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Preparativi di viaggio: quell’insana passione per “la lista”

Dalla donna di Dalì, di Martelli, di Ravluic, di Botero a noi!

Dalla donna di Dalì, di Martelli, di Ravluic, di Botero a noi!

La donna alata di Salvator Dalì nel dipinto “Metamorfosi di un fiore” è una donna surreale, filiforme e sinuosa che regge in mano un bastone con in cima una farfalla; la sua testa è trasformata in un bouquet di fiori in una sorta di trasfigurazione umano-vegetale.
Dalì in quest’opera è stravagante, contraddittorio ma si dimostra un vero maestro di sorprese, di eccentricità e di innovazioni, con una parola sola: geniale.
La donna appare di una magrezza eccessiva, quasi scheletrica; interessante il velo che la fa sembrare una sposa; mi piace molto l’idea delle doppie ali: quelle che ha sulla schiena e quelle della farfalla, come se la donna per staccarsi da terra e per prendere il volo avesse bisogno di una spinta maggiore!

 

Sono rimasta colpita da un dipinto della pittrice contemporanea lucchese Consuelo Martelli; sembrano due donne appoggiate di schiena, legate in modo viscerale, annodate da un unico destino; mi piace pensare che l’artista abbia voluto farle sembrare un’unica donna con due teste, volendo sottolineare che da una parte c’è il cuore e dall’altra la ragione, sullo stesso piano, come se il cuore e la ragione avessero la stessa importanza!

Molto bella la donna della pittrice ucraina Anna Ravluic che leggiadra e seminuda sembra cammini su un’acqua variopinta. La leggerezza che noi donne tanto amiamo, l’essere leggere e non superficiali, è quel sentimento profondo che ci permette di “volare” ad ogni età, facendoci allontanare, a volte anche per pochi attimi, da una vita che spesso è troppo pesante, regalandoci momenti di assoluta ed infinita gioia!

 

 

Termino la mia carrellate di opere con il grande artista Botero.
Il pittore colombiano Fernando Botero è uno degli artisti contemporanei assai controversi: se da un lato è molto amato da gran parte del pubblico, dall’altro è guardato con sufficienza da numerosi critici, se non snobbato o addirittura respinto; le sue donne sono divenute famose e riconoscibili in tutto il mondo per il suo peculiare stile basato sull’uso delle cosiddette forme dilatate che danno vita alle “figure grasse” che costituiscono un tratto distintivo dell’arte di Botero; Botero però non dipingeva “donne grasse”, Botero era bensì interessato al volume, alla sensualità della forma e non era affatto ossessionato dalle donne grasse come invece si potrebbe pensare. La sua creatività ed il suo ideale estetico sono basati sulla forma e sul volume. Per Botero la deformazione scaturisce dal suo desiderio spasmodico di incrementare la sensualità dei suoi dipinti.
Mi affascina il suo pensiero sull’arte che associa le forme dei suoi soggetti al piacere, all’esaltazione della vita, perché l’abbondanza comunica positività, vitalità, energia, desiderio.

 

Ho scritto diverse volte che non sono né una giornalista né tantomeno una critica d’arte, tutto ciò che scrivo è solo frutto delle mie considerazioni (talvolta “strampalate”) e soprattutto delle mie emozioni.
Ma noi donne come potremmo definirci?
Sicuramente esseri molto complessi dotati di un’infinità di sfaccettature, coloratissime, ma a volte anche bianche o nere, ma sempre di un’intensità disarmante.
Chi mi legge sa che amo concludere i miei scritti con una mia poesia e lo farò anche questa volta anche se sarà un compito arduo e difficilissimo perché noi donne siamo “tante in una” e non basterebbero neanche tutti i libri di una biblioteca per descriverci!

 

Tante in una: la donna

I capelli
lisci, mossi, corti, lunghi,
biondi, castani, rossi, neri,
blu, fucsia, rosa, bianchi.
Gli occhi
bellissimi,
ridenti,
azzurri, limpidi come il mare,
verdi, intriganti ed enigmatici come quelli dei gatti,
neri come la notte,
castani e caldi come i tronchi degli alberi.
La bocca
sottile, carnosa.
Il sorriso
dolce, sfrontato, timido,
appassionato, talvolta triste,
bellissimo sempre!
Il seno
grande, piccolo, materno,
meraviglioso a tutte le età!
Le mani
accarezzano, sfiorano, parlano, amano!
Alte, sottili e sinuose come le donne di Dalì,
piccole e morbide come le donne di Botero,
le donne sono sempre bellissime!
Mamme, mogli, amanti, nonne,
le donne non invecchiano
Mai,
sono delle eterne bambine
mature, fiere, orgogliose, sagge, scaltre
semplicemente donne!
La donna è un’artista,
estrosa,
creativa,
passionale,
vulnerabile,
vera,
profonda,
la donna ama
solo intensamente,
la donna è magia,
la donna è musica e
si reinventa sempre
creando nuove sinfonie vibranti,
la donna è donna e non potrebbe essere nessun altro!

Paola Giustiniani

Paola Giustiniani

Nata a Pisa, dove risiede, il 5.3.70. Studia a Tübingen in Germania e si laurea in lingua tedesca presso la facoltà di Lingue e Letterature straniere di Pisa. Lavora presso la Knauf dal 2001, multinazionale leader nel settore dell'edilizia, in qualità di Assistente di direzione di stabilimento. Ha iniziato la collaborazione con WiP Radio scrivendo il blog "Emozioni e non solo... giustappunto". Quest'anno ritorna proponendo una nuova rubrica, "Battiti di ciglia petalosi".

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