebbe folle se non m’amasse!

Paola Giustiniani

Paola Giustiniani

Nata a Pisa, dove risiede, il 5.3.70. Studia a Tübingen in Germania e si laurea in lingua tedesca presso la facoltà di Lingue e Letterature straniere di Pisa. Lavora presso la Knauf dal 2001, multinazionale leader nel settore dell'edilizia, in qualità di Assistente di direzione di stabilimento. Ha iniziato la collaborazione con WiP Radio scrivendo il blog "Emozioni e non solo... giustappunto". Quest'anno ritorna proponendo una nuova rubrica, "Battiti di ciglia petalosi".

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